Martedì 1 Agosto 2017

S. Alfonso Maria de’ Liguori,

vescovo e dottore della Chiesa

MEMORIA

 

 

·         Ufficio delle Letture

·         Lodi Mattutine

·         Ora Media

·         Vespri

·         Compieta

 

 

 

UFFICIO DELLE LETTURE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

INNO

1.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

 

Tu, Giorno eterno, che vivi e risplendi

dell’increata luce del Padre,

guarda propizio chi devoto illumina

di lieti canti la notte.

 

Vinci, Signore, le nostre tenebre;

sperdi le schiere dei dèmoni,

gli animi scuoti sì che il torpore

non soffochi le menti.

 

I servi che ti implorano

pietosamente ascolta: la lode

che a te si leva, Cristo, ci meriti

grazia, perdono e pace.

 

A te la gloria scenda e il nostro giubilo,

o mite Re d’amore,

al Padre e allo Spirito Paraclito

negli infiniti secoli. Amen.

 

2.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

 

Creatore e sovrano di tutto,

vincendo le furie del mare,

hai tratto alla luce la terra,

bellissima nostra dimora.

 

Tu di vivaci fiori l’adorni

e, quasi mensa regale

di frutti ricoprendola e di mèssi,

la presenti ai tuoi figli.

 

Così alla fresca tua rugiada, o Dio,

verdeggi il deserto dell’anima;

lavi ogni macchia il pianto,

ogni ribelle fremito si plachi.

 

La nostra volontà alla tua si accordi

e rifugga dal male,

il cuore si arrenda alla grazia

e schivi gli atti che arrecano morte.

 

A te eleviamo, o Padre, la preghiera,

a te che regni nei secoli

con l’unico tuo Figlio

e lo Spirito santo. Amen.

 

CANTICO DEI TRE GIOVANI                                                         Dn 3,52-56

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †

      e siedi sui cherubini *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Come era nel principio e ora e sempre

           nei secoli dei secoli, amen, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

SALMODIA

                                                             Salmo 36

I (1-11)     

 

Ant. 1 Confida nel Signore e fa’ il bene.

 

Non adirarti contro gli empi, *

      non invidiare i malfattori.

Come fieno presto appassiranno, *

      cadranno come erba del prato.

 

Confida nel Signore e fa' il bene; *

      abita la terra e vivi con fede.

Cerca la gioia del Signore, *

      esaudirà i desideri del tuo cuore.

 

Manifesta al Signore la tua via, *

      confida in lui: compirà la sua opera;

farà brillare come luce la tua giustizia, *

      come il meriggio il tuo diritto.

 

Sta' in silenzio davanti al Signore *

      e spera in lui;

non irritarti per chi ha successo, *

      per l'uomo che trama insidie.

 

Desisti dall'ira e deponi lo sdegno, *

      non irritarti: faresti del male,

poiché i malvagi saranno sterminati, *

      ma chi spera nel Signore possederà la terra.

 

Ancora un poco e l'empio scompare, *

      cerchi il suo posto e più non lo trovi.

I miti invece possederanno la terra *

      e godranno di una grande pace.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Confida nel Signore e fa’ il bene.

     

II (12-29)

 

Ant. 2 Conosce il Signore la vita dei buoni * la loro eredità dura per sempre.

 

L'empio trama contro il giusto, *

      contro di lui digrigna i denti.

Ma il Signore ride dell'empio, *

      perché vede arrivare il suo giorno.

 

Gli empi sfoderano la spada e tendono l'arco †

      per abbattere il misero e l'indigente, *

      per uccidere chi cammina sulla retta via.

 

La loro spada raggiungerà il loro cuore *

      e i loro archi si spezzeranno.

 

Il poco del giusto è cosa migliore *

      dell'abbondanza degli empi;

perché le braccia degli empi saranno spezzate, *

      ma il Signore è il sostegno dei giusti.

 

Conosce il Signore la vita dei buoni, *

      la loro eredità durerà per sempre.

Non saranno confusi nel tempo della sventura *

      e nei giorni della fame saranno saziati.

 

Poiché gli empi periranno, †

      i nemici del Signore appassiranno

           come lo splendore dei prati, *

      tutti come fumo svaniranno.

 

L'empio prende in prestito e non restituisce, *

      ma il giusto ha compassione e dà in dono.

 

Chi è benedetto da Dio possederà la terra, *

      ma chi è maledetto sarà sterminato.

 

Il Signore fa sicuri i passi dell'uomo *

      e segue con amore il suo cammino.

Se cade, non rimane a terra, *

      perché il Signore lo tiene per mano.

 

Sono stato fanciullo e ora sono vecchio, †

      non ho mai visto il giusto abbandonato *

      né i suoi figli mendicare il pane.

 

Egli ha sempre compassione e dà in prestito, *

      per questo la sua stirpe è benedetta.

 

Sta' lontano dal male e fa' il bene, *

      e avrai sempre una casa.

 

Perché il Signore ama la giustizia

           e non abbandona i suoi fedeli; †

      gli empi saranno distrutti per sempre *

      e la loro stirpe sarà sterminata.

 

I giusti possederanno la terra *

      e la abiteranno per sempre.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Conosce il Signore la vita dei buoni * la loro eredità dura per sempre.

 

III (30-40)

 

Ant. 3 La legge del suo Dio è nel suo cuore, * i suoi passi non vacilleranno.

 

La bocca del giusto proclama la sapienza, *

      e la sua lingua esprime la giustizia;

la legge del suo Dio è nel suo cuore, *

      i suoi passi non vacilleranno.

 

L'empio spia il giusto *

      e cerca di farlo morire.

Il Signore non lo abbandona alla sua mano, *

      nel giudizio non lo lascia condannare.

 

Spera nel Signore e segui la sua via: †

      ti esalterà e tu possederai la terra *

      e vedrai lo sterminio degli empi.

 

Ho visto l'empio trionfante *

      ergersi come cedro rigoglioso;

sono passato e più non c'era, *

      l'ho cercato e più non si è trovato.

 

Osserva il giusto e vedi l'uomo retto, *

      l'uomo di pace avrà una discendenza.

Ma tutti i peccatori saranno distrutti, *

      la discendenza degli empi sarà sterminata.

 

La salvezza dei giusti viene dal Signore, *

      nel tempo dell'angoscia è loro difesa;

 

il Signore viene in loro aiuto e li scampa, †

      li libera dagli empi e dà loro salvezza, *

      perché in lui si sono rifugiati.

 

Gloria.

 

Ant. 3 La legge del suo Dio è nel suo cuore, * i suoi passi non vacilleranno.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

Tu sei benedetto, Signore.

Amen.

 

PRIMA LETTURA                                                                                                    1 Re 22,1-9.15-23.29.34-48

Dal primo libro dei Re

 

Trascorsero tre anni senza guerra fra Aram e Israele. Nel terzo anno Giòsafat re di Giuda fece visita al re di Israele. Ora il re di Israele aveva detto ai suoi ufficiali: «Non sapete che Ramot di Gàlaad è nostra? Eppure noi ce ne stiamo inerti, senza riprenderla dalle mani di Aram». Disse a Giòsafat: «Verresti con me a combattere per Ramot di Gàlaad?». Giòsafat rispose al re di Israele: «Conta su di me come su te stesso, sul mio popolo come sul tuo, sui miei cavalli come sui tuoi».

Giòsafat disse al re di Israele: «Consulta oggi stesso la parola del Signore». Il re di Israele radunò i profeti, in numero di circa quattrocento, e domandò loro: «Devo muovere contro Ramot di Gàlaad oppure devo rinunziarvi?». Risposero: «Attaccala; il Signore la metterà nelle mani del re». Giòsafat disse: «Non c'è più nessun altro profeta del Signore da consultare?». Il re di Israele rispose a Giòsafat: «Ci sarebbe ancora un uomo, attraverso il quale si potrebbe consultare il Signore, ma io lo detesto perché non mi predice altro che male, mai qualcosa di buono. Si tratta di Michea, figlio di Imla». Giòsafat disse: «Il re non parli così!». Il re di Israele, chiamato un eunuco, gli ordinò: «Convoca subito Michea, figlio di Imla».

Si presentò al re che gli domandò: «Michea, dobbiamo muovere contro Ramot di Gàlaad oppure dobbiamo rinunziarvi?». Gli rispose: «Attaccala, riuscirai; il Signore la metterà nelle mani del re». Il re gli disse: «Quante volte ti devo scongiurare di non dirmi se non la verità nel nome del Signore?». Quegli disse:

«Vedo tutti gli Israeliti

vagare sui monti

come pecore senza pastore.

Il Signore dice: Non hanno padroni; ognuno torni a casa in pace».

Il re di Israele disse a Giòsafat: «Non te l'avevo forse detto che non mi avrebbe profetizzato nulla di buono, ma solo il male?». Michea disse: «Per questo, ascolta la parola del Signore. Io ho visto il Signore seduto sul trono; tutto l'esercito del cielo gli stava intorno, a destra e a sinistra. Il Signore ha domandato: Chi ingannerà Acab perché muova contro Ramot di Gàlaad e vi perisca? Chi ha risposto in un modo e chi in un altro. Si è fatto avanti uno spirito che - postosi davanti al Signore - ha detto: Lo ingannerò io. Il Signore gli ha domandato: Come? Ha risposto: Andrò e diventerò spirito di menzogna sulla bocca di tutti i suoi profeti. Quegli ha detto: Lo ingannerai senz'altro; ci riuscirai; va' e fa' così. Ecco, dunque, il Signore ha messo uno spirito di menzogna sulla bocca di tutti questi tuoi profeti; ma il Signore a tuo riguardo preannunzia una sciagura».

Il re di Israele marciò, insieme con Giòsafat re di Giuda, contro Ramot di Gàlaad.

Ma un uomo tese a caso l'arco e colpì il re di Israele fra le maglie dell'armatura e la corazza. Il re disse al suo cocchiere: «Gira, portami fuori della mischia, perché sono ferito». La battaglia infuriò per tutto quel giorno; il re se ne stava sul suo carro di fronte agli Aramei. Alla sera morì; il sangue della sua ferita era colato sul fondo del carro. Al tramonto un grido si diffuse per l'accampamento: «Ognuno alla sua città e ognuno alla sua tenda! Il re è morto!». Lo portarono in Samaria e là lo seppellirono. Il carro fu lavato nella piscina di Samaria dove si lavavano le prostitute e i cani leccarono il suo sangue, secondo la parola pronunziata dal Signore.

Le altre gesta di Acab, tutte le sue azioni, la costruzione della casa d'avorio e delle città da lui erette, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. Acab si addormentò con i suoi padri. Al suo posto divenne re suo figlio Acazia.

Giòsafat figlio di Asa divenne re su Giuda l'anno quarto di Acab, re di Israele. Quando divenne re, Giòsafat aveva trentacinque anni; regnò venticinque anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Azuba figlia di Silchi. Imitò in tutto la condotta di Asa suo padre, senza deviazioni, facendo ciò che è giusto agli occhi del Signore. Ma non scomparvero le alture; il popolo ancora sacrificava e offriva incenso sulle alture. Giòsafat fu in pace con il re di Israele.

Le altre gesta di Giòsafat, le prodezze compiute da lui e le sue guerre sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. Egli spazzò via dalla regione il resto dei prostituti sacri, che esistevano al tempo di suo padre Asa.

Allora non c'era re in Edom; lo sostituiva un governatore.

 

RESPONSORIO                                                                                                             

Signore, tu benedici il giusto:

come scudo lo copre la tua benevolenza:

      per la tua grande misericordia

      entrerò nella tua casa.

 

Poiché tu detesti chi fa il male

e fai perire i bugiardi,

      per la tua grande misericordia

      entrerò nella tua casa.

 

SECONDA LETTURA                                                                                         

Dalla «Pratica di amare Gesù Cristo» di sant’Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo.

 

Tutta la santità e la perfezione di un'anima consiste nell'amar Gesù Cristo nostro Dio, nostro sommo bene e nostro Salvatore. La carità è quella che unisce e conserva tutte le virtù che rendono l'uomo perfetto.

Forse Iddio non si merita tutto il nostro amore? Egli ci ha amati sin dall'eternità. «Uomo, dice il Signore, considera ch'io sono stato il primo ad amarti. Tu non eri ancora al mondo, il mondo neppure v'era ed io già t'amavo. Da che sono Dio, io t'amo». Vedendo Iddio che gli uomini si fan tirare dà benefici, volle per mezzo de' suoi doni cattivarli al suo amore. Disse pertanto: «Voglio tirare gli uomini ad amarmi con quei lacci con cui gli uomini si fanno tirare, cioè coi legami dell'amore». Tali appunto sono stati i doni fatti da Dio all'uomo. Egli dopo di averlo dotato di anima colle potenze a sua immagine, di memoria, intelletto e volontà, e di corpo fornito dei sensi, ha creato per lui il cielo e la terra e tante altre cose tute per amor dell'uomo; acciocché servano all'uomo, e l'uomo l'ami per gratitudine di tanti doni.

Ma Iddio non è stato contento di donarci tutte queste belle creature. Egli per cattivarsi tutto il nostro amore è giunto a donarci tutto se stesso. L'Eterno Padre è giunto a darci il suo medesimo ed unico Figlio. Vedendo che noi eravamo tutti morti e privi della sua grazia per causa del peccato, che fece? Per l'amor immenso, anzi, come scrive l'Apostolo, per il troppo amore che ci portava, mandò il Figlio diletto a soddisfare per noi, e così renderci quella vita che il peccato ci aveva tolta.

E dandoci il Figlio (non perdonando al Figlio per perdonare a noi), insieme col Figlio ci ha donato ogni bene: la sua grazia, il suo amore e il paradiso; poiché tutti questi beni sono certamente minori del Figlio: «Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui?» (Rm 8, 32). 

 

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)

Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *

      e pace in terra agli uomini di buona volontà.

 

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *

      ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.

Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *

      Signore Dio, Re del cielo.

 

Dio Padre onnipotente, *

      Gesù Cristo e Spirito Santo.

 

Signore Dio, *

      Figlio del Padre.

 

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *

      accogli la nostra supplica.

 

Tu che siedi alla destra del Padre, *

      abbi pietà di noi.

 

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *

      Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.

Liberaci dai nemici *

      e dalle tentazioni.

 

Perché tu solo il santo,

      tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *

      nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

 

Ogni giorno ti benediciamo, *

      e lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *

      di custodirci senza peccato.

 

Benedetto sei tu, Signore; *

      mostrami il tuo volere.

Vedi la mia miseria e la mia pena *

      e perdona tutti i miei peccati.

 

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *

      la lode al nostro Dio.

Possa io vivere per lodarti: *

      mi aiutino i tuoi giudizi.

 

Come pecora smarrita vado errando; *

      cerca il tuo servo

      perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

 

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †

      perché siamo troppo infelici: *

      aiutaci, Dio, nostra salvezza.

 

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

 

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

 

ORAZIONE

O Dio, che proponi alla tua Chiesa modelli mirabili e sempre nuovi di vita cristiana, donaci di imitare l’ardore apostolico di sant’Alfonso nel servizio dei fratelli e di ricevere con lui il premio dei servi fedeli. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

 

LODI MATTUTINE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

CANTICO DI ZACCARIA

                                                              Cantico                                      Lc 1,68-79

 

Ant. Il Signore stabilì con lui un’alleanza eterna; * gli diede la dignità del sacerdozio.

 

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *

      perché ha visitato e redento il suo popolo,

 

e ha suscitato per noi una salvezza potente *

      nella casa di Davide, suo servo,

 

come aveva promesso *

      per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

 

salvezza dai nostri nemici, *

      e dalle mani di quanti ci odiano.

 

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *

      e si è ricordato della sua santa alleanza,

 

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *

      di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

 

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *

      al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

 

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *

      perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

 

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *

      nella remissione dei suoi peccati,

 

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *

      per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

 

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *

      e nell'ombra della morte

 

e dirigere i nostri passi *

      sulla via della pace».

 

Gloria.

 

Ant. Il Signore stabilì con lui un’alleanza eterna; * gli diede la dignità del sacerdozio.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

PRIMA ORAZIONE

Preghiamo.      (pausa di preghiera silenziosa)

O Dio, che proponi alla tua Chiesa modelli mirabili e sempre nuovi di vita cristiana, donaci di imitare l’ardore apostolico di sant’Alfonso nel servizio dei fratelli e di ricevere con lui il premio dei servi fedeli. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

SALMODIA

                                                              Cantico                            Is 38,10-14.17-20

 

Ant. 1 Tutti i giorni della nostra vita, o Signore, * salvaci e a te canteremo.

 

Io dicevo: «A metà della mia vita †

      me ne vado alle porte degli inferi; *

      sono privato del resto dei miei anni». 

 

Dicevo: «Non vedrò più il Signore *

      sulla terra dei viventi,

non vedrò più nessuno *

      fra gli abitanti di questo mondo. 

 

La mia tenda è stata divelta e gettata lontano, *

come una tenda di pastori.

 

Come un tessitore hai arrotolato la mia vita, †

      mi recidi dall’ordito. *

In un giorno e una notte mi conduci alla fine». 

 

Io ho gridato fino al mattino. *

Come un leone, così egli stritola tutte le mie ossa. 

Pigolo come una rondine, *

gemo come una colomba.

 

Sono stanchi i miei occhi *

di guardare in alto.

 

Tu hai preservato la mia vita

      dalla fossa della distruzione, *

perché ti sei gettato dietro le spalle

tutti i miei peccati. 

 

Poiché non ti lodano gli inferi, *

né la morte ti canta inni;

quanti scendono nella fossa *

      nella tua fedeltà non sperano. 

 

Il vivente, il vivente ti rende grazie *

come io faccio quest’oggi.

Il padre farà conoscere ai figli *

la fedeltà del tuo amore. 

 

Il Signore si è degnato di aiutarmi; †

per questo canteremo sulle cetre

tutti i giorni della nostra vita, *

canteremo nel tempio del Signore.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Tutti i giorni della nostra vita, o Signore, * salvaci e a te canteremo.

 

Salmi Laudativi

 

Ant. 2 Rispondici, o Dio nostra salvezza, * speranza di tutta la terra.

                                                                                                                       Sal 64

A te si deve lode, o Dio, in Sion; *

a te si sciolga il voto in Gerusalemme.

A te, che ascolti la preghiera, *

      viene ogni mortale.

 

Pesano su di noi le nostre colpe, *

      ma tu perdoni i nostri peccati.

 

Beato chi hai scelto e chiamato vicino, *

      abiterà nei tuoi atrii.

Ci sazieremo dei beni della tua casa, *

      della santità del tuo tempio.

 

Con i prodigi della tua giustizia, †

      tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza, *

      speranza dei confini della terra e dei mari lontani.

 

Tu rendi saldi i monti con la tua forza, *

      cinto di potenza.

 

Tu fai tacere il fragore del mare, †

      il fragore dei suoi flutti, *

tu plachi il tumulto dei popoli.

 

Gli abitanti degli estremi confini *

stupiscono davanti ai tuoi prodigi:

di gioia fai gridare la terra, *

le soglie dell’oriente e dell’occidente.

 

Tu visiti la terra e la disseti: *

      la ricolmi delle sue ricchezze.

Il fiume di Dio è gonfio di acque; *

      tu fai crescere il frumento per gli uomini.

 

Così prepari la terra: †

      Ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle, *

      la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.

 

Coroni l’anno con i tuoi benefici, *

al tuo passaggio stilla l’abbondanza.

Stillano i pascoli del deserto *

e le colline si cingono di esultanza.

 

I prati si coprono di greggi, †

di frumento si ammantano le valli; *

tutto canta e grida di gioia.

 

                                                                                                                      Sal 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *

      voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi *

      e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Rispondici, o Dio nostra salvezza, * speranza di tutta la terra.

 

                                                         Salmo diretto                                        Sal 42

Fammi giustizia, o Dio, †

difendi la mia causa contro gente spietata; *

liberami dall’uomo iniquo e fallace.

 

Tu sei il Dio della mia difesa; †

perché mi respingi, *

perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?

 

Manda la tua verità e la tua luce; †

siano esse a guidarmi, *

mi portino al tuo monte santo

e alle tue dimore.

 

Verrò all’altare di Dio, †

al Dio della mia gioia, del mio giubilo. *

A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio.

 

Perché ti rattristi, anima mia, *

perché su di me gemi?

Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, *

lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

 

Gloria.

 

SECONDA ORAZIONE

O Dio, che nell’aurora della Pasqua hai ridonato alla gloria il Figlio tuo, schiantato dalle nostre colpe, non abbandonarci alle insidie del Nemico; ci accolga invece l’altare della gioia nelle sante dimore del tuo monte, dove in spirito e verità loderemo eternamente la tua grandezza. Per Cristo nostro Signore.

 

INNO

A te, Signore, pontefice eterno,

principe dei pastori,

oggi concorde e lieto

il sacro canto della Chiesa ascende.

 

Sul capo e nell’animo profuso,

il crisma dello Spirito

rinvigorì questo servo e lo pose

a guida del popolo santo.

 

Specchio di vita al gregge,

fu luce al cieco, fu conforto al misero,

provvido padre di tutti,

si fece a tutti servo.

 

Gesù, che in cielo nella tua gloria

la santità coroni,

fa’ che l’esempio di questa vita

eguale sorte un giorno ci propizi.

 

Lode si canti al Padre,

lode all’unico Figlio,

lode al divino Spirito

nei secoli risuoni. Amen.

 

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE

A Gesù, principe dei pastori, esprimiamo la fedeltà e l’amore del suo gregge:

 

Tu che hai dato te stesso per la Chiesa fino al sacrificio della vita, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu che hai condiviso la nostra esistenza per farti nostro modello, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu che hai sperimentato la fatica per santificare la vita e il lavoro degli uomini, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Figlio amato dal Padre celeste, che ci insegni l’amore, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu che sei il principio della santità e ci riscatti dai giorni fuggevoli e vani, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu che costituisci la nostra speranza di arrivare alla condizione di gloria che non conoscerà alterazioni né tramonto, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci esaudisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

ORA MEDIA

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

 

Terza

 

Tu che invocato ti effondi,

con il Padre e col Figlio unico Dio,

o Spirito, discendi

senza indugio nei cuori.

 

Gli affetti, i pensieri, la voce

cantino la tua lode;

la tua fiamma divampi

e gli uomini accenda d’amore.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli. Amen.

 

Sesta

 

O Dio glorioso, altissimo sovrano,

che i tempi diversi alternando,

orni di dolce chiarità il mattino

e l’infocato meriggio avvampi,

 

placa la furia delle discordie,

spegni il funesto ardore dell’odio,

dona alle membra sanità e vigore,

agli animi dona la pace.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

Nona

 

Perpetuo vigore degli esseri,

che eterno e immutabile stai

e la vicenda regoli del giorno

nell’inesausto gioco della luce,

 

la nostra sera irradia

del tuo vitale splendore;

premia la morte dei giusti

col giorno che non tramonta.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

SALMODIA

Salmo 118,49-56 VII (Zain)

 

Ant. 1 Ricorda, Signore, * la promessa fatta al tuo servo.

 

Ricorda la promessa fatta al tuo servo, *

con la quale mi hai dato speranza.

Questo mi consola nella miseria: *

la tua parola mi fa vivere.

 

I superbi mi insultano aspramente, *

ma non devìo dalla tua legge.

Ricordo i tuoi giudizi di un tempo, Signore, *

e ne sono consolato.

 

M’ha preso lo sdegno contro gli empi *

che abbandonano la tua legge.

Sono canti per me i tuoi precetti, *

nella terra del mio pellegrinaggio.

 

Ricordo il tuo nome lungo la notte *

e osservo la tua legge, Signore.

Tutto questo mi accade *

perché ho custodito i tuoi precetti.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Ricorda, Signore, * la promessa fatta al tuo servo.

 

Salmo 52

 

Ant. 2 Quando Dio farà tornare il suo popolo, * esulterà Giacobbe, gioirà Israele.

 

Lo stolto pensa: «Dio non esiste». †

Sono corrotti, fanno cose abominevoli, *

nessuno fa il bene.

 

Dio dal cielo si china sui figli dell’uomo *

per vedere se c’è un uomo saggio che cerca Dio.

 

Tutti hanno traviato, tutti sono corrotti; *

nessuno fa il bene; neppure uno.

 

Non comprendono forse i malfattori †

che divorano il mio popolo come il pane *

e non invocano Dio?

 

Hanno tremato di spavento, *

là dove non c’era da temere.

Dio ha disperso le ossa degli aggressori, *

sono confusi perché Dio li ha respinti.

 

Chi manderà da Sion la salvezza di Israele? †

Quando Dio farà tornare

i deportati del suo popolo, *

esulterà Giacobbe, gioirà Israele.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Quando Dio farà tornare il suo popolo, * esulterà Giacobbe, gioirà Israele.

 

Salmo 53,1-6.8-9

 

Ant. 3 Ecco, Dio è il mio aiuto, * il Signore mi sostiene.

 

Dio, per il tuo nome, salvami, *

per la tua potenza rendimi giustizia.

Dio, ascolta la mia preghiera, *

porgi l’orecchio alle parole della mia bocca;

 

poiché sono insorti contro di me gli arroganti †

e i prepotenti insidiano la mia vita, *

davanti a sé non pongono Dio.

 

Ecco, Dio è il mio aiuto, *

il Signore mi sostiene.

 

Di tutto cuore ti offrirò un sacrificio, *

Signore, loderò il tuo nome perché è buono;

da ogni angoscia mi hai liberato *

e il mio occhio ha sfidato i miei nemici.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Ecco, Dio è il mio aiuto, * il Signore mi sostiene.

 

Alle altre Ore salmodia complementare

 

Terza

 

LETTURA BREVE                                                                                                   1 Cor 2,9.10a

Fratelli, sta scritto: «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano». Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito.

 

Lampada per i miei passi.

Lampada per i miei passi, * Signore, è la tua parola.

 

Luce sul mio cammino.

Signore, è la tua parola.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Lampada per i miei passi, * Signore, è la tua parola.

 

ORAZIONE

Padre, che nello Spirito del tuo Figlio ci hai creati e redenti, attiraci tutti a te sulla via del servizio di Cristo Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Sesta

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Is 30,18

Il Signore aspetta per farvi grazia, per questo sorge per aver pietà di voi, perché un Dio giusto è il Signore; beati coloro che sperano in lui!

 

Buono e pietoso è il Signore.

Buono e pietoso è il Signore, * è lento all’ira e grande nell’amore.

 

Non conserva per sempre il suo sdegno.

E’ lento all’ira e grande nell’amore.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Buono e pietoso è il Signore, * è lento all’ira e grande nell’amore.

 

ORAZIONE

Dio, che hai sancito la nuova alleanza nel sangue del tuo Figlio, purifica i tuoi fedeli da ogni macchia di colpa perché con libero cuore oggi annunziamo a tutti e cantiamo nei secoli eterni i prodigi della tua misericordia e la gioia del nostro riscatto. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Nona

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Gal 2,19b-20

Fratelli, io sono morto alla legge, per vivere per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita che vivo nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato sé stesso per me.

 

O Dio, mio re, voglio esaltarti.

O Dio, mio re, voglio esaltarti * e lodare il tuo nome in eterno.

 

Ti voglio benedire ogni giorno.

E lodare il tuo nome in eterno.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

O Dio, mio re, voglio esaltarti * e lodare il tuo nome in eterno.

 

ORAZIONE

Padre onnipotente, che sulle genti perdute hai elevato il Signore crocifisso a segno della tua misericordia, non lasciarci sviare dalla strada della giustizia e accogli benevolmente chi, smarrito, ritorna a te per la grazia di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

S. Eusebio di Vercelli,

vescovo

MEMORIA 

 

VESPRI

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

 

oppure

 

Signore ascolta la nostra preghiera

E il nostro grido giunga fino a te

 

RITO DELLA LUCE

Sempre su noi rifulga

il divino splendore.

O Dio, dirigi e rendi feconda

l’opera delle nostre mani.

 

Guarda benigno i tuoi servi, Signore;

saziaci con la tua grazia.

O Dio, dirigi e rendi feconda

l’opera delle nostre mani.

 

Sempre su noi rifulga

il divino splendore.

O Dio, dirigi e rendi feconda

l’opera delle nostre mani.

 

INNO

Sulle nebbiose strade del mondo

s’irradiò la tua luce;

noi, ammirando i disegno del Padre,

a te leviamo l’inno.

 

Cristo, pontefice eterno,

che a Dio, con nuovo patto,

degli uomini smarriti nella colpa

riconciliò la stirpe,

 

della sua grazia che libera e salva

dispensatore ti volle,

e tu l’unica vita tua votasti

all’amore del Padre e dei fratelli.

 

Tu custodisti, geloso, nell’animo

il fuoco dello Spirito

e dei suoi doni il gregge

paternamente pascesti.

 

Ora che in cielo con Gesù ti allieti,

ancora attendi alla Chiesa

e tutti guida i devoti discepoli

allo splendore del regno.

 

Alla divina Trinità beata,

che la fatica dei servi

della sua gioia ineffabile premia,

gloria si canti nei secoli. Amen.

 

NOTIZIA DEL SANTO

Verso l’anno 345 la comunità cristiana di Vercelli acclamava come suo primo pastore Eusebio, che, nato in Sardegna all’inizio del secolo, era stato annoverato tra il clero della Chiesa di Roma. Divenuto vescovo, si preoccupò innanzitutto della formazione dei presbiteri, per i quali promosse la vita comune, istituendo a tal fine un cenobio bene ordinato. Contro gli Ariani difese con fermezza la divinità del Signore Gesù e nel 355, dopo il concilio di Milano, con il nostro vescovo Dionigi fu cacciato in esilio dall’imperatore Costanzo. Per la verità cattolica subì violenze, carcere, fame, sempre restando fedele all’insegnamento del concilio di Nicea. Tornato a Vercelli, guidò con zelo e saggezza il suo gregge ancora per un decennio, fino alla morte avvenuta il 1° agosto 371.

 

SALMODIA

Salmo 48

I (1-13)

 

Ant. 1 Ascoltate, popoli tutti, * porgete orecchio, abitanti del mondo.

 

Ascoltate, popoli tutti, *

porgete orecchio abitanti del mondo,

voi nobili e gente del popolo, *

      ricchi e poveri insieme.

 

La mia bocca esprime sapienza, *

      il mio cuore medita saggezza;

porgerò l’orecchio a un proverbio, *

      spiegherò il mio enigma sulla cetra.

 

Perché temere nei giorni tristi, *

      quando mi circonda la malizia dei perversi?

Essi confidano nella loro forza, *

      si vantano della loro grande ricchezza.

 

Nessuno può riscattare se stesso, *

      o dare a Dio il suo prezzo.

 

Per quanto si paghi il riscatto di una vita, †

non potrà mai bastare *

per vivere senza fine, e non vedere la tomba.

 

Vedrà morire i sapienti; †

lo stolto e l’insensato periranno insieme *

      e lasceranno ad altri le loro ricchezze.

 

Il sepolcro sarà loro casa per sempre, †

      loro dimora per tutte le generazioni, *

      eppure hanno dato il loro nome alla terra.

 

Ma l’uomo nella prosperità non comprende, *

      è come gli animali che periscono.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Ascoltate, popoli tutti, * porgete orecchio, abitanti del mondo.

 

II (14-21)

 

Ant. 2 Accumulate come vostro tesoro frutti di buone opere * per la vita eterna.

 

Questa è la sorte di chi confida in se stesso, *

l’avvenire di chi si compiace nelle sue parole.

Come pecore sono avviati agli inferi, *

      sarà loro pastore la morte;

 

scenderanno a precipizio nel sepolcro, †

      svanirà ogni loro parvenza: *

      gli inferi saranno la loro dimora.

 

Ma Dio potrà riscattarmi, *

      mi strapperà dalla mano della morte.

 

Se vedi un uomo arricchirsi, non temere, *

      se aumenta la gloria della sua casa.

Quando muore con sé non porta nulla, *

      né scende con lui la sua gloria.

 

Nella sua vita si diceva fortunato: *

      «Ti loderanno, perché ti sei procurato del bene».

 

Andrà con la generazione dei suoi padri *

che non vedranno mai più la luce.

 

L’uomo nella prosperità non comprende, *

è come gli animali che periscono.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Accumulate come vostro tesoro frutti di buone opere * per la vita eterna.

 

PRIMA ORAZIONE

Signore Gesù, che i poveri hai proclamato beati perché di essi è il regno dei cieli, insegnaci, ti preghiamo, a non rincorrere i beni transitori e corruttibili, ma a desiderare quelli eterni, e conforta in noi la fiducia nella verità del nostro riscatto, che è costato il tuo prezioso sangue. Tu che sei Dio, e vivi e regni con il Padre, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CANTICO DELLA BEATA VERGINE

                                                              Cantico                                      Lc 1,46-55

 

Ant. Sacerdote e pontefice, maestro di virtù, * pastore buono del gregge di Dio, sei piaciuto al Signore.

 

L'anima mia magnifica il Signore *

      e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

      D'ora in poi tutte le generazioni

           mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

      e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

      si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

      ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

      ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

      ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

      ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

      ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria.

 

L’anima mia *

      magnifica il Signore.

 

Ant. Sacerdote e pontefice, maestro di virtù, * pastore buono del gregge di Dio, sei piaciuto al Signore.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

SECONDA ORAZIONE

O Dio onnipotente, concedi ai tuoi servi di imitare la fortezza del vescovo sant’Eusebio, assertore intrepido della divinità di Cristo, perché nella ferma adesione della fede, di cui egli fu maestro e testimone, possiamo entrare in comunione di vita con il tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO

Puri d'ogni antica colpa

e risorti a nuova vita,

la parola di Cristo ci rianima.

      Forti nella speranza

      verso il regno di Dio pellegriniamo.

 

Più non ceda al vecchio inganno

chi è rinato al sacro fonte;

di ciò che passa non subiamo il fascino.

      Forti nella speranza

      verso il regno di Dio pellegriniamo.

 

Orazione

O Dio, che nel battesimo liberi il tuo popolo dal dominio e dalle insidie del Maligno, ascolta con bontà le nostre preghiere e con la tua grazia abbatti ogni avverso potere. Per Cristo nostro Signore.

 

INTERCESSIONI

Riconoscenti verso il Padre, che mediante il ministero dei sacerdoti conserva e accresce la fede nella sua Chiesa, fiduciosamente diciamo:

Pastore eterno, ascoltaci.

 

Aiuta i ministri della Chiesa a ricercare quelli che si sono allontanati da te,

-         perché gli erranti possano ritornare sulla strada della vita.

 

Tu che ci hai inviato dei santi pastori, perché la nostra carità potesse ravvivarsi,

-         sii vicino a coloro che nella comunità cristiana esercitano il servizio dell’autorità.

 

Tu che hai chiamato a verità i popoli per l’opera degli apostoli del tuo Figlio,

-         dona slancio e tenacia ai missionari, perché portino in tutto il mondo la luce del vangelo.

 

Sostieni con il vigore dello Spirito il nostro vescovo e i suoi collaboratori,

-         perché siano una cosa sola e siano accolti come mandati da te.

 

Tu che apri le porte del regno a chi è stato fedele alla missione a lui affidata,

-         introduci nella tua pace i vescovi e i presbiteri defunti.

 

Sull’esempio dei santi pastori, sorretti dalla fede osiamo dire:

Padre Nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci custodisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

COMPIETA

 

Convertici, Dio, nostra salvezza.

E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

Di tenebra la terra ormai si ammanta:

quasi una dolce morte

scende sui corpi spossati,

che alla luce del giorno rivivranno.

 

Cristo Signore, luce vera, vita,

salva i tuoi servi;

l’oscura inerzia del sonno

non si tramuti nell’esilio eterno.

 

Nessuna forza del male

ci vinca nella notte:

tu che ci doni il riposo,

veglia su chi ti implora.

 

A te, Gesù, sia gloria

che sei nato da vergine,

con il Padre e lo Spirito

nella distesa dei secoli. Amen.

 

SALMODIA

Salmo 142,1-11

 

Ant. Insegnami a compiere il tuo volere, * perché tu sei il mio Dio.

 

Signore, ascolta la mia preghiera,

      porgi l'orecchio alla mia supplica,

           tu che sei fedele, *

      e per la tua giustizia rispondimi.

 

Non chiamare in giudizio il tuo servo: *

      nessun vivente davanti a te è giusto.

 

Il nemico mi perseguita, *

      calpesta a terra la mia vita,

mi ha relegato nelle tenebre *

      come i morti da gran tempo.

 

In me languisce il mio spirito, *

      si agghiaccia il mio cuore.

 

Ricordo i giorni antichi,

      ripenso a tutte le tue opere, *

      medito sui tuoi prodigi.

 

A te protendo le mie mani, *

      sono davanti a te come terra riarsa.

Rispondimi presto, Signore, *

      viene meno il mio spirito.

 

Non nascondermi il tuo volto, *

      perché non sia come chi scende nella fossa.

Al mattino fammi sentire la tua grazia, *

      poiché in te confido.

 

Fammi conoscere la strada da percorrere, *

      perché a te si innalza l'anima mia.

Salvami dai miei nemici, Signore, *

      a te mi affido.

 

Insegnami a compiere il tuo volere,

      perché sei tu il mio Dio. *

      Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana.

 

Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, *

      liberami dall'angoscia, per la tua giustizia.

 

Gloria.

 

Ant. Insegnami a compiere il tuo volere, * perché tu sei il mio Dio.

 

LETTURA BREVE                                                                                                   1Pt 5,8-9

Fratelli, siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede.

 

A quanti invocano il Signore.

      A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

 

Appaga il desiderio di quelli che lo temono.

      Egli si fa vicino.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

 

CANTICO DI SIMEONE                                                                                       

                                                              Cantico                                      Lc 2,19-32

 

Ant. Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

 

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *

      vada in pace secondo la tua parola;

 

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *

      preparata da te davanti a tutti i popoli,

 

luce per illuminare le genti *

      e gloria del tuo popolo Israele.

 

Gloria.

 

Ant. Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

 

ORAZIONE

Illumina, Padre, la nostra notte e dona ai tuoi servi un riposo senza colpa; incolumi al nuovo giorno ci conducano gli angeli e ci ridestino alla tua luce. Per Cristo nostro Signore.

 

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA

Inviolato fiore, purissima Vergine,

porta lucente del cielo,

Madre di Cristo amata, Signore piissima,

odi quest’inno di lode.

Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:

così t’implorano i cuori.

Per la tua dolce supplica a noi colpevoli

scenda il perdono di Dio.

Vergine tutta santa, Regina bellissima,

inviolato fiore.

 

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

 

CONCLUSIONE

Dormiamo in pace.

Vigiliamo in Cristo.