Venerdì 21 Luglio 2017

Venerdì della VI settimana

dopo Pentecoste

 

 

·         Ufficio delle Letture

·         Lodi Mattutine

·         Ora Media

·         Vespri

·         Compieta

 

 

 

UFFICIO DELLE LETTURE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

INNO

1.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

 

Tu che l’arcana voce di Dio

unico Figlio proclama,

o contemplata gloria degli angeli,

sei la salvezza e il vigore del mondo.

 

Cibo, bevanda, senso alla fatica

tu sei, dolcezza alla quiete, Cristo;

ogni disgusto, ogni triste livore

dall’anima disperdi.

 

Lieto splendore che vinci le tenebre,

dall’odioso Nemico salvaci;

sciogli l’impaccio delle colpe e guidaci

alla dimora del cielo.

 

Al Padre, eterno Signore dei secoli,

all’Unigenito amato, allo Spirito

dal coro dei credenti

gioiosamente si levi il cantico. Amen.

 

2.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

 

L’alta tua fantasia

ha popolato, Signore, la terra,

con ordinata sapienza chiamando

e fiere e rettili e bestie del campo.

 

E, quasi te, sugli animali ignari

hai posto l’uomo, tua vivente immagine,

dell’universo coscienza e voce:

e così fu compiuto il sesto giorno.

 

La nostra nobiltà difendi, o Dio,

salva l’uomo dal male

che contamina il cuore

e i tuoi figli avvilisce.

 

La grazia accordi l’animo alla lode:

ogni groviglio di contesa sciogli,

prosperi nella pace il nostro giorno,

salvaci nella gioia.

 

A te leviamo, Padre, la supplica

per Gesù Cristo, tuo Figlio

che nello Spirito santo

regna con te nei secoli. Amen.

 

CANTICO DEI TRE GIOVANI                                                         Dn 3,52-56

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †

      e siedi sui cherubini *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Come era nel principio e ora e sempre

           nei secoli dei secoli, amen, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

SALMODIA

                                                         Salmo 77,1-39

I (1-16)    

 

Ant. 1 Diremo le lodi del Signore, la sua potenza * e le meraviglie che egli ha compiuto.

 

Popolo mio, porgi l'orecchio al mio insegnamento, *

      ascolta le parole della mia bocca.

Aprirò la mia bocca in parabole, *

      rievocherò gli arcani dei tempi antichi.

 

Ciò che abbiamo udito e conosciuto †

      e i nostri padri ci hanno raccontato, *

      non lo terremo nascosto ai loro figli;

 

diremo alla generazione futura †

      le lodi del Signore, la sua potenza *

      e le meraviglie che egli ha compiuto.

 

Ha stabilito una testimonianza in Giacobbe, *

      ha posto una legge in Israele:

 

ha comandato ai nostri padri

           di farle conoscere ai loro figli, †

      perché le sappia la generazione futura, *

      i figli che nasceranno.

 

Anch'essi sorgeranno a raccontarlo ai loro figli *

      perché ripongano in Dio la loro fiducia

e non dimentichino le opere di Dio, *

      ma osservino i suoi comandi.

 

Non siano come i loro padri, *

      generazione ribelle e ostinata,

generazione dal cuore incostante *

      e dallo spirito infedele a Dio.

 

I figli di Efraim, valenti tiratori d'arco, *

      voltarono le spalle nel giorno della lotta.

 

Non osservarono l'alleanza di Dio, *

      rifiutando di seguire la sua legge.

 

Dimenticarono le sue opere, *

      le meraviglie che aveva loro mostrato.

Aveva fatto prodigi davanti ai loro padri, *

      nel paese d'Egitto, nei campi di Tanis.

 

Divise il mare e li fece passare *

      e fermò le acque come un argine.

Li guidò con una nube di giorno *

      e tutta la notte con un bagliore di fuoco.

 

Spaccò le rocce nel deserto *

      e diede loro da bere come dal grande abisso.

Fece sgorgare ruscelli dalla rupe *

      e scorrere l'acqua a torrenti.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Diremo le lodi del Signore, la sua potenza * e le meraviglie che egli ha compiuto.

     

II (17-31)

 

Ant. 2 Al tuo popolo, Signore, hai dato il cibo degli angeli, * lo hai saziato con il pane del cielo preparato dai secoli eterni.

 

I nostri padri continuarono a peccare contro di lui, *

      a ribellarsi all'Altissimo nel deserto.

Nel loro cuore tentarono Dio, *

      chiedendo cibo per le loro brame;

 

mormorarono contro Dio *

      dicendo: «Potrà forse Dio

           preparare una mensa nel deserto?».

 

Ecco, egli percosse la rupe e ne scaturì acqua, *

      e strariparono torrenti.

«Potrà forse dare anche pane *

      o preparare carne al suo popolo?».

 

All'udirli il Signore ne fu adirato; †

      un fuoco divampò contro Giacobbe *

      e l'ira esplose contro Israele,

 

perché non ebbero fede in Dio *

      né speranza nella sua salvezza.

 

Comandò alle nubi dall'alto *

      e aprì le porte del cielo;

fece piovere su di essi la manna per cibo *

      e diede loro pane del cielo:

 

l'uomo mangiò il pane degli angeli, *

      diede loro cibo in abbondanza.

 

Scatenò nel cielo il vento d'oriente, *

      fece spirare l'australe con potenza;

su di essi fece piovere la carne come polvere *

      e gli uccelli come sabbia del mare;

 

caddero in mezzo ai loro accampamenti, *

      tutto intorno alle loro tende.

Mangiarono e furono ben sazi, *

      li soddisfece nel loro desiderio.

 

La loro avidità non era ancora saziata, *

      avevano ancora il cibo in bocca,

 

quando l'ira di Dio si alzò contro di essi, †

      facendo strage dei più vigorosi *

      e abbattendo i migliori d'Israele.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Al tuo popolo, Signore, hai dato il cibo degli angeli, * lo hai saziato con il pane del cielo preparato dai secoli eterni.

 

III (32-39)

 

Ant. 3 Il Signore pietoso * ci perdonò le colpe invece di distruggerci.

 

I nostri padri continuarono a peccare *

      e non credettero ai suoi prodigi.

Allora dissipò come un soffio i loro giorni *

      e i loro anni con strage repentina.

 

Quando li faceva perire, lo cercavano, *

      ritornavano e ancora si volgevano a Dio;

ricordavano che Dio è loro rupe, *

      e Dio, l'Altissimo, il loro salvatore;

 

lo lusingavano con la bocca *

      e gli mentivano con la lingua;

il loro cuore non era sincero con lui *

      e non erano fedeli alla sua alleanza.

 

Ed egli, pietoso, perdonava la colpa, *

      li perdonava invece di distruggerli.

 

Molte volte placò la sua ira *

      e trattenne il suo furore,

ricordando che essi sono carne, *

      un soffio che va e non ritorna.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Il Signore pietoso * ci perdonò le colpe invece di distruggerci.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

Tu sei benedetto, Signore.

Amen.

 

PRIMA LETTURA                                                                                                    1 Re 3,5-28

Dal primo libro dei Re.

 

In Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte e gli disse: «Chiedimi ciò che io devo concederti». Salomone disse: «Tu hai trattato il tuo servo Davide mio padre con grande benevolenza, perché egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te. Tu gli hai conservato questa grande benevolenza e gli hai dato un figlio che sedesse sul suo trono, come avviene oggi. Ora, Signore mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide mio padre. Ebbene io sono un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che ti sei scelto, popolo così numeroso che non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male, perché chi potrebbe governare questo tuo popolo così numeroso?». Al Signore piacque che Salomone avesse domandato la saggezza nel governare. Dio gli disse: «Perché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te né una lunga vita, né la ricchezza, né la morte dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento per ascoltare le cause, ecco faccio come tu hai detto. Ecco, ti concedo un cuore saggio e intelligente: come te non ci fu alcuno prima di te né sorgerà dopo di te. Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria come nessun re ebbe mai. Se poi camminerai nelle mie vie osservando i miei decreti e i miei comandi, come ha fatto Davide tuo padre, prolungherò anche la tua vita». Salomone si svegliò; ecco, era stato un sogno. Andò in Gerusalemme; davanti all'arca dell'alleanza del Signore offrì olocausti, compì sacrifici di comunione e diede un banchetto per tutti i suoi servi.

Un giorno andarono dal re due prostitute e si presentarono innanzi a lui. Una delle due disse: «Ascoltami, signore! Io e questa donna abitiamo nella stessa casa; io ho partorito mentre essa sola era in casa. Tre giorni dopo il mio parto, anche questa donna ha partorito; noi stiamo insieme e non c'è nessun estraneo in casa fuori di noi due. Il figlio di questa donna è morto durante la notte, perché essa gli si era coricata sopra. Essa si è alzata nel cuore della notte, ha preso il mio figlio dal mio fianco - la tua schiava dormiva - e se lo è messo in seno e sul mio seno ha messo il figlio morto. Al mattino mi sono alzata per allattare mio figlio, ma ecco, era morto. L'ho osservato bene; ecco, non era il figlio che avevo partorito io». L'altra donna disse: «Non è vero! Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto». E quella, al contrario, diceva: «Non è vero! Quello morto è tuo figlio, il mio è quello vivo». Discutevano così alla presenza del re. Egli disse: «Costei dice: Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto e quella dice: Non è vero! Tuo figlio è quello morto e il mio è quello vivo». Allora il re ordinò: «Prendetemi una spada!». Portarono una spada alla presenza del re. Quindi il re aggiunse: «Tagliate in due il figlio vivo e datene una metà all'una e una metà all'altra». La madre del bimbo vivo si rivolse al re, poiché le sue viscere si erano commosse per il suo figlio, e disse: «Signore, date a lei il bambino vivo; non uccidetelo affatto!». L'altra disse: «Non sia né mio né tuo; dividetelo in due!». Presa la parola, il re disse: «Date alla prima il bambino vivo; non uccidetelo. Quella è sua madre». Tutti gli Israeliti seppero della sentenza pronunziata dal re e concepirono rispetto per il re, perché avevano constatato che la saggezza di Dio era in lui per render giustizia.

 

RESPONSORIO                                                                                                             

Reggerà con giustizia il popolo

e i poveri con rettitudine.

      A lui tutti i re si prostreranno,

      lo serviranno tutte le nazioni.

 

La regina del sud venne dall’estremità della terra

per ascoltare la sapienza di Salomone;

ecco, ora qui c’è più di Salomone.

      A lui tutti i re si prostreranno,

      lo serviranno tutte le nazioni.

 

SECONDA LETTURA                                                                                         

Dalla «Lettera ai Corinzi» di san Clemente I, papa.

 

Consideriamo, o carissimi, come il Signore ci mostri continui esempi della risurrezione futura, della quale ci ha dato una primizia in Gesù Cristo, risuscitandolo dai morti.

Osserviamo la risurrezione che avviene nella legge del tempo. Il giorno e la notte ci fanno vedere la risurrezione. La notte si addormenta, il giorno risorge. Il giorno se ne va, la notte sopravviene.

Prendiamo come esempio i frutti. Il seme cos'è, e come si genera? Il seminatore è uscito e ha sparso sulla terra ciascuno dei semi. Questi, caduti per terra secchi e nudi, marciscono. Poi Dio grande e provvidente li fa risorgere dallo stesso disfacimento, e da un solo seme ne ricava molti, e li porta alla fruttificazione.

Le nostre anime stiano attaccate a lui con questa speranza, a lui che è fedele nella promessa e giusto nei giudizi. Colui che ha proibito di mentire, molto meno mentirà egli stesso. Niente infatti è impossibile a Dio, fuorché mentire. Facciamo dunque rivivere la nostra fede in lui e consideriamo come tutte le cose sono a lui congiunte.

Con una parola della sua maestà ha stabilito ogni cosa e con una sua parola può tutto distruggere. Chi potrebbe domandargli: Che hai fatto? O chi potrebbe opporsi alla potenza della sua forza? (cfr. Sap 12,12). Le sue opere egli le farà tutte quando vorrà e come vorrà, e nulla cadrà di quanto egli ha stabilito. Tutto gli sta davanti e nulla sfugge alla sua volontà. «I cieli narrano la gloria di Dio e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il messaggio, e la notte alla notte ne trasmette notizia. Non è linguaggio e non sono parole di cui non si oda il suono» (Sal 18,24).

Poiché dunque tutto è aperto ai suoi occhi e alle sue orecchie, rigettiamo ogni torbida fantasia ed evitiamo i sentieri del male per meritare il sostegno della sua misericordia di fronte al giudizio futuro. Dove infatti potremmo sfuggire dalla sua mano potente? Quale altro mondo potrebbe accogliere uno che è fuggiasco da lui? Dice infatti la Scrittura: Dove andrò e dove mi occulterò dalla tua presenza? Se salgo al cielo, là tu sei; se mi recherò alle estremità della terra, mi afferra la tua destra; se mi adagerò in fondo all'abisso, là è il tuo spirito (cfr. Sal 138,7-11).

Dove dunque ritirarsi, o dove fuggire da lui che tutto abbraccia?

Accostiamoci invece a lui nella santità dell'anima, leviamo a lui le mani pure e senza macchia, amiamo il nostro Padre, buono e misericordioso, che ha fatto di noi la sua eredità.

 

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)

Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *

      e pace in terra agli uomini di buona volontà.

 

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *

      ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.

Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *

      Signore Dio, Re del cielo.

 

Dio Padre onnipotente, *

      Gesù Cristo e Spirito Santo.

 

Signore Dio, *

      Figlio del Padre.

 

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *

      accogli la nostra supplica.

 

Tu che siedi alla destra del Padre, *

      abbi pietà di noi.

 

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *

      Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.

Liberaci dai nemici *

      e dalle tentazioni.

 

Perché tu solo il santo,

      tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *

      nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

 

Ogni giorno ti benediciamo, *

      e lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *

      di custodirci senza peccato.

 

Benedetto sei tu, Signore; *

      mostrami il tuo volere.

Vedi la mia miseria e la mia pena *

      e perdona tutti i miei peccati.

 

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *

      la lode al nostro Dio.

Possa io vivere per lodarti: *

      mi aiutino i tuoi giudizi.

 

Come pecora smarrita vado errando; *

      cerca il tuo servo

      perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

 

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †

      perché siamo troppo infelici: *

      aiutaci, Dio, nostra salvezza.

 

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

 

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

 

ORAZIONE

Fa’ che ti serviamo, o Dio, con animo libero e ti amiamo nei nostri fratelli con cuore sincero e fedele. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

 

LODI MATTUTINE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

CANTICO DI ZACCARIA

                                                              Cantico                                      Lc 1,68-79

 

Ant. Tu che hai dato misericordia ai nostri padri, * ricordati della tua santa alleanza.

 

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *

      perché ha visitato e redento il suo popolo,

 

e ha suscitato per noi una salvezza potente *

      nella casa di Davide, suo servo,

 

come aveva promesso *

      per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

 

salvezza dai nostri nemici, *

      e dalle mani di quanti ci odiano.

 

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *

      e si è ricordato della sua santa alleanza,

 

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *

      di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

 

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *

      al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

 

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *

      perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

 

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *

      nella remissione dei suoi peccati,

 

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *

      per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

 

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *

      e nell'ombra della morte

 

e dirigere i nostri passi *

      sulla via della pace».

 

Gloria.

 

Ant. Tu che hai dato misericordia ai nostri padri, * ricordati della tua santa alleanza.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

PRIMA ORAZIONE

Preghiamo.      (pausa di preghiera silenziosa)

Dio onnipotente ed eterno, che dirigi la storia degli uomini e aspetti la loro conversione con pazienza instancabile, dimentica pietoso le colpe e ascolta benevolmente la nostra invocazione mattutina. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

SALMODIA

                                                              Cantico              Tb 13,10-13.15.16b-17a.18

Ant. 1 Di splendida luce brillerai, Gerusalemme, davanti al tuo Dio; * a te verranno le genti portando doni al Signore.

 

Tutti parlino del Signore *

e diano lode a lui in Gerusalemme.

 

Gerusalemme, città santa, †

ti ha castigata per le opere dei tuoi figli, *

e avrà ancora pietà per i figli dei giusti.

 

Da’ lode degnamente al Signore *

e benedici il re dei secoli;

 

egli ricostruirà in te il suo tempio con gioia, *

per allietare in te tutti i deportati,

per far contenti in te tutti gli sventurati, *

per tutte le generazioni dei secoli.

 

Come luce splendida brillerai

sino ai confini della terra; *

      nazioni numerose verranno a te da lontano;

 

gli abitanti di tutti i confini della terra †

verranno verso la dimora del tuo santo nome, *

portando in mano i doni per il re del cielo.

 

Generazioni e generazioni

esprimeranno in te l'esultanza *

e il nome della città eletta durerà nei secoli.

 

Sorgi ed esulta per i figli dei giusti, †

      tutti presso di te si raduneranno *

      e benediranno il Signore dei secoli.

 

Beati coloro che ti amano, *

beati coloro che gioiscono per la tua pace.

 

Anima mia, benedici il Signore, il gran sovrano, †

Gerusalemme sarà ricostruita *

come città della sua residenza per sempre.

 

Le porte di Gerusalemme

risuoneranno di canti di esultanza, *

      e in tutte le sue case canteranno: «Alleluia!

 

Benedetto il Dio d'Israele †

e benedetti coloro che benedicono

           il suo santo nome *

      nei secoli e per sempre!».

 

Gloria.

 

Ant. 1 Di splendida luce brillerai, Gerusalemme, davanti al tuo Dio; * a te verranno le genti portando doni al Signore.

 

Salmi Laudativi

 

Ant. 2 Gerusalemme, glorifica il Signore * che ha benedetto i tuoi figli.

                                                                                                                      Sal 147

Glorifica il Signore, Gerusalemme, *

loda, Sion, il tuo Dio.

Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, *

in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

 

Egli ha messo pace nei tuoi confini *

e ti sazia con fior di frumento.

Manda sulla terra la sua parola, *

il suo messaggio corre veloce.

 

Fa scendere la neve come lana, *

come polvere sparge la brina.

Getta come briciole la grandine, *

di fronte al suo gelo chi resiste?

 

Manda una sua parola ed ecco si scioglie, *

fa soffiare il vento e scorrono le acque.

Annunzia a Giacobbe la sua parola, *

le sue leggi e i suoi decreti a Israele.

 

Così non ha fatto con nessun altro popolo, *

non ha manifestato ad altri i suoi precetti.

 

                                                                                                                      Sal 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *

      voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi *

      e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Gerusalemme, glorifica il Signore * che ha benedetto i tuoi figli.

 

                                                         Salmo diretto                                        Sal 50

Pietà di me, o Dio,

secondo la tua misericordia; *

nel tuo grande amore cancella il mio peccato.

 

Lavami da tutte le mie colpe, *

mondami dal mio peccato.

Riconosco la mia colpa, *

il mio peccato mi sta sempre dinanzi.

 

Contro di te, contro te solo ho peccato, *

quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto;

perciò sei giusto quando parli, *

retto nel tuo giudizio.

 

Ecco, nella colpa sono stato generato, *

nel peccato mi ha concepito mia madre.

Ma tu vuoi la sincerità del cuore *

e nell’intimo m’insegni la sapienza.

 

Purificami con issopo e sarò mondato; *

lavami e sarò più bianco della neve.

Fammi sentire gioia e letizia, *

esulteranno le ossa che hai spezzato.

 

Distogli lo sguardo dai miei peccati, *

cancella tutte le mie colpe.

Crea in me, o Dio, un cuore puro, *

rinnova in me uno spirito saldo.

 

Non respingermi dalla tua presenza *

e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia di essere salvato, *

sostieni in me un animo generoso.

 

Insegnerò agli erranti le tue vie *

e i peccatori a te ritorneranno.

Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *

la mia lingua esalterà la tua giustizia.

 

Signore, apri le mie labbra *

e la mia bocca proclami la tua lode;

poiché non gradisci il sacrificio *

e, se offro olocausti, non li accetti.

 

Uno spirito contrito *

è sacrificio a Dio,

un cuore affranto e umiliato, *

tu, o Dio, non disprezzi.

 

Nel tuo amore fa' grazia a Sion, *

      rialza le mura di Gerusalemme.

 

Allora gradirai i sacrifici prescritti, *

l’olocausto e l’intera oblazione,

allora immoleranno vittime *

sopra il tuo altare.

 

Gloria.

 

SECONDA ORAZIONE

Abbi pietà, o Dio, dei tuoi figli colpevoli e donaci un cuore contrito; così, fiduciosi e risoluti, cammineremo verso la vera patria. Per Cristo nostro Signore.

 

INNO

Tu che del cielo sei l’eterna gloria

e della terra l’unica speranza,

o Verbo splendente del Padre,

o bellissimo Figlio della Vergine,

 

stendi la mano tua pietosa e svegliaci

dal pigro torpore del sonno;

a dire le tue lodi

snebbia le nostre menti.

 

La scintillante stella del mattino,

messaggera del giorno,

il buio notturno dirada,

e noi cantiamo alla tua santa luce.

 

Nella notte del mondo

il tuo volto ci illumini

e ci serbi illibati

fino all’ultima sera.

 

Gesù Signore, a te si canti gloria,

a te che regni splendido

col Padre e con lo Spirito

nella distesa dei secoli. Amen.

 

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE

A Cristo Signore, che si è umiliato per noi fino alla morte di croce ed è stato esaltato nella gloria della potenza di Dio, eleviamo le nostre invocazioni.

 

Gesù, servo di Dio, che non spezzi la canna incrinata, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Uomo dei dolori, che hai conosciuto il patire, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu, che hai presentato il dorso ai flagellatori, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu, che non hai sottratto la faccia agli insulti, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu che sei stato trafitto per i nostri delitti, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Gesù, servo di Dio, che hai visto la luce dopo il tuo tormento, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci esaudisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

ORA MEDIA

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

 

Terza

 

Tu che invocato ti effondi,

con il Padre e col Figlio unico Dio,

o Spirito, discendi

senza indugio nei cuori.

 

Gli affetti, i pensieri, la voce

cantino la tua lode;

la tua fiamma divampi

e gli uomini accenda d’amore.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli. Amen.

 

Sesta

 

O Dio glorioso, altissimo sovrano,

che i tempi diversi alternando,

orni di dolce chiarità il mattino

e l’infocato meriggio avvampi,

 

placa la furia delle discordie,

spegni il funesto ardore dell’odio,

dona alle membra sanità e vigore,

agli animi dona la pace.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

Nona

 

Perpetuo vigore degli esseri,

che eterno e immutabile stai

e la vicenda regoli del giorno

nell’inesausto gioco della luce,

 

la nostra sera irradia

del tuo vitale splendore;

premia la morte dei giusti

col giorno che non tramonta.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

SALMODIA

Salmo 118,161-168 XXI (Sin)

 

Ant. 1 Io custodisco, Signore, i tuoi insegnamenti * e li amo sopra ogni cosa.

 

I potenti mi perseguitano senza motivo, *

      ma il mio cuore teme le tue parole.

Io gioisco per la tua promessa, *

      come uno che trova grande tesoro.

 

Odio il falso e lo detesto, *

      amo la tua legge.

Sette volte al giorno io ti lodo *

      per le sentenze della tua giustizia.

 

Grande pace per chi ama la tua legge, *

      nel suo cammino non trova inciampo.

Aspetto da te la salvezza, Signore, *

      e obbedisco ai tuoi comandi.

 

Io custodisco i tuoi insegnamenti *

      e li amo sopra ogni cosa.

Osservo i tuoi decreti e i tuoi insegnamenti: *

      davanti a te sono tutte le mie vie.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Io custodisco, Signore, i tuoi insegnamenti * e li amo sopra ogni cosa.

 

Salmo 132

 

Ant. 2 Quanto è buona e soave la lode del Signore!

 

Ecco quanto è buono e quanto è soave *

      che i fratelli vivano insieme!

 

È come olio profumato sul capo, †

      che scende sulla barba, sulla barba di Aronne, *

      che scende sull’orlo della sua veste.

 

È come rugiada dell’Ermon, *

      che scende sui monti di Sion.

 

Là il Signore dona la benedizione *

e la vita per sempre.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Quanto è buona e soave la lode del Signore!

 

Salmo 139,1-9.13-14

 

Ant. 3 Proteggimi, Signore, dalle mani degli empi, * salvami dai violenti.

 

Salvami, Signore, dal malvagio, *

      proteggimi dall’uomo violento,

da quelli che tramano sventure nel cuore *

e ogni giorno scatenano guerre.

 

Aguzzano la lingua come serpenti; *

      veleno d’aspide è sotto le loro labbra.

 

Proteggimi, Signore, dalle mani degli empi, †

      salvami dall’uomo violento: *

      essi tramano per farmi cadere.

 

I superbi mi tendono lacci †

e stendono funi come una rete, *

pongono agguati sul mio cammino.

 

Io dico al Signore: «Tu sei il mio Dio; *

ascolta, Signore, la voce della mia preghiera».

 

Signore, mio Dio, forza della mia salvezza, *

proteggi il mio capo nel giorno della lotta.

 

Signore, non soddisfare i desideri degli empi, *

non favorire le loro trame.

So che il Signore difende la causa dei miseri, *

il diritto dei poveri.

 

Sì, i giusti loderanno il tuo nome, *

      i retti abiteranno alla tua presenza.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Proteggimi, Signore, dalle mani degli empi, * salvami dai violenti.

 

Alle altre Ore salmodia complementare

 

Terza

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Ef 3,16-17

Fratelli, Dio Padre vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati dal suo Spirito nell’uomo interiore. Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così siate radicati e fondati nella carità.

 

Amate il Signore, voi tutti suoi santi.

Amate il Signore, voi tutti suoi santi, * voi tutti che sperate nel Signore.

 

Siate forti, riprendete coraggio.

Voi tutti che sperate nel Signore.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Amate il Signore, voi tutti suoi santi, * voi tutti che sperate nel Signore.

 

ORAZIONE

Il prodigio di Pentecoste ci rinnovi nell’intimo, Padre, e l’effusione della tua grazia ci consenta di rivelare al mondo la carità del vangelo. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Sesta

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Rm 8,1-2

Fratelli, non c’è più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Poiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte.

 

Riscattami, Signore.

Riscattami, Signore, * e abbi misericordia.

 

Non travolgermi insieme ai peccatori.

E abbi misericordia.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Riscattami, Signore, * e abbi misericordia.

 

ORAZIONE

Dio di misericordia e d’amore, che ci sostieni con la tua potenza in questa fuggevole vita, allontana dagli animi ansia, timore, pena; conforta la nostra stanchezza e donaci di perseverare nella fedeltà alla tua parola. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Nona

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Ef 2,13-14a

Fratelli, ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace.

 

Ho annunziato, Signore, la tua giustizia.

Ho annunziato, Signore, la tua giustizia * nella grande assemblea.

 

La tua fedeltà e la tua salvezza ho proclamato.

Nella grande assemblea.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Ho annunziato, Signore, la tua giustizia * nella grande assemblea.

 

ORAZIONE

Accoglici, Padre, nell’abbraccio del tuo perdono; ora che l’immolazione del Figlio tuo crocifisso ti ha reso a noi propizio, portaci all’intimità della tua casa nella gloria del Signore risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

S. Maria Maddalena

MEMORIA 

 

VESPRI

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

 

oppure

 

Signore ascolta la nostra preghiera

E il nostro grido giunga fino a te

 

RITO DELLA LUCE

Luce nuova rifulge

sul popolo redento.

      Questo è giorno di gioia,

      di gloria e di trionfo.

 

Nella città di Dio

grande è la festa.

      Questo è giorno di gioia,

      di gloria e di trionfo.

 

Luce nuova rifulge

sul popolo redento.

      Questo è giorno di gioia,

      di gloria e di trionfo.

 

INNO

Tu che di Cristo fino alla croce

condividesti la pena,

prima il Risorto vedesti

e prima lo annunziasti.

 

E’ l’alba radiosa di Pasqua,

avanti a tutte al sepolcro

corri pietosa il benedetto corpo

di profumi a cospargere.

 

Vuota è la tomba, cocenti le lacrime,

ma il giardiniere ignoto

d’impreveduta gioia ti inebria

con la sua cara voce.

 

O soavissimo fiore di Magdala,

sbocciato al Sole vero degli animi,

o cuore bruciante d’amore,

riscalda i nostri cuori!

 

Lode si canti al Padre,

lode al Signore che vive,

lode allo Spirito santo

negli infiniti secoli. Amen.

 

NOTIZIA DELLA SANTA

Maria, nativa forse di Magdala, piccolo paese sul lago di Genezaret, seguì Gesù durante la vita pubblica, dopo che egli l’aveva liberata dall’oppressione demoniaca. Fu una delle donne, ricordate nel vangelo, che aiutavano con le loro ricchezze la comunità apostolica radunata attorno al Signore. La sua fedeltà la condusse fino ai piedi della croce, testimone del sacrificio di Cristo. Recatasi subito dopo il grande sabato a onorare coi profumi il corpo del Salvatore, pianse di tristezza davanti al sepolcro vuoto. Ma ebbe la gioia di essere la prima a vedere Gesù tornato alla vita e di farsi per prima annunciatrice della vittoria pasquale.

 

SALMODIA

Salmo 66

 

Ant. 1 Alleluia. Non piangere, Maria, alleluia: * il Signore è risorto. Alleluia, alleluia.

 

Dio abbia pietà di noi e ci benedica, *

su di noi faccia splendere il suo volto;

perché si conosca sulla terra la tua via, *

fra tutte le genti la tua salvezza.

 

Ti lodino i popoli, Dio, *

ti lodino i popoli tutti.

 

Esultino le genti e si rallegrino, †

perché giudichi i popoli con giustizia, *

governi le nazioni sulla terra.

 

Ti lodino i popoli, Dio, *

ti lodino i popoli tutti.

 

La terra ha dato il suo frutto. *

Ci benedica Dio, il nostro Dio,

ci benedica Dio *

e lo temano tutti i confini della terra.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Alleluia. Non piangere, Maria, alleluia: * il Signore è risorto. Alleluia, alleluia.

 

Salmo 31

 

Ant. 2 «Non sono venuto a chiamare i giusti, * ma i peccatori perché si convertano».

 

Beato l’uomo a cui è rimessa la colpa, *

e perdonato il peccato.

Beato l’uomo a cui Dio non imputa alcun male *

e nel cui spirito non è inganno.

 

Tacevo e si logoravano le mie ossa, *

mentre gemevo tutto il giorno.

Giorno e notte pesava su di me la tua mano, *

come per arsura d’estate inaridiva il mio vigore.

 

Ti ho manifestato il mio peccato, *

non ho tenuto nascosto il mio errore.

Ho detto: «Confesserò al Signore le mie colpe» *

e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.

 

Per questo ti prega ogni fedele *

nel tempo dell’angoscia.

Quando irromperanno grandi acque *

non lo potranno raggiungere.

 

Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo, *

mi circondi di esultanza per la salvezza.

 

Ti farò saggio, t’indicherò la via da seguire; *

con gli occhi su di te, ti darò consiglio.

 

Non siate come il cavallo e come il mulo

privi d’intelligenza; †

si piega la loro fierezza con morso e briglie, *

se no, a te non si avvicinano.

 

Molti saranno i dolori dell’empio, *

ma la grazia circonda chi confida nel Signore.

Gioite nel Signore ed esultate, giusti, *

giubilate, voi tutti, retti di cuore.

 

Gloria.

 

Ant. 2 «Non sono venuto a chiamare i giusti, * ma i peccatori perché si convertano».

 

PRIMA ORAZIONE

O Dio di sorprendente misericordia, che facesti di Maria di Magdala la prima messaggera della gioia pasquale, concedi anche a noi, pur così fragili e incerti, di annunziare al mondo, a suo esempio, la vittoria sul peccato e sulla morte. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CANTICO DELLA BEATA VERGINE

                                                              Cantico                                      Lc 1,46-55

 

Ant. Maria stava in lacrime vicino al sepolcro, * quando vide un angelo in bianche vesti e il sudario che era stato posto sul capo del Signore. Alleluia.

 

L'anima mia magnifica il Signore *

      e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

      D'ora in poi tutte le generazioni

           mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

      e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

      si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

      ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

      ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

      ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

      ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

      ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria.

 

L’anima mia *

      magnifica il Signore.

 

Ant. Maria stava in lacrime vicino al sepolcro, * quando vide un angelo in bianche vesti e il sudario che era stato posto sul capo del Signore. Alleluia.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

SECONDA ORAZIONE

Ci aiutino, o Padre, gli esempi e la preghiera di santa Maria Maddalena, che, liberata dal potere dei demoni, servì con totale dedizione il suo Salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO

Dalla croce zampilla l’acqua della salvezza:

chi si immerge in quest’onda non incontra la morte.

Chi è sepolto con Cristo,

con lui nasce alla vita.

 

Si dissolve ogni colpa, ogni male guarisce,

sulla terra viziata l’innocenza ritorna.

Chi è sepolto con Cristo,

con lui nasce alla vita.

 

Orazione

O Dio, nostro padre, donaci di accogliere con cuore docile e puro la parola di vita che ci rigenera come tuoi figli, perché diventiamo instancabili operatori della verità e portiamo frutti abbondanti di amore fraterno. Per Cristo nostro Signore.

 

INTERCESSIONI

Rivolgiamo a Dio la nostra supplica per mezzo di Cristo, che è glorificato nei suoi santi:

Rendici santi, Signore, perché tu sei santo.

 

Tu che eleggi la debolezza per confondere la forza del mondo,

-       aiutaci a stimare e ad amare gli umili e i poveri.

 

Tu che hai effuso il tuo Spirito su santa Maria Maddalena,

-       rendi i cristiani attenti alle necessità di tutti gli uomini.

 

Ascolta le preghiere delle tue serve che tutte a Cristo si sono donate,

-       fa’ che richiamino sempre al mondo la tua presenza di salvezza.

 

Le tue sante sono state di esempio a tutta la Chiesa,

-       le madri di famiglia guardino sempre al loro modello di vita.

 

Ricordati di tutti quelli che oggi hanno chiuso gli occhi alla luce terrena,

-       ammettili con gli angeli e i santi nella tua casa.

 

Chiamati a vivere in Cristo, apriamo il nostro cuore al Padre, dicendo:

Padre Nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci custodisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

COMPIETA

 

Convertici, Dio, nostra salvezza.

E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

Divina luce, Cristo,

stella che splendi sulla nostra sera,

ai servi che ti invocano

dona l’eterna vita.

 

Noi ti preghiamo e al sonno

ci abbandoniamo sereni:

se tu pietoso vigili,

senza affanno è il riposo.

 

Torbido sogno non ci inquieta

né ci inganna il Nemico,

se tu nella notte difendi

i cuori incontaminati.

 

Guardaci dal tuo trono,

sventa ogni perfida insidia,

proteggi i poveri che hai redento

a prezzo del tuo sangue.

 

A tua immagine ci hai creati

nel corpo e nello spirito:

nella tenebra orrenda

veglia sull’opera tua.

 

Al Padre eleviamo la lode,

all’unico suo Figlio,

allo Spirito Santo,

ora e per sempre. Amen.

 

SALMODIA

Salmo 87

 

Ant. Tutto il giorno a te grido, Signore

 

Signore, Dio della mia salvezza, *

      davanti a te grido giorno e notte.

Giunga fino a te la mia preghiera, *

      tendi l'orecchio al mio lamento.

 

Io sono colmo di sventure, *

      la mia vita è vicina alla tomba.

Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, *

      sono come un uomo ormai privo di forza.

 

È tra i morti il mio giaciglio, *

      sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,

dei quali tu non conservi il ricordo *

      e che la tua mano ha abbandonato.

 

Mi hai gettato nella fossa profonda, *

      nelle tenebre e nell'ombra di morte.

Pesa su di me il tuo sdegno *

      e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.

 

Hai allontanato da me i miei compagni, *

      mi hai reso per loro un orrore.

Sono prigioniero senza scampo; *

      si consumano i miei occhi nel patire.

 

Tutto il giorno ti chiamo, Signore, *

      verso di te protendo le mie mani.

Compi forse prodigi per i morti? *

      O sorgono le ombre a darti lode?

 

Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, *

      la tua fedeltà negli inferi?

Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, *

      la tua giustizia nel paese dell'oblio?

 

Ma io a te, Signore, grido aiuto, *

      e al mattino giunge a te la mia preghiera.

Perché, Signore, mi respingi, *

      perché mi nascondi il tuo volto?

 

Sono infelice e morente dall'infanzia, *

      sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.

Sopra di me è passata la tua ira, *

      i tuoi spaventi mi hanno annientato,

 

mi circondano come acqua tutto il giorno, *

      tutti insieme mi avvolgono.

Hai allontanato da me amici e conoscenti, *

      mi sono compagne solo le tenebre.

 

Gloria.

 

Ant. Tutto il giorno a te grido, Signore

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Ger 14,9

Tu sei  in mezzo a noi, Signore, e noi siamo chiamati con il tuo nome: non abbandonarci, Signore Dio nostro.

 

Pietà di me, o Dio.

      Pietà di me, o Dio, * in te mi rifugio.

 

Mi riparo all’ombra delle tue ali.

      In te mi rifugio.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      Pietà di me, o Dio, * in te mi rifugio.

 

CANTICO DI SIMEONE                                                                                       

                                                              Cantico                                      Lc 2,19-32

 

Ant. A Simeone era stato preannunziato dallo Spirito Santo * che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.

 

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *

      vada in pace secondo la tua parola;

 

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *

      preparata da te davanti a tutti i popoli,

 

luce per illuminare le genti *

      e gloria del tuo popolo Israele.

 

Gloria.

 

Ant. A Simeone era stato preannunziato dallo Spirito Santo * che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.

 

ORAZIONE

Donaci, o Padre, di essere uniti nella fede alla morte e alla sepoltura del Figlio tuo, per risorgere alla vita nuova con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA

Inviolato fiore, purissima Vergine,

porta lucente del cielo,

Madre di Cristo amata, Signore piissima,

odi quest’inno di lode.

Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:

così t’implorano i cuori.

Per la tua dolce supplica a noi colpevoli

scenda il perdono di Dio.

Vergine tutta santa, Regina bellissima,

inviolato fiore.

 

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

 

CONCLUSIONE

Dormiamo in pace.

Vigiliamo in Cristo.