Sabato 15 Luglio 2017

S. Bonaventura,

vescovo e dottore della Chiesa

MEMORIA

 

 

·         Ufficio delle Letture

·         Lodi Mattutine

·         Ora Media

·         Vespri

·         Compieta

 

 

 

UFFICIO DELLE LETTURE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

INNO

1.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

 

Il gallo annunzia il giorno,

chiama la nuova luce:

il Signore dei cuori

in questo caso ci dèsta alla vita,

 

e dice: «Su! Scotete ogni torpore,

ogni pigrizia fugga,

in opere vegliate di giustizia:

vicino è il mio ritorno».

 

Quando l’alba rosseggia ad oriente,

intenti alla fatica

trovi i tuoi servi e ravvivi

la luminosa speranza.

 

O Figlio, nato prima d’ogni aurora,

col tuo vitale chiarore disperdi

l’ottenebrane sonno dello spirito;

la tua pietà ci sciolga da ogni male.

 

O Re d’amore, gloria

a te cantiamo e al Padre,

nell’unità del Paraclito

per la distesa dei secoli. Amen.

 

2.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

 

O misteriosa fonte dell’essere

che le bellezze del mondo hai creato

e hai dato fine all’opera

nella quiete del settimo giorno,

 

a te i solerti figli

pur nel riposo anelino

e nella vita innocente contemplino

la serena letizia del tuo volto.

 

O, se ingrati peccammo,

amaro pianto lavi il nostro errore,

sì che non ci impauri, o Dio pietoso,

l’ora del tuo giudizio.

 

Accogli, Padre, la nostra preghiera

per Gesù Cristo che regna

con te e con lo Spirito santo

negli infiniti secoli. Amen.

 

CANTICO DEI TRE GIOVANI                                                         Dn 3,52-56

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †

      e siedi sui cherubini *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Come era nel principio e ora e sempre

           nei secoli dei secoli, amen, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

SALMODIA

                                                              Cantico                      Es 15,1-4a.8-13.17-18

 

Ant. 1 Gli Israeliti camminarono sull’asciutto in mezzo al mare: * le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra.

 

«Voglio cantare in onore del Signore: †

      perché ha mirabilmente trionfato, *

      ha gettato in mare cavallo e cavaliere.

 

Mia forza e mio canto è il Signore, *

      egli mi ha salvato.

È il mio Dio e lo voglio lodare, *

      è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare!

 

Dio è prode in guerra, *

      si chiama Signore.

I carri del faraone e il suo esercito *

      li ha gettati in mare.

 

Al soffio della tua ira si accumularono le acque, †

      si alzarono le onde come un argine, *

      si rappresero gli abissi in fondo al mare.

 

Il nemico aveva detto: «Inseguirò, raggiungerò, †

      spartirò il bottino, se ne sazierà la mia brama; *

      sfodererò la spada, li conquisterà la mia mano!»

 

Soffiasti con il tuo alito: li coprì il mare, *

      sprofondarono come piombo in acque profonde.

 

Chi è come te fra gli dèi *

      Chi è come te, maestoso in santità, Signore?

Chi è come te, tremendo nelle imprese, *

      operatore di prodigi?

 

Stendesti la destra: *

      li inghiottì la terra.

Guidasti con il tuo favore

           questo popolo che hai riscattato, *

      lo conducesti con forza alla tua santa dimora.

 

Lo fai entrare *

      e lo pianti sul monte della tua promessa,

luogo che per tua sede, Signore, hai preparato, *

      santuario che le tue mani, Signore, hanno fondato.

 

Il Signore regna *

      in eterno e per sempre!

 

Gloria.

 

Ant. 1 Gli Israeliti camminarono sull’asciutto in mezzo al mare: * le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra.

     

Salmo 106

I (1-19)

 

Ant. 2 I redenti dal Signore lo ringrazino * per la sua misericordia.

 

Celebrate il Signore perché è buono, *

      perché eterna è la sua misericordia.

Lo dicano i riscattati del Signore, *

      che egli liberò dalla mano del nemico

 

e radunò da tutti i paesi, †

      dall'oriente e dall'occidente, *

      dal settentrione e dal mezzogiorno.

 

Vagavano nel deserto, nella steppa, *

      non trovavano il cammino

           per una città dove abitare.

 

Erano affamati e assetati, *

      veniva meno la loro vita.

 

Nell'angoscia gridarono al Signore *

      ed egli li liberò dalle loro angustie.

 

Li condusse sulla via retta, *

      perché camminassero verso una città dove abitare.

 

Ringrazino il Signore per la sua misericordia, *

      per i suoi prodigi a favore degli uomini;

 

poiché saziò il desiderio dell'assetato, *

      e l'affamato ricolmò di beni.

 

Abitavano nelle tenebre e nell'ombra di morte, *

      prigionieri della miseria e dei ceppi,

perché si erano ribellati alla parola di Dio *

      e avevano disprezzato il disegno dell'Altissimo.

 

Egli piegò il loro cuore sotto le sventure; *

      cadevano e nessuno li aiutava.

Nell'angoscia gridarono al Signore *

      ed egli li liberò dalle loro angustie.

 

Li fece uscire dalle tenebre e dall'ombra di morte *

      e spezzò le loro catene.

 

Ringrazino il Signore per la sua misericordia, *

      per i suoi prodigi a favore degli uomini;

 

perché ha infranto le porte di bronzo *

      e ha spezzato le barre di ferro.

 

Stolti per la loro iniqua condotta, *

      soffrivano per i loro misfatti;

rifiutavano ogni nutrimento *

      e già toccavano le soglie della morte.

 

Gloria.

 

Ant. 2 I redenti dal Signore lo ringrazino * per la sua misericordia.

 

II (20-43)

 

Ant. 3 Manda la tua parola * e guarisci i tuoi servi, Signore.

 

Nell'angoscia gridarono al Signore *

      ed egli li liberò dalle loro angustie.

 

Mandò la sua parola e li fece guarire, *

      li salvò dalla distruzione.

 

Ringrazino il Signore per la sua misericordia *

      e per i suoi prodigi a favore degli uomini.

 

Offrano a lui sacrifici di lode, *

      narrino con giubilo le sue opere.

 

Coloro che solcavano il mare sulle navi *

      e commerciavano sulle grandi acque,

videro le opere del Signore, *

      i suoi prodigi nel mare profondo.

 

Egli parlò e fece levare un vento burrascoso *

      che sollevò i suoi flutti.

 

Salivano fino al cielo, †

      scendevano negli abissi; *

      la loro anima languiva nell'affanno.

 

Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi, *

      tutta la loro perizia era svanita.

 

Nell'angoscia gridarono al Signore *

      ed egli li liberò dalle loro angustie.

 

Ridusse la tempesta alla calma, *

      tacquero i flutti del mare.

Si rallegrarono nel vedere la bonaccia *

      ed egli li condusse al porto sospirato.

 

Ringrazino il Signore per la sua misericordia *

      e per i suoi prodigi a favore degli uomini.

 

Lo esaltino nell'assemblea del popolo, *

      lo lodino nel consesso degli anziani.

 

Ridusse i fiumi a deserto, *

      a luoghi aridi le fonti d'acqua

e la terra fertile a palude *

      per la malizia dei suoi abitanti.

 

Ma poi cambiò il deserto in lago, *

      e la terra arida in sorgenti d'acqua.

Là fece dimorare gli affamati *

      ed essi fondarono una città dove abitare.

 

Seminarono campi e piantarono vigne, *

      e ne raccolsero frutti abbondanti.

Li benedisse e si moltiplicarono, *

      non lasciò diminuire il loro bestiame.

 

Ma poi, ridotti a pochi, furono abbattuti, *

      perché oppressi dalle sventure e dal dolore.

Colui che getta il disprezzo sui potenti, *

      li fece vagare in un deserto senza strade.

 

Ma risollevò il povero dalla miseria *

      e rese le famiglie numerose come greggi.

 

Vedono i giusti e ne gioiscono *

      e ogni iniquo chiude la sua bocca.

Chi è saggio osservi queste cose *

      e comprenderà la bontà del Signore.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Manda la tua parola * e guarisci i tuoi servi, Signore.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

Tu sei benedetto, Signore.

Amen.

 

PRIMA LETTURA                                                                                                    2 Sam 12,1-25

Dal secondo libro di Samuele.

 

In quei giorni il Signore mandò il profeta Natan a Davide e Natan andò da lui e gli disse: «Vi erano due uomini nella stessa città, uno ricco e l'altro povero. Il ricco aveva bestiame minuto e grosso in gran numero; ma il povero non aveva nulla, se non una sola pecorella piccina che egli aveva comprata e allevata; essa gli era cresciuta in casa insieme con i figli, mangiando il pane di lui, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno; era per lui come una figlia. Un ospite di passaggio arrivò dall'uomo ricco e questi, risparmiando di prendere dal suo bestiame minuto e grosso, per preparare una vivanda al viaggiatore che era capitato da lui portò via la pecora di quell'uomo povero e ne preparò una vivanda per l'ospite venuto da lui». Allora l'ira di Davide si scatenò contro quell'uomo e disse a Natan: «Per la vita del Signore, chi ha fatto questo merita la morte. Pagherà quattro volte il valore della pecora, per aver fatto una tal cosa e non aver avuto pietà». Allora Natan disse a Davide: «Tu sei quell'uomo! Così dice il Signore, Dio d'Israele: Io ti ho unto re d'Israele e ti ho liberato dalle mani di Saul, ti ho dato la casa del tuo padrone e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo padrone, ti ho dato la casa di Israele e di Giuda e, se questo fosse troppo poco, io vi avrei aggiunto anche altro. Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai colpito di spada Uria l'Hittita, hai preso in moglie la moglie sua e lo hai ucciso con la spada degli Ammoniti. Ebbene, la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in moglie la moglie di Uria l'Hittita. Così dice il Signore: Ecco io sto per suscitare contro di te la sventura dalla tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un tuo parente stretto, che si unirà a loro alla luce di questo sole; poiché tu l'hai fatto in segreto, ma io farò questo davanti a tutto Israele e alla luce del sole».

Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il Signore!». Natan rispose a Davide: «Il Signore ha perdonato il tuo peccato; tu non morirai. Tuttavia, poiché in questa cosa tu hai insultato il Signore (l'insulto sia sui nemici suoi), il figlio che ti è nato dovrà morire». Natan tornò a casa.

Il Signore dunque colpì il bambino che la moglie di Uria aveva partorito a Davide ed esso si ammalò gravemente. Davide allora fece suppliche a Dio per il bambino e digiunò e rientrando passava la notte coricato per terra. Gli anziani della sua casa insistevano presso di lui perché si alzasse da terra; ma egli non volle e rifiutò di prendere cibo con loro. Ora, il settimo giorno il bambino morì e i ministri di Davide temevano di fargli sapere che il bambino era morto, perché dicevano: «Ecco, quando il bambino era ancora vivo, noi gli abbiamo parlato e non ha ascoltato le nostre parole; come faremo ora a dirgli che il bambino è morto? Farà qualche atto insano!». Ma Davide si accorse che i suoi ministri bisbigliavano fra di loro, comprese che il bambino era morto e disse ai suoi ministri: «È morto il bambino?». Quelli risposero: «È morto». Allora Davide si alzò da terra, si lavò, si unse e cambiò le vesti; poi andò nella casa del Signore e vi si prostrò. Rientrato in casa, chiese che gli portassero il cibo e mangiò. I suoi ministri gli dissero: «Che fai? Per il bambino ancora vivo hai digiunato e pianto e, ora che è morto, ti alzi e mangi!». Egli rispose: «Quando il bambino era ancora vivo, digiunavo e piangevo, perché dicevo: Chi sa? Il Signore avrà forse pietà di me e il bambino resterà vivo. Ma ora che egli è morto, perché digiunare? Posso io farlo ritornare? Io andrò da lui, ma lui non ritornerà da me!».

Poi Davide consolò Betsabea sua moglie, entrò da lei e le si unì: essa partorì un figlio, che egli chiamò Salomone. Il Signore amò Salomone e mandò il profeta Natan, che lo chiamò Iedidià per ordine del Signore.

 

RESPONSORIO                                                                                                             

Davide disse a Natan:

«Ho peccato contro il Signore,

      e il mio peccato mi sta sempre dinanzi.

 

Pietà di me, o Dio:

riconosco la mia colpa,

      e il mio peccato mi sta sempre dinanzi».

 

SECONDA LETTURA                                                                                         

Dall’opuscolo «Itinerario della mente a Dio» di san Bonaventura, vescovo.

 

Cristo è la via e la porta. Cristo è la scala e il veicolo. E' il propiziatorio collocato sopra l'arca di Dio (cfr. Es 26, 34). E' «il mistero nascosto da secoli» (Ef 3, 9). Chi si rivolge a questo propiziatorio con dedizione assoluta, e fissa lo sguardo sul crocifisso Signore mediante la fede, la speranza, la carità, la devozione, l'ammirazione, l'esultanza, la stima, la lode e il giubilo del cuore, fa con lui la Pasqua, cioè il passaggio; attraversa con la verga della croce il Mare Rosso, uscendo dall'Egitto per inoltrarsi nel deserto. Qui gusta la manna nascosta, riposa con Cristo nella tomba come morto esteriormente, ma sente, tuttavia, per quanto lo consenta la condizione di viatori, ciò che in croce fu detto al buon ladrone, tanto vicino a Cristo con l'amore: «Oggi sarai con me nel paradiso!» (Lc 23, 43).

Ma perché questo passaggio sia perfetto, è necessario che, sospesa l'attività intellettuale, ogni affetto del cuore sia integralmente trasformato e trasferito in Dio.

E' questo un fatto mistico e straordinario che nessuno conosce se non chi lo riceve. Lo riceve solo chi lo desidera, non lo desidera se non colui che viene infiammato dal fuoco dello Spirito Santo, che Cristo ha portato in terra. Ecco perché l'Apostolo afferma che questa mistica sapienza è rivelata dallo Spirito Santo.

Se poi vuoi sapere come avvenga tutto ciò, interroga la grazia, non la scienza, il desiderio non l'intelletto, il sospiro della preghiera non la brama del leggere, lo sposo non il maestro, Dio non l'uomo, la caligine non la chiarezza, non la luce ma il fuoco che infiamma tutto l'essere e lo inabissa in Dio con la sua soavissima unzione e con gli affetti più ardenti.

Ora questo fuoco è Dio e questa fornace si trova nella santa Gerusalemme; ed è Cristo che li accende col calore della sua ardentissima passione. Lo può percepire solo colui che dice: L'anima mia ha preferito essere sospesa in croce e le mie ossa hanno prescelto la morte! (cfr. Gb 7, 15).

Chi ama tale morte, può vedere Dio, perché rimane pur vero che: «Nessun uomo può vedermi e restar vivo» (Es 33, 20). Moriamo dunque ed entriamo in questa caligine; facciamo tacere le sollecitudini, le concupiscenze e le fantasie. Passiamo con Cristo crocifisso, «da questo mondo al Padre», perché, dopo averlo visto, possiamo dire con Filippo: «Questo ci basta» (Gv 14, 8); ascoltiamo con Paolo: «Ti basta la mia grazia» (2 Cor 12, 9); rallegriamoci con Davide, dicendo: «Vengono meno la mia carne e il mio cuore; ma la roccia del mio cuore è Dio, è Dio la mia sorte per sempre» (Sal 72, 26). «Benedetto il Signore, Dio d'Israele, da sempre, per sempre. Tutto il popolo dica: Amen» (Sal 105, 48).  

 

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)

Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *

      e pace in terra agli uomini di buona volontà.

 

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *

      ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.

Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *

      Signore Dio, Re del cielo.

 

Dio Padre onnipotente, *

      Gesù Cristo e Spirito Santo.

 

Signore Dio, *

      Figlio del Padre.

 

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *

      accogli la nostra supplica.

 

Tu che siedi alla destra del Padre, *

      abbi pietà di noi.

 

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *

      Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.

Liberaci dai nemici *

      e dalle tentazioni.

 

Perché tu solo il santo,

      tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *

      nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

 

Ogni giorno ti benediciamo, *

      e lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *

      di custodirci senza peccato.

 

Benedetto sei tu, Signore; *

      mostrami il tuo volere.

Vedi la mia miseria e la mia pena *

      e perdona tutti i miei peccati.

 

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *

      la lode al nostro Dio.

Possa io vivere per lodarti: *

      mi aiutino i tuoi giudizi.

 

Come pecora smarrita vado errando; *

      cerca il tuo servo

      perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

 

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †

      perché siamo troppo infelici: *

      aiutaci, Dio, nostra salvezza.

 

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

 

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

 

ORAZIONE

Guarda a noi tuoi fedeli, o Dio, riuniti nel ricordo della nascita al cielo di san Bonaventura, vescovo e dottore della tua Chiesa: donaci di essere illuminati dalla sua sapienza e stimolati dalla sua serafica carità. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

 

LODI MATTUTINE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

CANTICO DI ZACCARIA

                                                              Cantico                                      Lc 1,68-79

 

Ant. Il Signore stabilì con lui un’alleanza eterna; * gli diede la dignità del sacerdozio.

 

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *

      perché ha visitato e redento il suo popolo,

 

e ha suscitato per noi una salvezza potente *

      nella casa di Davide, suo servo,

 

come aveva promesso *

      per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

 

salvezza dai nostri nemici, *

      e dalle mani di quanti ci odiano.

 

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *

      e si è ricordato della sua santa alleanza,

 

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *

      di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

 

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *

      al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

 

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *

      perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

 

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *

      nella remissione dei suoi peccati,

 

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *

      per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

 

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *

      e nell'ombra della morte

 

e dirigere i nostri passi *

      sulla via della pace».

 

Gloria.

 

Ant. Il Signore stabilì con lui un’alleanza eterna; * gli diede la dignità del sacerdozio.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

PRIMA ORAZIONE

Preghiamo.      (pausa di preghiera silenziosa)

Guarda a noi tuoi fedeli, o Dio, riuniti nel ricordo della nascita al cielo di san Bonaventura, vescovo e dottore della tua Chiesa: donaci di essere illuminati dalla sua sapienza e stimolati dalla sua serafica carità. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

SALMODIA

                                                              Cantico                                 Sap 9,1-6.9-11

Ant. 1 Dammi, o Dio, la sapienza che siede accanto al tuo trono, * perché mi assista e mi affianchi nella fatica.

 

Dio dei padri e Signore di misericordia, *

che tutto hai creato con la tua parola,

che con la tua sapienza hai formato l'uomo, *

perché domini sulle creature che tu hai fatto, 

 

e governi il mondo con santità e giustizia *

e pronunzi giudizi con animo retto, 

dammi la sapienza, che siede in trono accanto a te in trono *

e non mi escludere dal numero dei tuoi figli, 

 

perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella, †

uomo debole e di vita breve, *

incapace di comprendere la giustizia e le leggi.

 

Anche il più perfetto tra gli uomini, †

privo della tua sapienza, *

sarebbe stimato un nulla.

 

Con te è la sapienza che conosce le tue opere, *

che era presente quando creavi il mondo;

essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhi *

e ciò che è conforme ai tuoi decreti. 

 

Mandala dai cieli santi, *

dal tuo trono glorioso,

perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica *

e io sappia che cosa ti è gradito.

 

Essa tutto conosce e tutto comprende, †

mi guiderà prudentemente nelle mie azioni *

e mi proteggerà con la sua gloria.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Dammi, o Dio, la sapienza che siede accanto al tuo trono, * perché mi assista e mi affianchi nella fatica.

 

Salmi Laudativi

 

Ant. 2 Con me celebrate il Signore, * insieme esaltiamo il suo nome.

                                                                                                                Sal 32,2-11

Benedirò il Signore in ogni tempo, *

sulla mia bocca sempre la sua lode.

Io mi glorio nel Signore, *

      ascoltino gli umili e si rallegrino.

 

Celebrate con me il Signore, *

      esaltiamo insieme il suo nome.

Ho cercato il Signore e mi ha risposto *

      e da ogni timore mi ha liberato.

 

Guardate a lui e sarete raggianti, *

      non saranno confusi i vostri volti.

 

Questo povero grida e il Signore lo ascolta, *

      lo libera da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa *

      attorno a quelli che lo temono e li salva.

 

Gustate e vedete quanto è buono il Signore; *

      beato l’uomo che in lui si rifugia.

Temete il Signore, suoi santi, *

nulla manca a coloro che lo temono.

 

I ricchi impoveriscono e hanno fame, *

      ma chi cerca il Signore non manca di nulla.

 

                                                                                                                      Sal 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *

      voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi *

      e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Con me celebrate il Signore, * insieme esaltiamo il suo nome.

 

                                                         Salmo diretto                                        Sal 94

Venite, applaudiamo al Signore, *

acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.

Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *

a lui acclamiamo con canti di gioia.

 

Poiché grande Dio è il Signore, *

grande re sopra tutti gli dèi.

Nella sua mano sono gli abissi della terra, *

sono sue le vette dei monti.

 

Suo è il mare, egli l’ha fatto, *

le sue mani hanno plasmato la terra.

 

Venite, prostràti adoriamo, *

in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.

Egli è il nostro Dio,

e noi il popolo del suo pascolo, *

il gregge che egli conduce.

 

Ascoltate oggi la sua voce: †

«Non indurite il cuore, *

      come a Meriba,

           come nel giorno di Massa nel deserto,

 

dove mi tentarono i vostri padri: *

mi misero alla prova

pur avendo visto le mie opere.

 

Per quarant’anni mi disgustai di quella generazione †

e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *

non conoscono le mie vie;

 

perciò ho giurato nel mio sdegno: *

Non entreranno nel luogo del mio riposo».

 

Gloria.

 

SECONDA ORAZIONE

Noi ti adoriamo, o Dio, Creatore del cielo e della terra, che ci hai fatti a tua immagine e con immensa misericordia ci hai riplasmati; noi siamo il popolo che tu conduci, e tutto in noi è puro dono tuo: fa’ che, docili ascoltando la tua voce, ci allietiamo della tua parola e della tua comunione. Per Cristo nostro Signore.

 

INNO

A te, Signore, pontefice eterno,

principe dei pastori,

oggi concorde e lieto

il sacro canto della Chiesa ascende.

 

Sul capo e nell’animo profuso,

il crisma dello Spirito

rinvigorì questo servo e lo pose

a guida del popolo santo.

 

Specchio di vita al gregge,

fu luce al cieco, fu conforto al misero,

provvido padre di tutti,

si fece a tutti servo.

 

Gesù, che in cielo nella tua gloria

la santità coroni,

fa’ che l’esempio di questa vita

eguale sorte un giorno ci propizi.

 

Lode si canti al Padre,

lode all’unico Figlio,

lode al divino Spirito

nei secoli risuoni. Amen.

 

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE

A Gesù, principe dei pastori, esprimiamo la fedeltà e l’amore del suo gregge:

 

Tu che hai dato te stesso per la Chiesa fino al sacrificio della vita, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu che hai condiviso la nostra esistenza per farti nostro modello, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu che hai sperimentato la fatica per santificare la vita e il lavoro degli uomini, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Figlio amato dal Padre celeste, che ci insegni l’amore, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu che sei il principio della santità e ci riscatti dai giorni fuggevoli e vani, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu che costituisci la nostra speranza di arrivare alla condizione di gloria che non conoscerà alterazioni né tramonto, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci esaudisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

ORA MEDIA

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

 

Terza

 

Tu che invocato ti effondi,

con il Padre e col Figlio unico Dio,

o Spirito, discendi

senza indugio nei cuori.

 

Gli affetti, i pensieri, la voce

cantino la tua lode;

la tua fiamma divampi

e gli uomini accenda d’amore.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli. Amen.

 

Sesta

 

O Dio glorioso, altissimo sovrano,

che i tempi diversi alternando,

orni di dolce chiarità il mattino

e l’infocato meriggio avvampi,

 

placa la furia delle discordie,

spegni il funesto ardore dell’odio,

dona alle membra sanità e vigore,

agli animi dona la pace.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

Nona

 

Perpetuo vigore degli esseri,

che eterno e immutabile stai

e la vicenda regoli del giorno

nell’inesausto gioco della luce,

 

la nostra sera irradia

del tuo vitale splendore;

premia la morte dei giusti

col giorno che non tramonta.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

SALMODIA

Salmo 118,121-128 XVI (Ain)

 

Ant. 1 Non abbandonarmi, o Dio, * ai miei oppressori.

 

Ho agito secondo diritto e giustizia; *

      non abbandonarmi ai miei oppressori.

Assicura il bene al tuo servo; *

      non mi opprimano i superbi.

 

I miei occhi si consumano

           nell’attesa della tua salvezza *

      e della tua parola di giustizia.

Agisci con il tuo servo secondo il tuo amore *

      e insegnami i tuoi comandamenti.

 

Io sono tuo servo, fammi comprendere *

      e conoscerò i tuoi insegnamenti.

È tempo che tu agisca, Signore; *

hanno violato la tua legge.

 

Perciò amo i tuoi comandamenti *

più dell’oro, più dell’oro fino.

Per questo tengo cari i tuoi precetti *

e odio ogni via di menzogna.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Non abbandonarmi, o Dio, * ai miei oppressori.

 

Salmo 65

I (1-12)

 

Ant. 2 Acclamate a Dio da tutta la terra, * cantate alla gloria del suo nome.

 

Acclamate a Dio da tutta la terra, †

      cantate alla gloria del suo nome, *

      date a lui splendida lode.

 

Dite a Dio: «Stupende sono le tue opere! *

      Per la grandezza della tua potenza

           a te si piegano i tuoi nemici.

 

A te si prostri tutta la terra, *

a te canti inni, canti al tuo nome».

Venite e vedete le opere di Dio, *

      mirabile nel suo agire sugli uomini.

 

Egli cambiò il mare in terra ferma, †

      passarono a piedi il fiume; *

per questo in lui esultiamo di gioia.

 

Con la sua forza domina in eterno, †

      il suo occhio scruta le nazioni; *

      i ribelli non rialzino la fronte.

 

Benedite, popoli, il nostro Dio, *

fate risuonare la sua lode;

è lui che salvò la nostra vita *

e non lasciò vacillare i nostri passi.

 

Dio, tu ci hai messi alla prova; *

      ci hai passati al crogiuolo, come l’argento.

Ci hai fatti cadere in un agguato, *

hai messo un peso ai nostri fianchi.

 

Hai fatto cavalcare uomini sulle nostre teste; †

      ci hai fatto passare per il fuoco e l’acqua, *

      ma poi ci hai dato sollievo.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Acclamate a Dio da tutta la terra, * cantate alla gloria del suo nome.

 

II (13-20)

 

Ant. 3 Venite, ascoltate, e narrerò * quanto ha fatto per me il Signore Dio.

 

Entrerò nella tua casa con olocausti, *

a te scioglierò i miei voti,

i voti pronunziati dalle mie labbra, *

      promessi nel momento dell’angoscia.

 

Ti offrirò pingui olocausti

           con fragranza di montoni, *

      immolerò a te buoi e capri.

 

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, *

      e narrerò quanto per me ha fatto.

 

A lui ho rivolto il mio grido, *

      la mia lingua cantò la sua lode.

Se nel mio cuore avessi cercato il male, *

      il Signore non mi avrebbe ascoltato.

 

Ma Dio ha ascoltato, *

      si è fatto attento alla voce della mia preghiera.

Sia benedetto Dio

           che non ha respinto la mia preghiera, *

      non mi ha negato la sua misericordia.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Venite, ascoltate, e narrerò * quanto ha fatto per me il Signore Dio.

 

Alle altre Ore salmodia complementare

 

Terza

 

LETTURA BREVE                                                                                                   1 Gv 3,23-24

Carissimi, questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui. E da questo conosciamo che dimora in noi: dallo Spirito che ci ha dato.

 

Insegnami a compiere il tuo volere.

      Insegnami a compiere il tuo volere * perché tu sei il mio Dio.

 

Il tuo Spirito buono mi guidi in terra piana.

      Perché tu sei il mio Dio.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

      Insegnami a compiere il tuo volere * perché tu sei il mio Dio.

 

ORAZIONE

Tu che, esaltato alla destra del Padre, alitasti lo Spirito perché la Chiesa vivesse, ravviva nei cuori il fuoco della carità; con questo ardore la tua Sposa amata annunzi e testimoni il tuo vangelo, o Signore della gloria, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Sesta

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Col 3,12-13

Fratelli, rivestitevi, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi.

 

Benedici il Signore, anima mia.

Benedici il Signore, anima mia: * egli perdona tutte le tue colpe.

 

Salva dall’abisso la tua vita.

Egli perdona tutte le tue colpe.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Benedici il Signore, anima mia: * egli perdona tutte le tue colpe.

 

ORAZIONE

Dio fedele e santo, con prodigioso disegno d’amore hai disserrato le porte del regno per mezzo del mistero della croce; non lasciarci sviare sui sentieri della colpa, ma donaci di ascoltare nell’ultimo giudizio una sentenza mite dalle labbra di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Nona

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Rm 3,23-25a

Fratelli, tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue.

 

Fa’ che si conosca sulla terra la tua via.

      Fa’ che si conosca sulla terra la tua via, * fra tutte le genti risplenda la tua salvezza.

 

Ti lodino i popoli, o Dio.

Fra tutte le genti risplenda la tua salvezza.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

      Fa’ che si conosca sulla terra la tua via, * fra tutte le genti risplenda la tua salvezza.

 

ORAZIONE

Dio, che ci hai dato la vita di grazia in virtù della croce, fa’ che ora ci conformiamo al Cristo che soffre per arrivare un giorno alla sua gloria di Redentore risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

VI DOMENICA

DOPO PENTECOSTE 

 

VESPRI

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

 

oppure

 

Signore ascolta la nostra preghiera

E il nostro grido giunga fino a te

 

RITO DELLA LUCE

La tenebra passa

e la vera luce già risplende.

      Chi ama veramente i suoi fratelli,

      dimora nella luce.

 

Non trovi inciampo nel tuo cammino,

se l’amore ti illumina.

      Chi ama veramente i suoi fratelli,

      dimora nella luce.

 

La tenebra passa

e la vera luce già risplende.

      Chi ama veramente i suoi fratelli,

      dimora nella luce.

 

INNO

O Trinità beata, unico Dio,

ora che muore il giorno

all’eterna tua luce

accendi i nostri cuori

 

Ascende a te la lode mattutina,

a te nel vespero il canto:

a te, adoranti, la gloria

eleveremo nei secoli.

 

A Cristo e al Padre salga la preghiera,

salga allo Spirito del Padre e di Cristo:

unico Dio, Trinità beata,

riscalda del tuo amore chi ti implora. Amen.

 

SALMODIA

Salmo 121

 

Ant. 1 Entreremo con gioia nella casa del Signore.

 

Quale gioia, quando mi dissero: *

      «Andremo alla casa del Signore».

E ora i nostri piedi si fermano *

      alle tue porte, Gerusalemme!

 

Gerusalemme è costruita *

come città salda e compatta.

 

Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, †

      secondo la legge di Israele, *

      per lodare il nome del Signore.

 

Là sono posti i seggi del giudizio, *

      i seggi della casa di Davide.

 

Domandate pace per Gerusalemme: *

      sia pace a coloro che ti amano,

sia pace sulle tue mura, *

sicurezza nei tuoi baluardi.

 

Per i miei fratelli e i miei amici *

      io dirò: «Su di te sia pace!».

Per la casa del Signore nostro Dio, *

      chiederò per te il bene.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Entreremo con gioia nella casa del Signore.

 

Salmo 129

 

Ant. 2 Siano i tuoi orecchi attenti, o Signore, * alla voce della mia preghiera.

 

Dal profondo a te grido, o Signore; *

Signore, ascolta la mia voce.

Siano i tuoi orecchi attenti *

      alla voce della mia preghiera.

 

Se consideri le colpe, Signore, *

      Signore, chi potrà sussistere?

Ma presso di te è il perdono: *

      perciò avremo il tuo timore.

 

Io spero nel Signore, *

      l’anima mia spera nella sua parola.

L’anima mia attende il Signore *

      più che le sentinelle l’aurora.

 

Israele attenda il Signore, *

      perché presso il Signore è la misericordia

grande è presso di lui la redenzione; *

      egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Siano i tuoi orecchi attenti, o Signore, * alla voce della mia preghiera.

 

PRIMA ORAZIONE

Dio forte e misericordioso, che nella missione del tuo Verbo al mondo hai rivelato agli uomini l’aurora della salvezza, non abbandonarci al profondo abisso delle nostre colpe, ma ascolta l’implorazione del nuovo Israele e con l’esuberanza della tua redenzione conforta la sua fiducia. Per Gesù Cristo, tuo Figlio nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CANTICO DELLA BEATA VERGINE

                                                              Cantico                                      Lc 1,46-55

 

Ant. La carità di Cristo risana le nostre ferite; * il dono del suo Spirito le debolezze ristora.

 

L'anima mia magnifica il Signore *

      e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

      D'ora in poi tutte le generazioni

           mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

      e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

      si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

      ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

      ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

      ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

      ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

      ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria.

 

L’anima mia *

      magnifica il Signore.

 

Ant. La carità di Cristo risana le nostre ferite; * il dono del suo Spirito le debolezze ristora.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

SECONDA ORAZIONE

Dio, Padre nostro, unica fonte di ogni dono perfetto, infondi in noi l’amore per te e accresci la nostra fede perché sotto la tua vigilante protezione si affermino e si conservino nei nostri cuori il senso della giustizia e il desiderio del bene. Per Cristo nostro Signore.

 

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO

                                                              Cantico                                     1Pt 2,21-24

 

Ant. Chi dalle piaghe di Cristo è stato guarito ed è rinato dall’acqua e dallo Spirito, * non vive per il peccato ma per la giustizia.

 

Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, *

      perché ne seguiate le orme:

 

egli non commise peccato e non si trovò inganno *

sulla sua bocca,

 

oltraggiato non rispondeva con oltraggi, *

      e soffrendo non minacciava vendetta,

 

ma rimetteva la sua causa *

a colui che giudica con giustizia.

 

Egli portò i nostri peccati nel suo corpo *

sul legno della croce,

 

perché, non vivendo più per il peccato,

vivessimo per la giustizia; *

dalle sue piaghe siamo stati guariti.

 

Gloria.

 

Ant. Chi dalle piaghe di Cristo è stato guarito ed è rinato dall’acqua e dallo Spirito, * non vive per il peccato ma per la giustizia.

 

Orazione

O Salvatore nostro, che innocente fosti annoverato fra gli iniqui, a chi è rinato alla vita nel fonte del battesimo dona di saper sopportare ingiustizie e disagi per amore del tuo nome, e fa’ che nell’ultimo giudizio la tua voce ci benedica e ci dischiuda la casa del Padre. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

 

INTERCESSIONI

Salga unanime la nostra preghiera all’Unigenito del Padre perché con la grazia dello Spirito santo ci renda uomini nuovi:

Mostraci ancora, Figlio di Dio, i prodigi del tuo amore.

 

Santifica la Chiesa e custodiscila nella dottrina degli apostoli:

-         fa’ che per mezzo della celebrazione eucaristica cresca nella concordia e nell’amore fraterno.

 

Guida nella verità color che reggono i popoli,

-         e aiutali a riconoscere tutte le esigenze della giustizia e della fraternità umana.

 

Ti supplichiamo per quelli che ancora non credono al tuo vangelo di salvezza:

-         possano contemplare anch’essi lo splendore del tuo volto.

 

Dona tranquillità di vita ai nostri parenti e amici:

-         sperimentino nella gioia il conforto della tua protezione.

 

Ricordati di chi è caduto nelle guerre e di chi ha incontrato una morte violenta:

-         ritrovino pace e riposo nella tua casa.

 

E ora diciamo insieme l’orazione insegnataci dal Signore Gesù:

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci custodisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

COMPIETA

 

Convertici, Dio, nostra salvezza.

E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

Di tenebra la terra ormai si ammanta:

quasi una dolce morte

scende sui corpi spossati,

che alla luce del giorno rivivranno.

 

Cristo Signore, luce vera, vita,

salva i tuoi servi:

l'oscura inerzia del sonno

non si tramuti nell'esilio eterno.

 

Nessuna forza del male

ci vinca nella notte:

tu che ci doni il riposo,

veglia su chi ti implora.

 

A te Gesù, sia gloria

che sei nato da vergine,

con il Padre e lo Spirito

nella distesa dei secoli. Amen.

 

SALMODIA

Salmo 4

 

Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.

 

Quando ti invoco, rispondimi,

           Dio, mia giustizia: †

      dalle angosce mi hai liberato; *

      pietà di me, ascolta la mia preghiera.

 

Fino a quando, o uomini,

           sarete duri di cuore? *

      Perché amate cose vane

           e cercate la menzogna?

 

Sappiate che il Signore fa prodigi

           per il suo fedele: *

      il Signore mi ascolta quando lo invoco.

 

Tremate e non peccate, *

      sul vostro giaciglio riflettete e placatevi.

 

Offrite sacrifici di giustizia *

      e confidate nel Signore.

 

Molti dicono: "Chi ci farà vedere il bene?". *

      Risplenda su di noi, Signore,

           la luce del tuo volto.

 

Hai messo più gioia nel mio cuore *

      di quando abbondano vino e frumento.

 In pace mi corico e subito mi addormento: *

      tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare.

 

Gloria.

 

Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.

 

Salmo 132

 

Ant. Buono e soave è lodare il Signore.

 

Ecco quanto è buono e quanto è soave *

che i fratelli vivano insieme!

 

È come olio profumato sul capo, †

che scende sulla barba,

sulla barba di Aronne, *

che scende sull’orlo della sua veste.

 

È come rugiada dell’Ermon, *

che scende sui monti di Sion.

 

Là il Signore dona la benedizione *

e la vita per sempre.

 

Gloria.

 

Ant. Buono e soave è lodare il Signore.

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Dt 6,4-7

Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.

 

Il mio cuore sia integro.

      Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.

 

Perché non resti confuso.

      Nei tuoi precetti, Signore.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.

 

CANTICO DI SIMEONE                                                                                       

                                                              Cantico                                      Lc 2,19-32

 

Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola.

 

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *

      vada in pace secondo la tua parola;

 

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *

      preparata da te davanti a tutti i popoli,

 

luce per illuminare le genti *

      e gloria del tuo popolo Israele.

 

Gloria.

 

Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola.

 

ORAZIONE

Veglia su di noi nella notte imminente, Dio dell'universo; la tua mano ci desti al nuovo giorno perché possiamo celebrare con gioia la risurrezione di Cristo, tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA

Inviolato fiore, purissima Vergine,

porta lucente del cielo,

Madre di Cristo amata, Signore piissima,

odi quest’inno di lode.

Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:

così t’implorano i cuori.

Per la tua dolce supplica a noi colpevoli

scenda il perdono di Dio.

Vergine tutta santa, Regina bellissima,

inviolato fiore.

 

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

 

CONCLUSIONE

Dormiamo in pace.

Vigiliamo in Cristo.