Sabato 22 Luglio 2017

S. Maria Maddalena

MEMORIA

 

 

·         Ufficio delle Letture

·         Lodi Mattutine

·         Ora Media

·         Vespri

·         Compieta

 

 

 

UFFICIO DELLE LETTURE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

INNO

1.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

 

Il gallo annunzia il giorno,

chiama la nuova luce:

il Signore dei cuori

in questo caso ci dèsta alla vita,

 

e dice: «Su! Scotete ogni torpore,

ogni pigrizia fugga,

in opere vegliate di giustizia:

vicino è il mio ritorno».

 

Quando l’alba rosseggia ad oriente,

intenti alla fatica

trovi i tuoi servi e ravvivi

la luminosa speranza.

 

O Figlio, nato prima d’ogni aurora,

col tuo vitale chiarore disperdi

l’ottenebrane sonno dello spirito;

la tua pietà ci sciolga da ogni male.

 

O Re d’amore, gloria

a te cantiamo e al Padre,

nell’unità del Paraclito

per la distesa dei secoli. Amen.

 

2.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

 

O misteriosa fonte dell’essere

che le bellezze del mondo hai creato

e hai dato fine all’opera

nella quiete del settimo giorno,

 

a te i solerti figli

pur nel riposo anelino

e nella vita innocente contemplino

la serena letizia del tuo volto.

 

O, se ingrati peccammo,

amaro pianto lavi il nostro errore,

sì che non ci impauri, o Dio pietoso,

l’ora del tuo giudizio.

 

Accogli, Padre, la nostra preghiera

per Gesù Cristo che regna

con te e con lo Spirito santo

negli infiniti secoli. Amen.

 

CANTICO DEI TRE GIOVANI                                                         Dn 3,52-56

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †

      e siedi sui cherubini *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Come era nel principio e ora e sempre

           nei secoli dei secoli, amen, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

SALMODIA

                                                              Cantico                      Es 15,1-4a.8-13.17-18

 

Ant. 1 Il Signore ha gettato in mare cavallo e cavaliere, * ha liberato Israele suo popolo dal giogo della schiavitù.

 

«Voglio cantare in onore del Signore: †

      perché ha mirabilmente trionfato, *

      ha gettato in mare cavallo e cavaliere.

 

Mia forza e mio canto è il Signore, *

      egli mi ha salvato.

È il mio Dio e lo voglio lodare, *

      è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare!

 

Dio è prode in guerra, *

      si chiama Signore.

I carri del faraone e il suo esercito *

      li ha gettati in mare.

 

Al soffio della tua ira si accumularono le acque, †

      si alzarono le onde come un argine, *

      si rappresero gli abissi in fondo al mare.

 

Il nemico aveva detto: «Inseguirò, raggiungerò, †

      spartirò il bottino, se ne sazierà la mia brama; *

      sfodererò la spada, li conquisterà la mia mano!»

 

Soffiasti con il tuo alito: li coprì il mare, *

      sprofondarono come piombo in acque profonde.

 

Chi è come te fra gli dèi *

      Chi è come te, maestoso in santità, Signore?

Chi è come te, tremendo nelle imprese, *

      operatore di prodigi?

 

Stendesti la destra: *

      li inghiottì la terra.

Guidasti con il tuo favore

           questo popolo che hai riscattato, *

      lo conducesti con forza alla tua santa dimora.

 

Lo fai entrare *

      e lo pianti sul monte della tua promessa,

luogo che per tua sede, Signore, hai preparato, *

      santuario che le tue mani, Signore, hanno fondato.

 

Il Signore regna *

      in eterno e per sempre!

 

Gloria.

 

Ant. 1 Il Signore ha gettato in mare cavallo e cavaliere, * ha liberato Israele suo popolo dal giogo della schiavitù.

     

Salmo 77,40-72

IV (40-55)

 

Ant. 2 Dio fece dimorare nelle loro tende * le tribù di Israele.

 

Quante volte si ribellarono a lui nel deserto, *

      lo contristarono in quelle solitudini!

Sempre di nuovo tentavano Dio, *

      esasperavano il Santo di Israele.

 

Non si ricordavano più della sua mano, *

      del giorno che li aveva liberati dall'oppressore,

quando operò in Egitto i suoi prodigi, *

      i suoi portenti nei campi di Tanis.

 

Egli mutò in sangue i loro fiumi *

      e i loro ruscelli, perché non bevessero.

Mandò tafàni a divorarli *

      e rane a molestarli.

 

Diede ai bruchi il loro raccolto, *

      alle locuste la loro fatica.

Distrusse con la grandine le loro vigne, *

      i loro sicomori con la brina.

 

Consegnò alla grandine il loro bestiame, *

      ai fulmini i loro greggi.

 

Scatenò contro di essi la sua ira ardente, †

      la collera, lo sdegno, la tribolazione, *

      e inviò messaggeri di sventure.

 

Diede sfogo alla sua ira: †

      non li risparmiò dalla morte *

      e diede in preda alla peste la loro vita.

 

Colpì ogni primogenito in Egitto, *

      nelle tende di Cam la primizia del loro vigore.

 

Fece partire come gregge il suo popolo *

      e li guidò come branchi nel deserto.

 

Li condusse sicuri e senza paura *

      e i loro nemici li sommerse il mare.

 

Li fece salire al suo luogo santo, *

      al monte conquistato dalla sua destra.

 

Scacciò davanti a loro i popoli *

      e sulla loro eredità gettò la sorte,

facendo dimorare nelle loro tende *

      le tribù di Israele.

     

Gloria.

 

Ant. 2 Dio fece dimorare nelle loro tende * le tribù di Israele.

 

V (56-72)

 

Ant. 3 Egli scelse Davide suo servo * per pascere Israele sua eredità.

 

Ma ancora lo tentarono, †

      si ribellarono a Dio, l'Altissimo, *

      non obbedirono ai suoi comandi.

 

Sviati, lo tradirono come i loro padri, *

      fallirono come un arco allentato.

Lo provocarono con le loro alture *

      e con i loro idoli lo resero geloso.

 

Dio, all'udire, ne fu irritato *

      e respinse duramente Israele.

Abbandonò la dimora di Silo, *

      la tenda che abitava tra gli uomini.

 

Consegnò in schiavitù la sua forza, *

      la sua gloria in potere del nemico.

Diede il suo popolo in preda alla spada *

      e contro la sua eredità si accese d'ira.

 

Il fuoco divorò il fiore dei suoi giovani, *

      le sue vergini non ebbero canti nuziali.

I suoi sacerdoti caddero di spada *

      e le loro vedove non fecero lamento.

 

Ma poi il Signore si destò come da un sonno, *

      come un prode assopito dal vino.

Colpì alle spalle i suoi nemici, *

      inflisse loro una vergogna eterna.

 

Ripudiò le tende di Giuseppe, *

      non scelse la tribù di Efraim;

ma elesse la tribù di Giuda, *

      il monte Sion che egli ama.

 

Costruì il suo tempio alto come il cielo *

      e come la terra stabile per sempre.

Egli scelse Davide suo servo *

      e lo trasse dagli ovili delle pecore.

 

Lo chiamò dal seguito delle pecore madri †

      per pascere Giacobbe suo popolo, *

      la sua eredità Israele.

 

Fu per loro pastore dal cuore integro *

      e li guidò con mano sapiente.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Egli scelse Davide suo servo * per pascere Israele sua eredità.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

Tu sei benedetto, Signore.

Amen.

 

PRIMA LETTURA                                                                                                    1 Re 8,1-21

Dal primo libro dei Re.

 

Salomone convocò in assemblea a Gerusalemme gli anziani di Israele, tutti i capitribù, i principi dei casati degli Israeliti, per trasportare l'arca dell'alleanza del Signore dalla città di Davide, cioè da Sion. Tutto Israele si radunò presso il re Salomone per la festa, nel mese di Etanim, cioè il settimo mese. Presenti tutti gli anziani di Israele, l'arca del Signore fu sollevata e i sacerdoti e i leviti la trasportarono con la tenda del convegno e con tutti gli arredi sacri che erano nella tenda. Il re Salomone e tutta la comunità di Israele, convenuta presso di lui, immolavano davanti all'arca pecore e buoi che non si contavano né si calcolavano. I sacerdoti introdussero l'arca dell'alleanza del Signore al suo posto nella cella del tempio, cioè nel Santo dei santi, sotto le ali dei cherubini. Difatti i cherubini stendevano le ali sopra l'arca; essi coprivano l'arca e le sue stanghe dall'alto. Le stanghe erano più lunghe, per questo le loro punte si vedevano dal Santo di fronte alla cella, ma non si vedevano di fuori; tali cose ci sono fino ad oggi. Nell'arca non c'era nulla se non le due tavole di pietra, che vi aveva deposte Mosè sull'Oreb, cioè le tavole dell'alleanza conclusa dal Signore con gli Israeliti quando uscirono dal paese d'Egitto.

Appena i sacerdoti furono usciti dal santuario, la nuvola riempì il tempio e i sacerdoti non poterono rimanervi per compiere il servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore riempiva il tempio. Allora Salomone disse:

«Il Signore ha deciso di abitare sulla nube.

Io ti ho costruito una casa potente,

un luogo per la tua dimora perenne».

Il re si voltò e benedisse tutta l'assemblea di Israele, mentre tutti i presenti stavano in piedi. Salomone disse: «Benedetto il Signore, Dio di Israele, che ha adempiuto con potenza quanto aveva promesso con la sua bocca a Davide mio padre: Da quando ho fatto uscire Israele mio popolo dall'Egitto, io non mi sono scelto una città fra tutte le tribù di Israele perché mi si costruisse una casa, ove abitasse il mio nome; ora mi sono scelto Gerusalemme perché vi dimori il mio nome e mi sono scelto Davide perché sia capo del popolo di Israele. Davide mio padre aveva deciso di costruire un tempio al nome del Signore, Dio di Israele, ma il Signore gli disse: Tu hai pensato di edificare un tempio al mio nome; hai fatto bene a formulare tale progetto. Non tu costruirai il tempio, ma il figlio che uscirà dai tuoi fianchi, lui costruirà un tempio al mio nome. Il Signore ha attuato la parola che aveva pronunziata; io ho preso il posto di Davide mio padre, mi sono seduto sul trono di Israele, come aveva preannunziato il Signore, e ho costruito il tempio al nome del Signore, Dio di Israele. In esso ho fissato un posto per l'arca, dove c'è l'alleanza che il Signore aveva conclusa con i nostri padri quando li fece uscire dal paese di Egitto».

 

RESPONSORIO                                                                                                             

«Hanno portato via il mio Signore

e non so dove l’hanno posto».

      «Non piangere, Maria:

      il Signore è risorto». Alleluia, alleluia.

 

In lacrime Maria viene a vedere il sepolcro,

e un angelo le dice:

      «Non piangere, Maria:

      il Signore è risorto». Alleluia, alleluia.

 

SECONDA LETTURA                                                                                         

Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno, papa.

 

Maria Maddalena, venuta al sepolcro, e non trovandovi il corpo del Signore, pensò che fosse stato portato via e riferì la cosa ai discepoli. Essi vennero a vedere, e si persuasero che le cose stavano proprio come la donna aveva detto. Di loro si afferma subito: «I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa»; poi si soggiunse: «Maria invece stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva» (Gv 20, 10-11).

In questo fatto dobbiamo considerare quanta forza d'amore aveva invaso l'anima di questa donna, che non si staccava dal sepolcro del Signore, anche dopo che i discepoli se ne erano allontanati. Cercava colui che non aveva trovato, piangeva in questa ricerca e, accesa di vivo amore per lui, ardeva di desiderio, pensando che fosse stato trasfigurato.

Accadde perciò che poté vederlo essa sola che era rimasta per cercarlo; perché la forza dell'opera buona sta nella perseveranza, come afferma la voce stessa della Verità: «Chi persevererà sino alla fine, sarà salvato» (Mt 10, 22).

Cercò dunque una prima volta, ma non trovò, perseverò nel cercare, e le fu dato di trovare. Avvenne così che i desideri col protrarsi crescessero, e crescendo raggiungessero l'oggetto delle ricerche. I santi desideri crescono col protrarsi. Se invece nell'attesa si affievoliscono, è segno che non erano veri desideri.

Ha provato questo ardente amore chiunque è riuscito a giungere alla verità. Così Davide che dice: «L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente, quando verrò e vedrò il volto di Dio?» (Sal 41, 3). E la Chiesa dice ancora nel Cantico de Cantici: Io sono ferita d'amore (cfr. Ct 4, 9). E di nuovo dice: L'anima mia è venuta meno (cfr. Ct 5, 6).

«Donna perché piangi? Chi cerchi?» (Gv 20, 15). Le viene chiesta la causa del dolore, perché il desiderio cresca, e chiamando per nome colui che cerca, s'infiammi di più nell'amore di lui.

«Gesù le disse: Maria!» (Gv 20, 16). Dopo che l`ha chiamata con l'appellativo generico del sesso senza essere riconosciuto, la chiama per nome come se volesse dire: Riconosci colui dal quale sei riconosciuta. Io ti conosco non come si conosce una persona qualunque, ma in modo del tutto speciale.

Maria dunque, chiamata per nome, riconosce il Creatore e subito grida: «Rabbunì», cioè «Maestro»: era lui che ella cercava all'esterno, ed era ancora lui che la guidava interiormente nella ricerca.

 

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)

Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *

      e pace in terra agli uomini di buona volontà.

 

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *

      ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.

Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *

      Signore Dio, Re del cielo.

 

Dio Padre onnipotente, *

      Gesù Cristo e Spirito Santo.

 

Signore Dio, *

      Figlio del Padre.

 

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *

      accogli la nostra supplica.

 

Tu che siedi alla destra del Padre, *

      abbi pietà di noi.

 

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *

      Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.

Liberaci dai nemici *

      e dalle tentazioni.

 

Perché tu solo il santo,

      tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *

      nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

 

Ogni giorno ti benediciamo, *

      e lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *

      di custodirci senza peccato.

 

Benedetto sei tu, Signore; *

      mostrami il tuo volere.

Vedi la mia miseria e la mia pena *

      e perdona tutti i miei peccati.

 

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *

      la lode al nostro Dio.

Possa io vivere per lodarti: *

      mi aiutino i tuoi giudizi.

 

Come pecora smarrita vado errando; *

      cerca il tuo servo

      perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

 

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †

      perché siamo troppo infelici: *

      aiutaci, Dio, nostra salvezza.

 

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

 

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

 

ORAZIONE

Santa Maria Maddalena, che amando il Signore Gesù con tutto il cuore vinse l’odiosa schiavitù dell’antico nemico, a nostro favore, Padre clementissimo, implori la tua misericordia. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

 

LODI MATTUTINE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

CANTICO DI ZACCARIA

                                                              Cantico                                      Lc 1,68-79

 

Ant. «Non mi trattenere, Maria: * non sono ancora salito al Padre mio».

 

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *

      perché ha visitato e redento il suo popolo,

 

e ha suscitato per noi una salvezza potente *

      nella casa di Davide, suo servo,

 

come aveva promesso *

      per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

 

salvezza dai nostri nemici, *

      e dalle mani di quanti ci odiano.

 

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *

      e si è ricordato della sua santa alleanza,

 

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *

      di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

 

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *

      al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

 

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *

      perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

 

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *

      nella remissione dei suoi peccati,

 

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *

      per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

 

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *

      e nell'ombra della morte

 

e dirigere i nostri passi *

      sulla via della pace».

 

Gloria.

 

Ant. «Non mi trattenere, Maria: * non sono ancora salito al Padre mio».

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

PRIMA ORAZIONE

Preghiamo.      (pausa di preghiera silenziosa)

Santa Maria Maddalena, che amando il Signore Gesù con tutto il cuore vinse l’odiosa schiavitù dell’antico nemico, a nostro favore, Padre clementissimo, implori la tua misericordia. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

SALMODIA

                                                              Cantico                                    Ez 36,24-28

Ant. 1 Colei che era stata in potere del demonio * per prima ai santi apostoli diede l’annunzio gioioso della risurrezione del Signore.

 

Vi prenderò dalle genti, †

      vi radunerò da ogni terra *

e vi condurrò sul vostro suolo.

 

Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; †

      io vi purificherò da tutte le vostre sozzure *

      e da tutti i vostri idoli;

 

vi darò un cuore nuovo, *

      metterò dentro di voi uno spirito nuovo,

toglierò da voi il cuore di pietra *

      e vi darò un cuore di carne.

 

Porrò il mio spirito dentro di voi †

      e vi farò vivere secondo i miei precetti *

      e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi.

 

Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; †

      voi sarete il mio popolo *

      e io sarò il vostro Dio.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Colei che era stata in potere del demonio * per prima ai santi apostoli diede l’annunzio gioioso della risurrezione del Signore.

 

Salmi Laudativi

 

Ant. 2 All’angelo, fulgente nelle sue candide vesti, chiese Maria: «Dov’è il mio Signore?» * «Non è qui, è risorto». Alleluia.

                                                                                                                         Sal 8

O Signore, nostro Dio, †

      quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: *

      sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.

 

Con la bocca dei bimbi e dei lattanti †

      affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, *

      per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

 

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, *

      la luna e le stelle che tu hai fissate,

che cosa è l’uomo perché te ne ricordi *

      e il figlio dell’uomo perché te ne curi?

 

Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, *

      di gloria e di onore lo hai coronato:

gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, *

      tutto hai posto sotto i suoi piedi;

 

tutti i greggi e gli armenti, *

      tutte le bestie della campagna;

Gli uccelli del cielo e i pesci del mare, *

che percorrono le vie del mare.

 

O Signore, nostro Dio, *

quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!

 

                                                                                                                      Sal 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *

      voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi *

      e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Gloria.

 

Ant. 2 All’angelo, fulgente nelle sue candide vesti, chiese Maria: «Dov’è il mio Signore?» * «Non è qui, è risorto». Alleluia.

 

                                                         Salmo diretto                                        Sal 91

È bello dar lode al Signore *

e cantare al tuo nome, o Altissimo,

 

annunziare al mattino il tuo amore, *

la tua fedeltà lungo la notte,

sull’arpa a dieci corde e sulla lira, *

con canti sulla cetra.

 

Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, *

esulto per l’opera delle tue mani.

 

Come sono grandi le tue opere, Signore, *

quanto profondi i tuoi pensieri!

L’uomo insensato non intende *

      e lo stolto non capisce:

 

se i peccatori germogliano come l’erba *

      e fioriscono tutti i malfattori,

li attende una rovina eterna: *

      ma tu sei l’eccelso per sempre, o Signore.

 

Ecco, i tuoi nemici, o Signore, †

ecco, i tuoi nemici periranno, *

      saranno dispersi tutti i malfattori.

 

Tu mi doni la forza di un bufalo, *

mi cospargi di olio splendente.

 

I miei occhi disprezzeranno i miei nemici, †

e contro gli iniqui che mi assalgono *

i miei orecchi udranno cose infauste.

 

Il giusto fiorirà come palma, *

crescerà come cedro del Libano;

piantati nella casa del Signore, *

fioriranno negli atri del nostro Dio.

 

Nella vecchiaia daranno ancora frutti, *

      saranno vegeti e rigogliosi,

per annunziare quanto è retto il Signore: *

mia roccia, in lui non c’è ingiustizia.

 

Gloria.

 

SECONDA ORAZIONE

O Dio eterno e santo, che non vuoi la morte del peccatore ma sempre vuoi dare la vita, ascolta la nostra supplica: l’intercessione di santa Maria di Magdala sciolga le tristi catene di quanti sono oppressi e inceppati dalle colpe. Per Cristo nostro Signore.

 

INNO

Tu che di Cristo fino alla croce

condividesti la pena,

prima il Risorto vedesti

e prima lo annunziasti.

 

E’ l’alba radiosa di Pasqua,

avanti a tutte al sepolcro

corri pietosa il benedetto corpo

di profumi a cospargere.

 

Vuota è la tomba, cocenti le lacrime,

ma il giardiniere ignoto

d’impreveduta gioia ti inebria

con la sua cara voce.

 

O soavissimo fiore di Magdala,

sbocciato al Sole vero degli animi,

o cuore bruciante d’amore,

riscalda i nostri cuori!

 

Lode si canti al Padre,

lode al Signore che vive,

lode allo Spirito santo

negli infiniti secoli. Amen.

 

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE

Al Signore Gesù, nostra luce e conforto, con animo sereno diciamo:

 

Cristo, che sei venuto a guarire le nostre ferite, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Medico delle anime malate, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Pienezza di vita, che sai rianimare gli infermi, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu che puoi alleviare il dolore segreto dei cuori, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu che ci proteggi, perché non ricadiamo nella colpa, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu che ci infondi lo Spirito di consolazione, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci esaudisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

ORA MEDIA

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

 

Terza

 

Tu che invocato ti effondi,

con il Padre e col Figlio unico Dio,

o Spirito, discendi

senza indugio nei cuori.

 

Gli affetti, i pensieri, la voce

cantino la tua lode;

la tua fiamma divampi

e gli uomini accenda d’amore.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli. Amen.

 

Sesta

 

O Dio glorioso, altissimo sovrano,

che i tempi diversi alternando,

orni di dolce chiarità il mattino

e l’infocato meriggio avvampi,

 

placa la furia delle discordie,

spegni il funesto ardore dell’odio,

dona alle membra sanità e vigore,

agli animi dona la pace.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

Nona

 

Perpetuo vigore degli esseri,

che eterno e immutabile stai

e la vicenda regoli del giorno

nell’inesausto gioco della luce,

 

la nostra sera irradia

del tuo vitale splendore;

premia la morte dei giusti

col giorno che non tramonta.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

SALMODIA

Salmo 118,169-176 XXII (Tau)

 

Ant. 1 La tua mano ci salvi, Signore.

 

Giunga il mio grido fino a te, Signore, *

      fammi comprendere secondo la tua parola.

Venga al tuo volto la mia supplica, *

      salvami secondo la tua promessa.

 

Scaturisca dalle mie labbra la tua lode, *

      poiché mi insegni i tuoi voleri.

La mia lingua canti le tue parole, *

perché sono giusti tutti i tuoi comandamenti.

 

Mi venga in aiuto la tua mano, *

poiché ho scelto i tuoi precetti.

Desidero la tua salvezza, Signore, *

e la tua legge è tutta la mia gioia.

 

Possa io vivere e darti lode, *

mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; †

cerca il tuo servo, *

      perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

 

Gloria.

 

Ant. 1 La tua mano ci salvi, Signore.

 

Salmo 103

I (1-18)

 

Ant. 2 Signore, mio Dio, quanto sei grande!

 

Benedici il Signore, anima mia, *

      Signore, mio Dio, quanto sei grande!

Rivestito di maestà e di splendore, *

      avvolto di luce come di un manto.

 

Tu stendi il cielo come una tenda, *

      costruisci sulle acque la tua dimora,

 

fai delle nubi il tuo carro, *

cammini sulle ali del vento;

 

fai dei venti i tuoi messaggeri, *

delle fiamme guizzanti i tuoi ministri.

 

Hai fondato la terra sulle sue basi, *

mai potrà vacillare.

 

L’oceano l’avvolgeva come un manto, *

le acque coprivano le montagne.

 

Alla tua minaccia sono fuggite, *

al fragore del tuo tuono hanno tremato.

 

Emergono i monti, scendono le valli *

al luogo che hai loro assegnato.

 

Hai posto un limite alle acque: non lo passeranno, *

non torneranno a coprire la terra.

 

Fai scaturire le sorgenti nelle valli *

e scorrono tra i monti;

ne bevono tutte le bestie selvatiche *

e gli ònagri estinguono la loro sete.

 

Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo, *

      cantano tra le fronde.

 

Dalle tue alte dimore irrighi i monti, *

      con il frutto delle tue opere sazi la terra.

 

Fai crescere il fieno per gli armenti †

e l’erba al servizio dell’uomo, *

perché tragga alimento dalla terra:

 

il vino che allieta il cuore dell’uomo; †

l’olio che fa brillare il suo volto *

e il pane che sostiene il suo vigore.

 

Si saziano gli alberi del Signore, *

      i cedri del Libano da lui piantati.

Là gli uccelli fanno il loro nido *

      e la cicogna sui cipressi ha la sua casa.

 

Per i camosci sono le alte montagne, *

      le rocce sono rifugio per gli iràci.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Signore, mio Dio, quanto sei grande!

 

II (19-35)

 

Ant. 3 Voglio cantare al Signore finché ho vita, * inneggiare al mio Dio finché esisto.

 

Per segnare le stagioni hai fatto la luna *

e il sole che conosce il suo tramonto.

 

Stendi le tenebre e viene la notte *

e vagano tutte le bestie della foresta;

ruggiscono i leoncelli in cerca di preda *

e chiedono a Dio il loro cibo.

 

Sorge il sole, si ritirano *

      e si accovacciano nelle tane.

Allora l’uomo esce al suo lavoro, *

      per la sua fatica fino a sera.

 

Quanto sono grandi, Signore, le tue opere! †

      Tutto hai fatto con saggezza, *

      la terra è piena delle tue creature.

 

Ecco il mare spazioso e vasto: †

      lì guizzano senza numero *

      animali piccoli e grandi.

 

Lo solcano le navi, *

      il Leviatàn che hai plasmato perché in esso si diverta.

 

Tutti da te aspettano *

      che tu dia loro il cibo in tempo opportuno.

Tu lo provvedi, essi lo raccolgono, *

      tu apri la mano, si saziano di beni.

 

Se nascondi il tuo volto, vengono meno, †

      togli loro il respiro, muoiono *

      e ritornano nella loro polvere.

 

Mandi il tuo spirito, sono creati, *

e rinnovi la faccia della terra.

 

La gloria del Signore sia per sempre; *

gioisca il Signore delle sue opere.

Egli guarda la terra e la fa sussultare, *

tocca i monti ed essi fumano.

 

Voglio cantare al Signore finché ho vita, *

cantare al mio Dio finché esisto.

A lui sia gradito il mio canto; *

      la mia gioia è nel Signore.

 

Scompaiano i peccatori dalla terra †

      e più non esistano gli empi. *

      Benedici il Signore, anima mia.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Voglio cantare al Signore finché ho vita, * inneggiare al mio Dio finché esisto.

 

Alle altre Ore salmodia complementare

 

Terza

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Rm 15,13

Fratelli, il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito santo.

 

La salvezza del Signore è vicina a chi lo teme.

La salvezza del Signore è vicina a chi lo teme, * e la sua gloria abiterà la nostra terra.

 

Egli annuncia la pace per il suo popolo.

E la sua gloria abiterà la nostra terra.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

La salvezza del Signore è vicina a chi lo teme, * e la sua gloria abiterà la nostra terra.

 

ORAZIONE

All’unica sorgente dello Spirito ci hai dissetato, o Dio: ora ci avvinca tutti quella carità che nella tua bontà inaudita hai effuso nei cuori dei figli. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Sesta

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Ap 3,19-20

«Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo. Mostrati dunque zelante e ravvediti. Ecco sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me».

 

Presso il Signore è la misericordia.

Presso il Signore è la misericordia, * grande è presso di lui la redenzione.

 

L’anima mia spera nel Signore.

Grande è presso di lui la redenzione.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Presso il Signore è la misericordia, * grande è presso di lui la redenzione.

 

ORAZIONE

Dio, unica guida della nostra vita, che a segno eloquente d’amore ci hai dato la tua legge, concedi ai figli devoti di attendere docili alla tua volontà e di trovare nell’obbedienza la pace e la gioia dello Spirito. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Nona

 

LETTURA BREVE                                                                                                   1 Pt 3,18

Carissimi, Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito.

 

Manifesti la tua forza fra le genti.

Manifesti la tua forza fra le genti; * tu sei il Dio che opera meraviglie.

 

Il tuo braccio ha salvato il tuo popolo.

Tu sei il Dio che opera meraviglie.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Manifesti la tua forza fra le genti; * tu sei il Dio che opera meraviglie.

 

ORAZIONE

Signore Gesù, che per amore ti sei fatto vittima e hai versato il tuo sangue, dona ai tuoi fratelli di condividere la tua umiliazione e dar compimento col loro dolore alla passione che salva. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

VII DOMENICA

DOPO PENTECOSTE   

 

VESPRI

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

 

oppure

 

Signore ascolta la nostra preghiera

E il nostro grido giunga fino a te

 

RITO DELLA LUCE

Chi mi segue, ha già vinto le tenebre:

per una strada sicura cammina.

      Egli avrà la luce della vita

      - dice il Signore -.

 

Se custodirà la mia parola,

non gusterà la morte.

      Egli avrà la luce della vita

      - dice il Signore -.

 

Chi mi segue, ha già vinto le tenebre:

per una strada sicura cammina.

      Egli avrà la luce della vita

      - dice il Signore -.

 

INNO

O Trinità beata, unico Dio,

ora che muore il giorno

all’eterna tua luce

accendi i nostri cuori

 

Ascende a te la lode mattutina,

a te nel vespero il canto:

a te, adoranti, la gloria

eleveremo nei secoli.

 

A Cristo e al Padre salga la preghiera,

salga allo Spirito del Padre e di Cristo:

unico Dio, Trinità beata,

riscalda del tuo amore chi ti implora. Amen.

 

SALMODIA

Salmo 141

 

Ant. 1 Effondo la mia preghiera davanti a te, o Signore: * libera chi ti invoca.

 

Con la mia voce al Signore grido aiuto, *

      con la mia voce supplico il Signore;

davanti a lui effondo il mio lamento, *

      al suo cospetto sfogo la mia angoscia.

 

Mentre il mio spirito vien meno, *

      tu conosci la mia via.

Nel sentiero dove cammino *

      mi hanno teso un laccio.

 

Guarda a destra e vedi: *

      nessuno mi riconosce.

Non c’è per me via di scampo, *

      nessuno ha cura della mia vita.

 

Io grido a te, Signore; †

      dico: Sei tu il mio rifugio, *

      sei tu la mia sorte nella terra dei viventi.

 

Ascolta la mia supplica: *

      ho toccato il fondo dell’angoscia.

Salvami dai miei persecutori *

      perché sono di me più forti.

 

Strappa dal carcere la mia vita, *

      perché io renda grazie al tuo nome:

i giusti mi faranno corona *

      quando mi concederai la tua grazia.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Effondo la mia preghiera davanti a te, o Signore: * libera chi ti invoca.

 

Salmo 140, 1-9

 

Ant. 2 Signore, a te grido, * accorri in mio aiuto.

 

Signore, a te grido, accorri in mio aiuto; *

      ascolta la mia voce quando t’invoco.

Come incenso salga a te la mia preghiera, *

      le mie mani alzate come sacrificio della sera.

 

Poni, Signore, una custodia alla mia bocca, *

      sorveglia la porta delle mie labbra.

 

Non lasciare che il mio cuore si pieghi al male †

      e compia azioni inique con i peccatori: *

      che io non gusti i loro cibi deliziosi.

 

Mi percuota il giusto e il fedele mi rimproveri, †

      ma l’olio dell’empio non profumi il mio capo; *

      tra le loro malvagità continui la mia preghiera.

 

Dalla rupe furono gettati i loro capi, *

      che da me avevano udito dolci parole.

 

Come si fende e si apre la terra, *

      le loro ossa furono disperse alla bocca degli inferi.

 

A te, Signore mio Dio, sono rivolti i miei occhi; *

      in te mi rifugio, proteggi la mia vita.

Preservami dal laccio che mi tendono, *

      dagli agguati dei malfattori.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Signore, a te grido, * accorri in mio aiuto.

 

PRIMA ORAZIONE

Dal sorgere del sole al suo tramonto, degno di canto e di onore, o Dio, è il tuo nome sublime; come nube d'incenso a te salga la nostra preghiera, e col sacrificio della lode vespertina si compia il nostro fedele servizio. Per Gesù Cristo, tuo Figlio nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CANTICO DELLA BEATA VERGINE

                                                             Cantico                                      Lc 1,46-55

 

Ant. Nel disegno del Padre l’uomo, tratto da polvere, è destinato al cielo; * e dalla santa legge dell’amore è sorretto e guidato fino al regno di Dio.

 

L'anima mia magnifica il Signore *

      e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

      D'ora in poi tutte le generazioni

           mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

      e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

      si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

      ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

      ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

      ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

      ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

      ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria.

 

L’anima mia *

      magnifica il Signore.

 

Ant. Nel disegno del Padre l’uomo, tratto da polvere, è destinato al cielo; * e dalla santa legge dell’amore è sorretto e guidato fino al regno di Dio.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

SECONDA ORAZIONE

O Dio, che nell’amore verso te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che, osservando i tuoi comandamenti, meritiamo di entrare nella vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

 

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO

                                                              Cantico                                        Fil 2,6-11

 

Ant. Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi * e ogni lingua proclami che Gesù è il Signore a gloria di Dio Padre.

 

Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, *

      non considerò un tesoro geloso

           la sua uguaglianza con Dio;

 

ma spogliò se stesso, †

      assumendo la condizione di servo *

      e divenendo simile agli uomini;

 

apparso in forma umana, umiliò se stesso †

      facendosi obbediente fino alla morte *

      e alla morte di croce.

 

Per questo Dio l'ha esaltato *

      e gli ha dato il nome

           che è al di sopra di ogni altro nome;

 

perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi †

      nei cieli, sulla terra *

      e sotto terra;

 

e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, *

      a gloria di Dio Padre.

 

Gloria.

 

Ant. Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi * e ogni lingua proclami che Gesù è il Signore a gloria di Dio Padre.

 

Orazione

Signore Gesù Cristo, che, assumendo la condizione di servo, ti sei umiliato fino alla croce perché su ogni altro fosse esaltato il tuo nome, dona a quanti nel battesimo sono diventati figli di Dio, di proclamare col labbro e col cuore la gloria del Padre e il tuo universale dominio, o Salvatore del mondo, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

 

INTERCESSIONI

Nel giorno che ricorda e celebra il mistero della risurrezione, invochiamo Cristo, nostra salvezza:

In te, Signore, è la nostra gloria.

 

Tu che hai redento col sangue il tuo popolo,

-         dona e difendi in tutti, per mezzo della tua Chiesa, la dignità e la libertà di figli di Dio.

 

Tu che hai costituito Pietro pastore universale del tuo Gregge,

-         assisti il papa e i vescovi, vicari del tuo amore.

 

Tu che ci hai rivelato la gloria del Padre,

-         raccogli nell'unità i tuoi figli, perché il mondo riconosca la tua verità.

 

Tu che hai detto beati coloro che hanno fame e sete di giustizia,

-         ricordati di chi soffre persecuzione per il tuo regno.

 

Niente, Signore, ci può separare dalla tua carità:

-         apri la tua casa ai giusti che sono morti nella tua pace.

 

Rivolgiamo a Dio Padre l'attenzione del nostro cuore e diciamo, come Gesù ci ha insegnato:

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci custodisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

COMPIETA

 

Convertici, Dio, nostra salvezza.

E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

Di tenebra la terra ormai si ammanta:

quasi una dolce morte

scende sui corpi spossati,

che alla luce del giorno rivivranno.

 

Cristo Signore, luce vera, vita,

salva i tuoi servi:

l'oscura inerzia del sonno

non si tramuti nell'esilio eterno.

 

Nessuna forza del male

ci vinca nella notte:

tu che ci doni il riposo,

veglia su chi ti implora.

 

A te Gesù, sia gloria

che sei nato da vergine,

con il Padre e lo Spirito

nella distesa dei secoli. Amen.

 

SALMODIA

Salmo 4

 

Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.

 

Quando ti invoco, rispondimi,

           Dio, mia giustizia: †

      dalle angosce mi hai liberato; *

      pietà di me, ascolta la mia preghiera.

 

Fino a quando, o uomini,

           sarete duri di cuore? *

      Perché amate cose vane

           e cercate la menzogna?

 

Sappiate che il Signore fa prodigi

           per il suo fedele: *

      il Signore mi ascolta quando lo invoco.

 

Tremate e non peccate, *

      sul vostro giaciglio riflettete e placatevi.

 

Offrite sacrifici di giustizia *

      e confidate nel Signore.

 

Molti dicono: "Chi ci farà vedere il bene?". *

      Risplenda su di noi, Signore,

           la luce del tuo volto.

 

Hai messo più gioia nel mio cuore *

      di quando abbondano vino e frumento.

 In pace mi corico e subito mi addormento: *

      tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare.

 

Gloria.

 

Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.

 

Salmo 132

 

Ant. Buono e soave è lodare il Signore.

 

Ecco quanto è buono e quanto è soave *

che i fratelli vivano insieme!

 

È come olio profumato sul capo, †

che scende sulla barba,

sulla barba di Aronne, *

che scende sull’orlo della sua veste.

 

È come rugiada dell’Ermon, *

che scende sui monti di Sion.

 

Là il Signore dona la benedizione *

e la vita per sempre.

 

Gloria.

 

Ant. Buono e soave è lodare il Signore.

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Dt 6,4-7

Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.

 

Il mio cuore sia integro.

      Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.

 

Perché non resti confuso.

      Nei tuoi precetti, Signore.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.

 

CANTICO DI SIMEONE                                                                                       

                                                              Cantico                                      Lc 2,19-32

 

Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola.

 

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *

      vada in pace secondo la tua parola;

 

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *

      preparata da te davanti a tutti i popoli,

 

luce per illuminare le genti *

      e gloria del tuo popolo Israele.

 

Gloria.

 

Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola.

 

ORAZIONE

Veglia su di noi nella notte imminente, Dio dell'universo; la tua mano ci desti al nuovo giorno perché possiamo celebrare con gioia la risurrezione di Cristo, tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA

Inviolato fiore, purissima Vergine,

porta lucente del cielo,

Madre di Cristo amata, Signore piissima,

odi quest’inno di lode.

Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:

così t’implorano i cuori.

Per la tua dolce supplica a noi colpevoli

scenda il perdono di Dio.

Vergine tutta santa, Regina bellissima,

inviolato fiore.

 

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

 

CONCLUSIONE

Dormiamo in pace.

Vigiliamo in Cristo.