Mercoledì
6 Dicembre 2017 |
S. Nicola, |
vescovo |
MEMORIA |
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·
Vespri |
·
Compieta |
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O
Dio, vieni a salvarmi. |
Signore
vieni presto in mio aiuto. |
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Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, |
come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. |
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INNO |
1.
Quando l’Ufficio delle
letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino: |
|
Non
sono impallidite ancora in cielo |
l’ultime stelle, e
già dal sonno, o Dio, |
sorge
la Chiesa a mattinar lo Sposo |
con
animo adorante. |
|
Così
ci sia donato, |
dopo
la lunga notte, |
di
varcare le soglie del tuo regno |
inni
cantando a te con cuore nuovo. |
|
O
Trinità beata, |
a
te, suprema fonte dell’essere, |
il
coro dei redenti |
leva
felice l’inno nei secoli. Amen. |
|
2.
Quando l’Ufficio delle
letture si dice nelle ore del giorno: |
|
Tu
che l’immensa volta del cielo |
stupendamente
di luce avvampi |
e
di vaghi colori |
adorni
la bellezza del creato; |
|
tu
che nel quarto giorno hai voluto |
il
fiammeggiante globo del sole |
e
l’alternante gioco della luna |
e
il nitido corso degli astri, |
|
così
scandendo nell’ordine il tempo |
e
misurando le notti |
e
i giorni e i mesi e gli anni, |
ascolta,
Padre, la nostra preghiera. |
|
Sciogli
l’orrido gelo della colpa, |
rischiara
il cuore degli uomini, |
impreziosisci
l’anima |
della
tua santa grazia. |
|
Noi
t’imploriamo, o Dio, |
per
il tuo Figlio unigenito |
che
regna con te nei secoli |
e
con lo Spirito santo. Amen. |
|
CANTICO DEI TRE GIOVANI Dn 3,52-56 |
Benedetto
sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
|
Benedetto
il tuo nome glorioso e santo, * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
|
Benedetto
sei tu nel tuo tempio santo glorioso, * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
|
Benedetto
sei tu sul trono del tuo regno, * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
|
Benedetto
sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi † |
e siedi sui cherubini * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
|
Benedetto
sei tu nel firmamento del cielo, * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
|
Come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli, amen, * |
degno di lode e di gloria nei secoli. |
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SALMODIA |
Salmo 102 |
I (1-7) |
|
Ant. 1 Il Signore ti corona di grazia * e di
misericordia. |
|
Benedici
il Signore, anima mia, * |
quanto è in me benedica il suo santo
nome. |
Benedici
il Signore, anima mia, * |
non dimenticare tanti suoi benefici. |
|
Egli
perdona tutte le tue colpe, * |
guarisce tutte le tue malattie; |
salva
dalla fossa la tua vita, * |
ti corona di grazia e di misericordia; |
|
egli
sazia di beni i tuoi giorni * |
e tu rinnovi come aquila la tua
giovinezza. |
|
Il
Signore agisce con giustizia * |
e con diritto verso tutti gli oppressi. |
Ha
rivelato a Mosè le sue vie, * |
ai figli d'Israele le sue opere. |
|
Gloria. |
|
Ant. 1 Il Signore ti corona di grazia * e di
misericordia. |
|
II (8-16) |
|
Ant. 2
Ricordati, Signore, che noi siamo polvere, * non ripagarci secondo le nostre
colpe. |
|
Buono
e pietoso è il Signore, * |
lento all'ira e grande nell'amore. |
Egli
non continua a contestare * |
e non conserva per sempre il suo sdegno. |
|
Non
ci tratta secondo i nostri peccati, * |
non ci ripaga secondo le nostre colpe. |
|
Come
il cielo è alto sulla terra, * |
così è grande la sua misericordia su
quanti lo temono; |
|
come
dista l'oriente dall'occidente, * |
così allontana da noi le nostre colpe. |
Come
un padre ha pietà dei suoi figli, * |
così il Signore ha pietà di quanti lo
temono. |
|
Perché
egli sa di che siamo plasmati, * |
ricorda che noi siamo polvere. |
Come
l'erba sono i giorni dell'uomo, * |
come il fiore del campo, così egli
fiorisce. |
|
Lo
investe il vento e più non esiste * |
e il suo posto non lo riconosce. |
|
Gloria. |
|
Ant. 2
Ricordati, Signore, che noi siamo polvere, * non ripagarci secondo le nostre
colpe. |
|
III (17-22) |
|
Ant. 3
Benedite il Signore, voi tutte opere sue. |
|
La
grazia del Signore è da sempre, * |
dura in eterno per quanti lo temono; |
|
la
sua giustizia per i figli dei figli, † |
per quanti custodiscono la sua alleanza
* |
e ricordano di osservare i suoi
precetti. |
|
Il
Signore ha stabilito nel cielo il suo trono * |
e il suo regno abbraccia l'universo. |
|
Benedite
il Signore, voi tutti suoi angeli, † |
potenti esecutori dei suoi comandi, * |
pronti alla voce della sua parola. |
|
Benedite
il Signore, voi tutte, sue schiere, * |
suoi ministri, che fate il suo volere. |
|
Benedite
il Signore, voi tutte opere sue, † |
in ogni luogo del suo dominio. * |
Benedici il Signore, anima mia. |
|
Gloria. |
|
Ant. 3
Benedite il Signore, voi tutte opere sue. |
|
Kyrie
eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. |
|
Tu
sei benedetto, Signore. |
Amen. |
|
PRIMA LETTURA Rt 1,1-22 |
Dal
libro di Rut. |
|
Al
tempo in cui governavano i giudici, ci fu nel paese una carestia e un uomo di
Betlemme di Giuda emigrò nella campagna di Moab,
con la moglie e i suoi due figli. Quest'uomo si chiamava Elimèlech,
sua moglie Noemi e i suoi due figli Maclon e Chilion; erano Efratei di
Betlemme di Giuda. Giunti nella campagna di Moab,
vi si stabilirono. Poi Elimèlech, marito di Noemi,
morì ed essa rimase con i due figli. Questi sposarono donne di Moab, delle quali una si chiamava Orpa
e l'altra Rut. Abitavano in quel luogo da circa
dieci anni, quando anche Maclon e Chilion morirono tutti e due e la donna rimase priva dei
suoi due figli e del marito. |
Allora
si alzò con le sue nuore per andarsene dalla campagna di Moab,
perché aveva sentito dire che il Signore aveva visitato il suo popolo,
dandogli pane. Partì dunque con le due nuore da quel luogo e mentre era in
cammino per tornare nel paese di Giuda Noemi disse alle due nuore: «Andate,
tornate ciascuna a casa di vostra madre; il Signore usi bontà con voi, come
voi avete fatto con quelli che sono morti e con me! Il Signore conceda a
ciascuna di voi di trovare riposo in casa di un marito». Essa le baciò, ma
quelle piansero ad alta voce e le dissero: «No, noi verremo con te al tuo
popolo». Noemi rispose: «Tornate indietro, figlie mie! Perché verreste con
me? Ho io ancora figli in seno, che possano diventare vostri mariti? Tornate
indietro, figlie mie, andate! Io sono troppo vecchia per avere un marito. Se
dicessi: Ne ho speranza, e se anche avessi un marito questa notte e anche
partorissi figli, vorreste voi aspettare che diventino grandi e vi asterreste
per questo dal maritarvi? No, figlie mie; io sono troppo infelice per potervi
giovare, perché la mano del Signore è stesa contro di me». Allora esse
alzarono la voce e piansero di nuovo; Orpa baciò la
suocera e partì, ma Rut non si staccò da lei.
Allora Noemi le disse: «Ecco, tua cognata è tornata al suo popolo e ai suoi dèi; torna indietro anche tu, come tua cognata». Ma Rut rispose: «Non insistere con me perché ti abbandoni e
torni indietro senza di te; perché dove andrai tu andrò anch'io; dove ti
fermerai mi fermerò; il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il
mio Dio; dove morirai tu, morirò anch'io e vi sarò sepolta. Il Signore mi
punisca come vuole, se altra cosa che la morte mi separerà da te». Quando
Noemi la vide così decisa ad accompagnarla, cessò di insistere. Così fecero
il viaggio insieme fino a Betlemme. Quando giunsero a Betlemme, tutta la
città s'interessò di loro. Le donne dicevano: «È proprio Noemi!». Essa
rispondeva: «Non mi chiamate Noemi, chiamatemi Mara, perché l'Onnipotente mi
ha tanto amareggiata! Io ero partita piena e il Signore mi fa tornare vuota.
Perché chiamarmi Noemi, quando il Signore si è dichiarato contro di me e
l'Onnipotente mi ha resa infelice?». Così Noemi tornò con Rut,
la Moabita, sua nuora, venuta dalle campagne di Moab.
Esse arrivarono a Betlemme quando si cominciava a mietere l'orzo. |
|
RESPONSORIO Is 66,13.14;
62,11; Sal 71,8 |
«Come
una madre consola un figlio, |
io
vi consolerò» - dice il Signore -. |
Ecco,
figlia di Sion, |
il
tuo Salvatore che viene. |
Voi lo vedrete |
e gioirà il vostro cuore. |
|
E
dominerò da mare a mare, |
dal
fiume sino ai confini della terra. |
Voi lo vedrete |
e gioirà il vostro cuore. |
|
SECONDA LETTURA |
Dai
«Trattati su Giovanni» di sant’Agostino, vescovo. |
|
Prima
il Signore domanda, e non una volta, ma due e tre volte, quello che già
sapeva, se Pietro lo amava; e per tre volte si sente ripetere da Pietro che
lo ama; e per tre volte fa a Pietro la stessa raccomandazione, di pascere le
sue pecore. |
Così
alla triplice negazione che Pietro pronunziò un tempo, fa riscontro ora la
triplice dichiarazione del suo amore, in modo che la lingua non serva
all’amore meno di quanto servì alla paura e non sembra avergli fatto dire più
parole la temuta morte che la vita presente. |
Sia
dunque impegno dell’amore pascere il gregge del Signore, se il rinnegare il
Pastore era stato indizio di paura. |
Coloro
che pascono le pecore di Cristo con l’intenzione di condizionarle a sé stessi
e di non considerarle di Cristo, dimostrino di amare non Cristo, ma sé
stessi, spinti come sono dalla cupidigia di gloria o di potere o di guadagno,
non dall’amore di obbedire, di aiutare, di piacere a Dio. Costoro, cui
l’Apostolo rimprovera di cercare il proprio interesse e non quello di Cristo,
devono essere messi in guardia dalle parole che Cristo ripete con insistenza:
Mi ami? Pasci le mie pecore (cfr. Gv 21, 17), che
significano: Se mi ami, non pensare a pascere te stesso, ma pasci le mie
pecore, e pascile come mie, non come tue; cerca in esse la mia gloria, non la
tua, il mio dominio, non il tuo, il mio guadagno, non il tuo, se non vuoi
essere del numero di coloro che appartengono ai «tempi difficili», di quelli
cioè che amano sé stessi con tutto quello che deriva da questo amore di sé,
sorgente di ogni male. Coloro, dunque, che pascono le pecore di Cristo, non
amino sé stessi, per non pascerle come loro proprie ma come di Cristo. |
Il
male che più di ogni altro devono evitare quelli che pascono le pecore di
Cristo, è quello di ricercare i propri interessi invece di quelli di Gesù
Cristo, asservendo alle loro brame coloro per cui fu versato il sangue di
lui. |
Colui
che pasce le pecore di Cristo, deve crescere nell’amore di lui al punto che
l’ardore dello spirito vinca anche quel timore naturale della morte, per cui
non vogliamo morire anche quando vogliamo vivere con Cristo. |
Ma
per quanto grande sia l’orrore della morte lo deve far vincere la forza
dell’amore per colui che, essendo la nostra vita, ha voluto per noi
sopportare anche la morte. |
Del
resto se la morte comportasse poca o nessuna sofferenza, non sarebbe grande
com’è la gloria dei martiri. Se il buon Pastore che diede la sua vita per le
sue pecore suscitò tra esse tanti martiri, quanto più debbono lottare per la
verità contro il peccato fino alla morte, fino al sangue, coloro ai quali
egli affidò le sue stesse pecore da pascere, cioè da formare e guidare.
Davanti all’esempio della passione di Cristo non è chi non veda che i pastori
devono stringersi maggiormente vicino al Pastore imitandolo, proprio perché
già tante pecore seguirono l’esempio di lui: dietro a lui, unico Pastore,
anche i pastori sono pecore in un unico gregge. |
Tutti
ha reso pecore sue egli che per tutti accettò di patire, e, al fine di patire
per tutti, si è fatto lui stesso agnello. |
|
LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter) |
Gloria
a Dio nell’alto dei cieli, * |
e pace in terra agli uomini di buona
volontà. |
|
Noi
ti lodiamo, ti eleviamo un inno, * |
ti benediciamo, ti adoriamo, ti
glorifichiamo. |
Ti
rendiamo grazie per la tua gloria immensa, * |
Signore Dio, Re del cielo. |
|
Dio
Padre onnipotente, * |
Gesù Cristo e Spirito Santo. |
|
Signore
Dio, * |
Figlio del Padre. |
|
Agnello
di Dio, che togli i peccati del mondo, * |
accogli la nostra supplica. |
|
Tu
che siedi alla destra del Padre, * |
abbi pietà di noi. |
|
Sii
tu la nostra guida e il nostro aiuto: * |
Salvaci, rendici puri, conservaci nella
tua pace. |
Liberaci
dai nemici * |
e dalle tentazioni. |
|
Perché
tu solo il santo, |
tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, * |
nella gloria di Dio Padre con lo Spirito
Santo. |
|
Ogni
giorno ti benediciamo, * |
e lodiamo il tuo nome per sempre. |
Degnati
oggi, Signore, * |
di custodirci senza peccato. |
|
Benedetto
sei tu, Signore; * |
mostrami il tuo volere. |
Vedi
la mia miseria e la mia pena * |
e perdona tutti i miei peccati. |
|
Dalle
mie labbra fiorisca la lode, * |
la lode al nostro Dio. |
Possa
io vivere per lodarti: * |
mi aiutino i tuoi giudizi. |
|
Come
pecora smarrita vado errando; * |
cerca il tuo servo |
perché non ho dimenticato i tuoi
comandamenti. |
|
Presto
ci venga incontro la tua misericordia, † |
perché siamo troppo infelici: * |
aiutaci, Dio, nostra salvezza. |
|
Benedetto
sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, * |
degno di lode e di gloria nei secoli.
Amen. |
|
Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si
omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita
immediatamente il Cantico di Zaccaria. |
|
ORAZIONE |
Assisti
il tuo popolo, o Dio misericordioso, e per l’intercessione del vescovo san
Nicola salvaci da ogni pericolo nel cammino che conduce alla salvezza. Per
Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con
te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
|
|
|
|
|
O
Dio, vieni a salvarmi. |
Signore
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, |
come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. |
|
|
CANTICO DI ZACCARIA |
Cantico Lc
1,68-79 |
|
Ant. Il Signore stabilì con lui un’alleanza
eterna; * gli diede la dignità del sacerdozio. |
|
Benedetto
il Signore Dio d'Israele, * |
perché ha visitato e redento il suo
popolo, |
|
e
ha suscitato per noi una salvezza potente * |
nella casa di Davide, suo servo, |
|
come
aveva promesso * |
per bocca dei suoi santi profeti d'un
tempo: |
|
salvezza
dai nostri nemici, * |
e dalle mani di quanti ci odiano. |
|
Così
egli ha concesso misericordia ai nostri padri * |
e si è ricordato della sua santa
alleanza, |
|
del
giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, * |
di concederci, liberati dalle mani dei
nemici, |
|
di
servirlo senza timore, in santità e giustizia * |
al suo cospetto, per tutti i nostri
giorni. |
|
E
tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo * |
perché andrai innanzi al Signore a
preparargli le strade, |
|
per
dare al suo popolo la conoscenza della salvezza * |
nella remissione dei suoi peccati, |
|
grazie
alla bontà misericordiosa del nostro Dio, * |
per cui verrà a visitarci dall'alto un
sole che sorge |
|
per
rischiarare quelli che stanno nelle tenebre * |
e nell'ombra della morte |
|
e
dirigere i nostri passi * |
sulla via della pace». |
|
Gloria. |
|
Ant. Il Signore stabilì con lui un’alleanza
eterna; * gli diede la dignità del sacerdozio. |
|
Kyrie
eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. |
|
PRIMA ORAZIONE |
Preghiamo. (pausa di preghiera silenziosa) |
Assisti
il tuo popolo, o Dio misericordioso, e per l’intercessione del vescovo san
Nicola salvaci da ogni pericolo nel cammino che conduce alla salvezza. Per
Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con
te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. |
|
SALMODIA |
Cantico Is 61,10-62,5 |
|
Ant. 1 Per amore di Sion non mi darò pace, * finché
non sorga come stella la sua giustizia e non risplenda come lampada il suo
Salvatore. |
|
Io
gioisco pienamente nel Signore, * |
la
mia anima esulta nel mio Dio, |
|
perché
mi ha rivestito delle vesti di salvezza, * |
mi
ha avvolto con il manto della giustizia, |
come
uno sposo che si cinge il diadema * |
e
come una sposa che si adorna di gioielli. |
|
Poiché
come la terra produce la vegetazione † |
e
come un giardino fa germogliare i semi, * |
così il Signore Dio farà germogliare la
giustizia |
e
la lode davanti a tutti i popoli. |
|
Per
amore di Sion non mi terrò in silenzio, * |
per
amore di Gerusalemme non mi darò pace, |
finché
non sorga come stella la sua giustizia * |
e la sua salvezza non risplenda come
lampada. |
|
Allora
i popoli vedranno la tua giustizia, * |
tutti
i re la tua gloria; |
ti
si chiamerà con un nome nuovo * |
che la bocca del Signore avrà indicato. |
|
Sarai
una magnifica corona nella mano del Signore, * |
un diadema regale nella palma del tuo
Dio. |
|
Nessuno
ti chiamerà più «Abbandonata», * |
né
la tua terra sarà più detta «Devastata», |
ma
tu sarai chiamata «Mio compiacimento» * |
e la tua terra, «Sposata», |
|
perché
si compiacerà di te il Signore * |
e la tua terra avrà uno sposo. |
|
Sì,
come un giovane sposa una vergine, * |
così ti sposerà il tuo creatore; |
come
gioisce lo sposo per la sposa, * |
così per te gioirà il tuo Dio. |
|
Gloria. |
|
Ant. 1 Per amore di Sion non mi darò pace, * finché
non sorga come stella la sua giustizia e non risplenda come lampada il suo
Salvatore. |
|
Salmi Laudativi |
|
Ant. 2 Finché vivo canterò inni al mio Dio. |
Sal 145 |
Loda
il Signore, anima mia: † |
loderò
il Signore per tutta la mia vita, * |
finché
vivo canterò inni al mio Dio. |
|
Non
confidate nei potenti, * |
in
un uomo che non può salvare. |
Esala
lo spirito e ritorna alla terra; * |
in quel giorno svaniscono tutti i suoi
disegni. |
|
Beato
chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, * |
chi spera nel Signore suo Dio, |
creatore
del cielo e della terra, * |
del mare e di quanto contiene. |
|
Egli
è fedele per sempre, † |
rende giustizia agli oppressi, * |
dà il pane agli affamati. |
|
Il
Signore libera i prigionieri, * |
il Signore ridona la vista ai ciechi, |
il
Signore rialza chi è caduto, * |
il Signore ama i giusti, |
|
il
Signore protegge lo straniero, † |
egli sostiene l’orfano e la vedova, * |
ma sconvolge le vie degli empi. |
|
Il
Signore regna per sempre, * |
il tuo Dio, o Sion, per ogni
generazione. |
|
Sal 116 |
Lodate
il Signore, popoli tutti, * |
voi tutte, nazioni, dategli gloria; |
|
perché
forte è il suo amore per noi * |
e la fedeltà del Signore dura in eterno. |
|
Gloria. |
|
Ant. 2 Finché vivo canterò inni al mio Dio. |
|
Salmo
diretto Sal 107 |
Saldo
è il mio cuore, Dio, † |
saldo
è il mio cuore: * |
voglio
cantare inni, anima mia. |
|
Svegliatevi,
arpa e cetra, * |
voglio svegliare l’aurora. |
|
Ti
loderò tra i popoli, Signore, * |
a
te canterò inni tra le genti, |
perché
la tua bontà è grande fino ai cieli * |
e
la tua verità fino alle nubi. |
|
Innàlzati,
Dio, sopra i cieli, * |
su tutta la terra la tua gloria. |
Perché
siano liberati i tuoi amici, * |
Salvaci con la tua destra e ascoltaci. |
|
Dio
ha parlato nel suo santuario: † |
«Esulterò, voglio dividere Sichem * |
e misurare la valle di Succot; |
|
mio
è Gàlaad, mio Manasse, † |
Èfraim è
l’elmo del mio capo, * |
Giuda il mio scettro. |
|
Moab è il catino
per lavarmi, † |
sull’Idumea
getterò i miei sandali, * |
sulla Filistea canterò vittoria». |
|
Chi
mi guiderà alla città fortificata, * |
chi mi condurrà fino all’Idumea? |
Non
forse tu, Dio, che ci hai respinti * |
e più non esci, Dio, con i nostri
eserciti? |
|
Contro
il nemico portaci soccorso, * |
poiché
vana è la salvezza dell’uomo. |
Con
Dio noi faremo cose grandi * |
ed egli annienterà chi ci opprime. |
|
Gloria. |
|
SECONDA ORAZIONE |
Ascolta
,o Dio, le preghiere del tuo popolo: al sole della tua giustizia, che
irraggia dal cielo, su tutta la terra germogli la gioia, e i nostri cuori
pieni di desiderio si sazino della tua benedizione alla venuta del Redentore
del mondo, che vive e regna nei secoli sei secoli. |
|
INNO |
A
te, Signore, pontefice eterno, |
principe
dei pastori, |
oggi
concorde e lieto |
il
sacro canto della Chiesa ascende. |
|
Sul
capo e nell’animo profuso, |
il
crisma dello Spirito |
rinvigorì
questo servo e lo pose |
a
guida del popolo santo. |
|
Specchio
di vita al gregge, |
fu
luce al cieco, fu conforto al misero, |
provvido
padre di tutti, |
si
fece a tutti servo. |
|
Gesù,
che in cielo nella tua gloria |
la
santità coroni, |
fa’
che l’esempio di questa vita |
eguale
sorte un giorno ci propizi. |
|
Lode
si canti al Padre, |
lode
all’unico Figlio, |
lode
al divino Spirito |
nei
secoli risuoni. Amen. |
|
ACCLAMAZIONI A CRISTO
SIGNORE |
A Gesù, principe dei pastori,
esprimiamo la fedeltà e l’amore del suo gregge: |
|
Tu
che hai dato te stesso per la Chiesa fino al sacrificio della vita, Kyrie
eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Tu
che hai condiviso la nostra esistenza per farti nostro modello, Kyrie
eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Tu
che hai sperimentato la fatica per santificare la vita e il lavoro degli
uomini, Kyrie eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Figlio
amato dal Padre celeste, che ci insegni l’amore, Kyrie eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Tu
che sei il principio della santità e ci riscatti dai giorni fuggevoli e vani,
Kyrie eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Tu
che costituisci la nostra speranza di arrivare alla condizione di gloria che
non conoscerà alterazioni né tramonto, Kyrie eleison. |
Kyrie eleison. |
|
Padre
nostro. |
|
CONCLUSIONE |
Il
Signore ci benedica e ci esaudisca |
Amen. |
|
oppure |
|
La
santa Trinità ci salvi e ci benedica |
Amen. |
|
Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono
si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme
solenni previste dal Messale |
|
|
|
|
|
O
Dio, vieni a salvarmi. |
Signore
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, |
come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. |
|
INNO |
|
Terza |
|
Tu
che invocato ti effondi, |
con
il Padre e col Figlio unico Dio, |
o
Spirito, discendi |
senza
indugio nei cuori. |
|
Gli
affetti, i pensieri, la voce |
cantino
la tua lode; |
la
tua fiamma divampi |
e
gli uomini accenda d’amore. |
|
Ascoltaci,
Padre pietoso, |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito Santo |
vive
e governa nei secoli. Amen. |
|
Sesta |
|
O
Dio glorioso, altissimo sovrano, |
che
i tempi diversi alternando, |
orni
di dolce chiarità il mattino |
e
l’infocato meriggio avvampi, |
|
placa
la furia delle discordie, |
spegni
il funesto ardore dell’odio, |
dona
alle membra sanità e vigore, |
agli
animi dona la pace. |
|
Ascoltaci,
Padre pietoso, |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito Santo |
vive
e governa nei secoli. |
|
Amen. |
|
Nona |
|
Perpetuo
vigore degli esseri, |
che
eterno e immutabile stai |
e
la vicenda regoli del giorno |
nell’inesausto
gioco della luce, |
|
la
nostra sera irradia |
del
tuo vitale splendore; |
premia
la morte dei giusti |
col
giorno che non tramonta. |
|
Ascoltaci,
Padre pietoso, |
per
Gesù Cristo Signore, |
che
nello Spirito santo |
vive
e governa nei secoli. |
|
Amen. |
|
SALMODIA |
Salmo 118,145-152 XIX (Cof) |
|
Ant. 1 Io ti chiamo, Signore, salvami: * spero nella
tua parola. |
|
T’invoco
con tutto il cuore, Signore, rispondimi; * |
custodirò
i tuoi precetti. |
Io
ti chiamo, salvami, * |
e
seguirò i tuoi insegnamenti. |
|
Precedo
l’aurora e grido aiuto, * |
spero
sulla tua parola. |
I
miei occhi prevengono le veglie della notte * |
per
meditare sulle tue promesse. |
|
Ascolta
la mia voce, secondo la tua grazia; * |
Signore,
fammi vivere secondo il tuo giudizio. |
A
tradimento mi assediano i miei persecutori, * |
sono
lontani dalla tua legge. |
|
Ma
tu, Signore, sei vicino, * |
tutti i tuoi precetti sono veri. |
Da
tempo conosco le tue testimonianze * |
che
hai stabilite per sempre. |
|
Gloria. |
|
Ant. 1 Io ti chiamo, Signore, salvami: * spero nella
tua parola. |
|
Salmo 93 |
I (1-11) |
|
Ant. 2 Il Signore conosce i pensieri dell’uomo * e
sa che sono vani. |
|
Dio
che fai giustizia, o Signore, * |
Dio che fai giustizia: mostrati! |
Alzati,
giudice della terra, * |
rendi la ricompensa ai superbi. |
|
Fino
a quando gli empi, Signore, * |
fino a quando gli empi trionferanno? |
Sparleranno,
diranno insolenze, * |
si vanteranno tutti i malfattori? |
|
Calpestano
il tuo popolo, * |
opprimono la tua eredità, Signore. |
Uccidono
la vedova e il forestiero, * |
danno la morte agli orfani. |
|
Dicono:
«Il Signore non vede, * |
il Dio di Giacobbe non se ne cura». |
|
Comprendete,
insensati tra il popolo, * |
stolti, quando diventerete saggi? |
Chi
ha formato l’orecchio, forse non sente? * |
Chi
ha plasmato l’occhio, forse non guarda? |
|
Chi
regge i popoli forse non castiga, * |
lui che insegna all’uomo il sapere? |
Il
Signore conosce i pensieri dell’uomo: * |
non sono che un soffio. |
|
Gloria. |
|
Ant. 2 Il Signore conosce i pensieri dell’uomo * e
sa che sono vani. |
|
II (12-23) |
|
Ant. 3 Beato l’uomo che tu istruisci, Signore, * e
che ammaestri nella tua legge. † |
|
Beato
l’uomo che tu istruisci, Signore, * |
e che ammaestri nella tua legge, |
† per dargli riposo nei giorni di sventura, * |
finché
all’empio sia scavata la fossa. |
|
Perché
il Signore non respinge il suo popolo, * |
la sua eredità non la può abbandonare, |
ma
il suo giudizio si volgerà a giustizia, * |
la seguiranno tutti i retti di cuore. |
|
Chi
sorgerà per me contro i malvagi? * |
Chi starà con me contro i malfattori? |
Se
il Signore non fosse il mio aiuto, * |
in breve io abiterei nel regno del
silenzio. |
|
Quando
dicevo: «Il mio piede vacilla», * |
la tua grazia, Signore, mi ha sostenuto. |
Quand’ero
oppresso dall’angoscia, * |
il tuo conforto mi ha consolato. |
|
Può
essere tuo alleato un tribunale iniquo, * |
che fa angherie contro la legge? |
|
Si
avventano contro la vita del giusto, * |
e condannano il sangue innocente. |
|
Ma
il Signore è la mia difesa, * |
roccia del mio rifugio è il mio Dio; |
|
egli
ritorcerà contro di essi la loro malizia, † |
per la loro perfidia li farà perire, * |
li farà perire il Signore, nostro Dio. |
|
Gloria. |
|
Ant. 3 Beato l’uomo che tu istruisci, Signore, * e
che ammaestri nella tua legge. |
|
Alle altre Ore salmodia complementare |
|
Terza |
|
LETTURA BREVE Mic 5,6 |
Il
resto di Giacobbe sarà, in mezzo a molti popoli, come rugiada mandata dal
Signore e come pioggia che cade sull’erba, che non attende nulla dall’uomo e
nulla spera dai figli dell’uomo. |
|
Coraggio,
non temete. |
Coraggio, non temete, * ecco il nostro
Dio. |
|
Egli
viene a salvarci. |
Ecco il nostro Dio. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. |
Coraggio, non temete, * ecco il nostro
Dio. |
|
ORAZIONE |
Concedi,
o Dio onnipotente, che la venuta gloriosa del Salvatore lavi i nostri peccati
e porti al tuo popolo consolazione e perdono. Per Cristo nostro Signore. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
Sesta |
|
LETTURA BREVE Sir
42,15-16 |
Ricorderò
ora le opere del Signore e descriverò quanto ho visto. Per le parole del
Signore sussistono le sue opere. Il sole con il suo splendore illumina tutto,
della gloria del Signore è piena la sua opera. |
|
Ecco
il nostro Dio. |
Ecco
il nostro Dio; * in lui abbiamo sperato. |
|
Rallegriamoci
ed esultiamo per la sua salvezza. |
In
lui abbiamo sperato. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. |
Ecco
il nostro Dio; * in lui abbiamo sperato. |
|
ORAZIONE |
Ascolta
,o Dio, le preghiere del tuo popolo: al sole della tua giustizia, che
irraggia dal cielo, su tutta la terra germogli la gioia, e i nostri cuori
pieni di desiderio si sazino della tua benedizione alla venuta del Redentore
del mondo, che vive e regna nei secoli dei secoli. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
Nona |
|
LETTURA BREVE Zac
9,16-17 |
Il
Signore loro Dio in quel giorno salverà come un gregge il suo popolo, come
gemme di una diadema brilleranno sulla sua terra. Quali beni, quale bellezza!
Il grado darà vigore ai giovani e il vino nuovo alle fanciulle. |
|
L’attesa
dei giusti finirà nella gioia. |
L’attesa dei giusti finirà nella gioia;
* ma svanirà al speranza degli empi. |
|
La
via del Signore è una fortezza per l’uomo retto. |
Ma
svanirà la speranza degli empi. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. |
L’attesa dei giusti finirà nella gioia;
* ma svanirà al speranza degli empi. |
|
ORAZIONE |
Concedi,
o Dio onnipotente, che la venuta gloriosa del Salvatore lavi i nostri peccati
e porti al tuo popolo consolazione e perdono. Per Cristo nostro Signore. |
|
oppure |
|
Ascolta
,o Dio, le preghiere del tuo popolo: al sole della tua giustizia, che
irraggia dal cielo, su tutta la terra germogli la gioia, e i nostri cuori
pieni di desiderio si sazino della tua benedizione alla venuta del Redentore
del mondo, che vive e regna nei secoli dei secoli. |
|
CONCLUSIONE |
Benediciamo
il Signore. |
Rendiamo
grazie a Dio. |
|
|
|
|
ORDINAZIONE DI S. AMBROGIO, |
VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA |
Patrono della Santa Chiesa Ambrosiana |
e della Città di Milano |
SOLENNITA’ |
|
Il
Signore sia con voi. |
E
con il tuo spirito. |
|
oppure |
|
Signore
ascolta la nostra preghiera |
E
il nostro grido giunga fino a te |
|
RITO DELLA LUCE |
Sempre
su noi rifulga |
il
divino splendore. |
O
Dio, dirigi e rendi feconda |
l’opera
delle nostre mani. |
|
Guarda
benigno i tuoi servi, Signore; |
saziaci
con la tua grazia. |
O
Dio, dirigi e rendi feconda |
l’opera
delle nostre mani. |
|
Sempre
su noi rifulga |
il
divino splendore. |
O
Dio, dirigi e rendi feconda |
l’opera
delle nostre mani. |
|
INNO |
Festoso
ascende l’inno |
al
padre santo, al pastore animoso, |
che
in tempi incerti apparve |
anelato
presidio di speranza. |
|
Odi.
Una voce di bimbo si leva |
nell’assemblea
discorde; |
Ambrogio
vescovo! E subito |
lieto
consente il popolo. |
|
Così
la nostra Chiesa un maestro |
invidiata
conobbe; |
così
l’ariana protervia |
fu
debellata per sempre. |
|
I
dolci canti ci insegnò di Dio |
unanimi
a cantare; |
al
nostro fonte di grazia Agostino |
rigenerò
con amore di padre. |
|
E’
l’alba del sabato: il vescovo, |
nutrito
del corpo di Cristo, |
nel
giorno che aveva predetto |
verso
la Pasqua eterna si incammina. |
|
Ecco
il tuo gregge: famelici |
ancora
si aggirano i lupi, |
Tu
disperdi ogni insidia |
nella
dolcezza di una lunga pace. |
|
Alla
divina Trinità beata, |
che
la fatica dei servi |
della
sua gioia ineffabile premia, |
gloria
e onore nei secoli. Amen. |
|
RESPONSORIO |
Ho
stretto un’alleanza con il mio eletto, |
ho
giurato a Davide, mio servo: |
Ti darò un trono che duri nei secoli. |
|
Con
la mia bocca annunzierò la tua fedeltà, |
poiché
tu hai detto: |
Ti darò un trono che duri nei secoli. |
|
NOTIZIA DEL SANTO |
Ambrogio
nacque a Treviri, sembra nell’anno 340, da una famiglia del patriziato romano.
Dopo un’accurata formazione letteraria compiuta a Roma, iniziò a Sirmio la carriera di magistrato. |
Nel
374, mentre esercitava a Milano l’ufficio di governatore della provincia, o
“consolare”, venne designato improvvisamente ad assumere la missione episcopale.
Poiché non era ancora rinato al sacro fonte, ricevette il battesimo e pochi
giorni dopo, il 7 dicembre, fu ordinato vescovo. |
Nell’esercizio
del suo ministero fu generoso con tutti, dimostrandosi sempre difensore degli
umili e dei deboli, pastore e maestro dei credenti. Assiduo nell’orazione e
nella meditazione delle divine Scritture, poi e solerte nella celebrazione
dei divini misteri, ebbe un cuore così colmo di misericordia da piangere i
peccati degli altri come fossero suoi. |
Impressionato
sia dall’eloquenza dolce e illuminante sia dalla santità di vita del vescovo
di Milano, Agostino approdò alla certezza della fede cattolica e dalla nostra
Chiesa fu rigenerato alla grazia. Di eccezionale efficacia fu l’azione
pastorale di Ambrogio, che rifulse particolarmente nell’opera di iniziazione
dei catecumeni, nella genialità di guidare tutto il popolo di Dio a
proclamare nel canto la gloria del Signore e le verità che ci salvano,
nell’esaltazione della verginità consacrata. |
Di
fronte all’autorità imperiale, tutelò con tenace coraggio i diritti della
famiglia di Dio. Nei suoi scritti mirabili e negli atti del suo governo
episcopale seppe difendere vittoriosamente contro gli ariani la purezza della
fede. |
Morì
il sabato santo, 4 aprile, dell’anno 397. Il suo corpo è venerato nella
basilica che porta il suo nome, da lui edificata in onore dei martiri Protaso
e Gervaso. |
|
SALMODIA |
|
Ant. Di larghe benedizioni, Signore, l’hai
colmato, * hai posto sul suo capo una corona preziosa. |
|
Salmo 20,2-8.14 |
|
Signore,
il re gioisce della tua potenza, * |
quanto esulta per la tua salvezza! |
Hai
soddisfatto il desiderio del suo cuore, * |
non
hai respinto il voto delle sue labbra. |
|
Gli
vieni incontro con larghe benedizioni; * |
gli
poni sul capo una corona di oro fino. |
Vita
ti ha chiesto, a lui l’hai concessa, * |
lunghi
giorni in eterno, senza fine. |
|
Grande
è la sua gloria per la tua salvezza, * |
lo
avvolgi di maestà e di onore; |
lo
fai oggetto di benedizione per sempre, * |
lo
inondi di gioia dinanzi al tuo volto. |
|
Perché
il re confida nel Signore: * |
per
la fedeltà dell’Altissimo non sarà mai scosso. |
Alzati,
Signore, in tutta la tua forza; * |
canteremo inni alla tua potenza. |
|
Salmo 133 |
|
Ecco,
benedite il Signore, * |
voi tutti, servi del Signore; |
|
voi
che state nella casa del Signore * |
durante le notti. |
|
Alzate
le mani verso il tempio * |
e benedite il Signore. |
|
Da
Sion ti benedica il Signore, * |
che ha fatto cielo e terra. |
|
Salmo 116 |
|
Lodate
il Signore, popoli tutti, * |
voi tutte, nazioni, dategli gloria; |
|
perché
forte è il suo amore per noi * |
e la fedeltà del Signore dura in eterno. |
|
Gloria. |
|
Ant. Di larghe benedizioni, Signore, l’hai
colmato, * hai posto sul suo capo una corona preziosa. |
|
PRIMA ORAZIONE |
Concedi,
o Dio, a questa tua Chiesa, al suo vescovo e a tutti i fratelli che vogliono
seguire l’esempio di sant’Ambrogio di arrivare insieme al possesso del regno
dei cieli. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive
e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei
secoli. |
|
CANTICO DELLA BEATA VERGINE |
Cantico Lc
1,46-55 |
|
Ant. «Su chi volgerò lo sguardo? – dice il Signore
-. Sull’umile, su chi ha lo spirito contrito, su chi teme la mia parola». |
|
L'anima
mia magnifica il Signore * |
e il mio spirito esulta in Dio, mio
salvatore, |
|
perché
ha guardato l'umiltà della sua serva. * |
D'ora in poi tutte le generazioni |
mi chiameranno beata. |
|
Grandi
cose ha fatto in me l'Onnipotente * |
e Santo è il suo nome: |
|
di
generazione in generazione la sua misericordia * |
si stende su quelli che lo temono. |
|
Ha
spiegato la potenza del suo braccio, * |
ha disperso i superbi nei pensieri del
loro cuore; |
|
ha
rovesciato i potenti dai troni, * |
ha innalzato gli umili; |
|
ha
ricolmato di beni gli affamati, * |
ha rimandato i ricchi a mani vuote. |
|
Ha
soccorso Israele, suo servo, * |
ricordandosi della sua misericordia, |
|
come
aveva promesso ai nostri padri, * |
ad Abramo e alla sua discendenza, per
sempre. |
|
Gloria. |
|
L’anima
mia * |
magnifica il Signore. |
|
Ant. «Su chi volgerò lo sguardo? – dice il Signore
-. Sull’umile, su chi ha lo spirito contrito, su chi teme la mia parola». |
|
Kyrie
eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. |
|
SECONDA ORAZIONE |
O
Dio, creatore del mondo, che hai consacrato questo giorno con l’elezione
episcopale di sant’Ambrogio, concedi al tuo popolo che ne celebra devotamente
la beata memoria di ottenere, per sua intercessione, il soccorso del tuo
paterno amore. Per Cristo nostro Signore. |
|
SALLENDA IN ONORE DEL SANTO |
Fu
un uomo giusto e saggio, vero servo di Dio: |
tutta
la Chiesa lo esalti, |
lo
celebri il consesso dei sapienti. |
Gloria al Padre e al Figlio |
e allo Spirito santo. |
Come era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. |
Fu
un uomo giusto e saggio, vero servo di Dio: |
tutta
la Chiesa lo esalti, |
lo
celebri il consesso dei sapienti. |
|
Orazione |
Dio,
che hai elevato il vescovo Ambrogio tra la schiera dei santi, dona a noi, che
celebriamo con rito gioioso il giorno della sua ordinazione, di imitare gli
esempi della sua venerabile vita. Per Cristo nostro Signore. |
|
INTERCESSIONI |
Eleviamo
la lode a Cristo, nostro pastore buono, e per l’intercessione di
sant’Ambrogio imploriamo il suo aiuto: |
Signore, salva il tuo popolo. |
|
Assisti
pietoso la Chiesa e rendila porto di salvezza e rifugio sicuro, |
-
a quanti cercano la verità con animo
retto. |
|
Conserva
nella tua santa benevolenza il nostro vescovo N., vicario del tuo amore, insieme
con tutti i presbiteri e i diaconi, |
-
perché possa sempre confermare nella
fede il gregge dei credenti. |
|
Proteggi
la nostra città e illumina le menti di coloro che l’amministrano, |
-
perché sappiano governarci secondo la
vera giustizia. |
|
Tu
che hai aperto il cielo all’intera famiglia umana, fa’ che i beni della terra
siano equamente usufruiti da tutti, |
-
così che nessuno si dimentichi di te,
unico Creatore e Signore. |
|
Accogli
nella patria dei viventi i fratelli defunti che ci furono maestri e compagni
di fede: |
-
dona loro la luce inestinguibile. |
|
Leviamo
gli occhi al Padre, che per mezzo di Gesù, suo Figlio, ci ha liberato dalla
morte, e con cuore sincero diciamo: |
Padre
Nostro. |
|
CONCLUSIONE |
Il
Signore ci benedica e ci custodisca |
Amen. |
|
oppure |
|
La
santa Trinità ci salvi e ci benedica |
Amen. |
|
Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono
si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme
solenni previste dal Messale |
|
|
|
|
|
Convertici,
Dio, nostra salvezza. |
E
placa il tuo sdegno verso di noi. |
O
Dio, vieni a salvarmi. |
Signore
vieni presto in mio aiuto. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, |
come
era nel principio e ora e sempre |
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. |
|
INNO |
Di
tenebra in tenebra la terra ormai si ammanta: |
quasi
una dolce morte |
scende
sui corpi spossati, |
che
alla luce del giorno rivivranno. |
|
Cristo
Signore, luce vera, vita, |
salva
i tuoi servi: |
l'oscura
inerzia del sonno |
non
si tramuti nell'esilio eterno. |
|
Nessuno
forza il male |
ci
vinca nella notte: |
tu
che ci doni il riposo, |
veglia
su chi ti implora. |
|
A
te Gesù, sia gloria |
che
sei nato da vergine, |
con
il Padre e lo Spirito |
nella
distesa dei secoli. Amen. |
|
SALMODIA |
Salmo 4 |
|
Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà,
Signore, e ascoltami. |
|
Quando
ti invoco, rispondimi, |
Dio, mia giustizia: † |
dalle angosce mi hai liberato; * |
pietà di me, ascolta la mia preghiera. |
|
Fino
a quando, o uomini, |
sarete duri di cuore? * |
Perché amate cose vane |
e cercate la menzogna? |
|
Sappiate
che il Signore fa prodigi |
per il suo fedele: * |
il Signore mi ascolta quando lo invoco. |
|
Tremate
e non peccate, * |
sul vostro giaciglio riflettete e placatevi. |
|
Offrite
sacrifici di giustizia * |
e confidate nel Signore. |
|
Molti
dicono: "Chi ci farà vedere il bene?". * |
Risplenda su di noi, Signore, |
la luce del tuo volto. |
|
Hai
messo più gioia nel mio cuore * |
di quando abbondano vino e frumento. |
In pace mi corico e subito mi addormento: * |
tu solo, Signore, al sicuro mi fai
riposare. |
|
Gloria. |
|
Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà,
Signore, e ascoltami. |
|
Salmo 132 |
|
Ant. Buono e soave è lodare il Signore. |
|
Ecco
quanto è buono e quanto è soave * |
che
i fratelli vivano insieme! |
|
È
come olio profumato sul capo, † |
che
scende sulla barba, |
sulla
barba di Aronne, * |
che
scende sull’orlo della sua veste. |
|
È
come rugiada dell’Ermon, * |
che
scende sui monti di Sion. |
|
Là
il Signore dona la benedizione * |
e
la vita per sempre. |
|
Gloria. |
|
Ant. Buono e soave è lodare il Signore. |
|
LETTURA BREVE Dt 6,4-7 |
Ascolta,
Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il
Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze.
Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai
tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai
per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. |
|
Il
mio cuore sia integro. |
Il mio cuore sia integro * nei tuoi
precetti, Signore. |
|
Perché
non resti confuso. |
Nei tuoi precetti, Signore. |
|
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. |
Il mio cuore sia integro * nei tuoi
precetti, Signore. |
|
CANTICO DI SIMEONE |
Cantico Lc
2,19-32 |
|
Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola. † |
|
Ora
lascia, o Signore, che il tuo servo * |
vada in pace secondo la tua parola; |
|
† perché i miei occhi han visto la tua
salvezza, * |
preparata da te davanti a tutti i popoli, |
|
luce
per illuminare le genti * |
e gloria del tuo popolo Israele. |
|
Gloria. |
|
Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola. |
|
ORAZIONE |
Visita,
Padre, la nostra casa e salvala dalle insidie del nemico; veglino gli angeli
santi sulla nostra quiete, e la tua benedizione sempre rimanga con noi. Per
Cristo Nostro Signore. |
|
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA |
Ave,
regina dei cieli, |
ave,
signora degli angeli; |
porta
e radice di salvezza, |
rechi
nel mondo la luce. |
Godi,
Vergine gloriosa, |
bella
fra tutte le donne; |
salve,
o tutta santa, |
prega
per noi Cristo Signore. |
|
Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve
esame di coscienza. |
|
CONCLUSIONE |
Dormiamo
in pace. |
Vigiliamo
in Cristo. |