Giovedì 23 Giugno 2016

Giovedì della V settimana

dopo Pentecoste

 

 

·         Ufficio delle Letture

·         Lodi Mattutine

·         Ora Media

·         Vespri

·         Compieta

 

 

 

UFFICIO DELLE LETTURE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

INNO

1.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

 

Vita di tutti, Cristo Redentore,

o Giudice tremendo, unico Re,

odi pietoso la supplica e accogli

benignamente il canto.

 

Grata la lode nella notte ascenda

a te, divina Luce,

e l’eco dell’eterna melodia

consoli e allieti i cuori.

 

Di gioiosa innocenza adorna i giorni,

pensieri ispira di vita immortale,

in ogni azione nostra

sfavilli la tua gloria.

 

A te, suprema fonte dell’essere,

o Trinità beata,

la Chiesa dei redenti

leva felice l’inno nei secoli. Amen.

 

2.      Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

 

Al quinto giorno tutto ciò che vive

hai tratto o Dio, dall’acque primordiali:

guizzano i pesci nel mare,

gli uccelli si rincorrono nell’aria.

 

Nati nell’onda del santo lavacro,

rigenerati dal sangue di Cristo,

serbaci liberi e puri

nella preziosa vita della grazia.

 

Non ci avvilisca la colpa

né la superbia innocenza ci illuda,

il cuore nell’orgoglio non si esalti

né si deprima per le sue cadute.

 

Così ti implora il tuo popolo, o Padre,

per Cristo Redentore

che nello Spirito santo

regna con te nei secoli. Amen.

 

CANTICO DEI TRE GIOVANI                                                         Dn 3,52-56

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †

      e siedi sui cherubini *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

Come era nel principio e ora e sempre

           nei secoli dei secoli, amen, *

      degno di lode e di gloria nei secoli.

 

SALMODIA

                                                             Salmo 43

I (2-9)

 

Ant. 1 Sei tu il mio re, Dio mio, * che decidi vittorie per Giacobbe.

 

Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito, †

      i nostri padri ci hanno raccontato

           l'opera che hai compiuto ai loro giorni, *

      nei tempi antichi.

 

Tu per piantarli,

           con la tua mano hai sradicato le genti, *

      per far loro posto, hai distrutto i popoli.

 

Poiché non con la spada conquistarono la terra, *

      né fu il loro braccio a salvarli;

 

ma il tuo braccio e la tua destra

           e la luce del tuo volto, *

      perché tu li amavi.

 

Sei tu il mio re, Dio mio, *

      che decidi vittorie per Giacobbe.

 

Per te abbiamo respinto i nostri avversari, *

      nel tuo nome

           abbiamo annientato i nostri aggressori.

 

Infatti nel mio arco non ho confidato *

      e non la mia spada mi ha salvato,

ma tu ci hai salvati dai nostri avversari, *

      hai confuso i nostri nemici.

 

In Dio ci gloriamo ogni giorno, *

      celebrando senza fine il tuo nome.

 

Gloria.

 

Ant. 1 Sei tu il mio re, Dio mio, * che decidi vittorie per Giacobbe.

     

II (10-17)

 

Ant. 2 Non respingerci, o Signore, * e non coprirci di vergogna.

 

Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna, *

      e più non esci con le nostre schiere.

Ci hai fatti fuggire di fronte agli avversari *

      e i nostri nemici ci hanno spogliati.

 

Ci hai consegnati come pecore da macello, *

      ci hai dispersi in mezzo alle nazioni.

Hai venduto il tuo popolo per niente, *

      sul loro prezzo non hai guadagnato.

 

Ci hai resi ludibrio dei nostri vicini, *

      scherno e obbrobrio a chi ci sta intorno.

Ci hai resi la favola dei popoli, *

      su di noi le nazioni scuotono il capo.

 

L'infamia mi sta sempre davanti *

      e la vergogna copre il mio volto

per la voce di chi insulta e bestemmia, *

      davanti al nemico che brama vendetta.

 

Gloria.

 

Ant. 2 Non respingerci, o Signore, * e non coprirci di vergogna.

 

III (18-27)

 

Ant. 3 Non abbiamo teso le nostre mani verso un Dio straniero; * sorgi, Signore, vieni in nostro aiuto e salvaci, o Dio nostro.

 

Tutto questo ci è accaduto †

      e non ti avevamo dimenticato, *

      non avevamo tradito la tua alleanza.

 

Non si era volto indietro il nostro cuore, *

      i nostri passi non avevano lasciato il tuo sentiero;

ma tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli *

      e ci hai avvolti di ombre tenebrose.

 

Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio *

      e teso le mani verso un dio straniero,

forse che Dio non lo avrebbe scoperto, *

      lui che conosce i segreti del cuore?

 

Per te ogni giorno siamo messi a morte, *

      stimati come pecore da macello.

 

Svegliati, perché dormi, Signore? *

      Destati, non ci respingere per sempre.

Perché nascondi il tuo volto, *

      dimentichi la nostra miseria e oppressione?

 

Poiché siamo prostrati nella polvere, *

      il nostro corpo è steso a terra.

Sorgi, vieni in nostro aiuto; *

      salvaci per la tua misericordia.

 

Gloria.

 

Ant. 3 Non abbiamo teso le nostre mani verso un Dio straniero; * sorgi, Signore, vieni in nostro aiuto e salvaci, o Dio nostro.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

Tu sei benedetto, Signore.

Amen.

 

PRIMA LETTURA                                                                                                    1 Sam 2,22-36

Dal primo libro di Samuele.

 

Eli era molto vecchio e gli veniva all'orecchio quanto i suoi figli facevano a tutto Israele e come essi si univano alle donne che prestavano servizio all'ingresso della tenda del convegno. Perciò disse loro: «Perché dunque fate tali cose? Io sento infatti da parte di tutto il popolo le vostre azioni empie! No, figli, non è bene ciò che io odo di voi, che cioè sviate il popolo del Signore.

Se un uomo pecca contro un altro uomo,

Dio potrà intervenire in suo favore,

ma se l'uomo pecca contro il Signore,

chi potrà intercedere per lui?».

Ma non ascoltarono la voce del padre, perché il Signore aveva deciso di farli morire. Invece il giovane Samuele andava crescendo in statura e in bontà davanti al Signore e agli uomini.

Un giorno venne un uomo di Dio da Eli e gli disse: «Così dice il Signore: Non mi sono forse rivelato alla casa di tuo padre, mentre erano in Egitto, in casa del faraone? Non l'ho scelto da tutte le tribù d'Israele come mio sacerdote, perché salga l'altare, bruci l'incenso e porti l'efod davanti a me? Alla casa di tuo padre ho anche assegnato tutti i sacrifici consumati dal fuoco, offerti dagli Israeliti. Perché dunque avete calpestato i miei sacrifici e le mie offerte che io ho ordinato per sempre e tu hai avuto maggior riguardo ai tuoi figli che a me e vi siete pasciuti in tal modo con le primizie di ogni offerta di Israele mio popolo? Ecco dunque l'oracolo del Signore, Dio d'Israele: Avevo promesso alla tua casa e alla casa di tuo padre che avrebbero sempre camminato alla mia presenza. Ma ora - oracolo del Signore - non sia mai! Perché chi mi onorerà anch'io l'onorerò, chi mi disprezzerà sarà oggetto di disprezzo. Ecco verranno giorni in cui io taglierò via il tuo braccio e il braccio della casa di tuo padre, sì che non vi sia più un anziano nella tua casa. Guarderai sempre angustiato tutto il bene che farò a Israele, mentre non si troverà mai più un anziano nella tua casa. Qualcuno dei tuoi tuttavia non lo strapperò dal mio altare, perché ti si consumino gli occhi e si strazi il tuo animo: ma chiunque sarà nato dalla tua famiglia morirà per la spada degli uomini. Sarà per te un segno quello che avverrà ai tuoi due figli, a Cofni e Pìncas: nello stesso giorno moriranno tutti e due. Dopo, farò sorgere al mio servizio un sacerdote fedele che agirà secondo il mio cuore e il mio desiderio. Io gli darò una casa stabile e camminerà alla mia presenza, come mio consacrato per sempre. Chiunque sarà superstite nella tua casa, andrà a prostrarsi davanti a lui per una monetina d'argento e per un pezzo di pane e dirà: Ammettimi a qualunque ufficio sacerdotale, perché possa mangiare un tozzo di pane».

 

RESPONSORIO                                                                                                             

All’empio dice Dio:

«Perché vai ripetendo i miei decreti

e hai sempre in bocca la mia alleanza,

      tu che detesti la disciplina?

 

Chi mi onorerà anch’io l’onorerò,

mentre sarai oggetto di disprezzo

      tu che detesti la disciplina».

 

SECONDA LETTURA                                                                                         

Dal trattato su «La fede» di sant’Ambrogio, vescovo.

 

Cristo ha preso la mia volontà, ha preso la mia tristezza. Non ho paura di nominare la tristezza, perché prèdico la croce. Mia è la volontà che ha dichiarato sua, perché come uomo ha preso la mia tristezza, come uomo ha parlato e perciò dice: «Non come voglio io, ma come vuoi tu» (Mt 26, 39). Mia è la tristezza che ha preso con il mio stato d'animo, perché nessuno esulta quando sta per morire. Per me patisce, per me è triste, per me soffre. Dunque, ha sofferto per me e in me, egli che per sé non aveva alcun motivo di soffrire.

Tu soffri, dunque, Signore Gesù, non per le tue, ma per le mie ferite, non per la tua morte ma per la nostra infermità, come dice il profeta: «Per noi soffre. E noi», Signore, «abbiamo pensato che» tu «eri nelle sofferenze» (Is 53, 4), mentre soffrivi non per te, ma per me.

E che meraviglia, se ha sofferto per tutti colui che ha pianto per uno solo? Che meraviglia, se prova angoscia quando sta per morire per tutti colui che piange quando sta per risuscitare Lazzaro? Ma lì si lascia commuovere dalle lacrime della pia sorella, perché toccavano il suo animo umano, qui opera con i suoi sentimenti più profondi, perché, come la sua morte ha portato via la morte, «le sue lividure hanno sanato le nostre piaghe» (Is 53, 5), così anche la sua angoscia distruggesse la nostra angoscia.

Dunque, come uomo esita, come uomo è turbato. Non è turbato come potènza, non è turbata la sua natura divina, ma «è turbata "l'anima"», è turbato perché ha assunto la fragilità umana. Proprio perché ha assunto l'anima, ha assunto anche le passioni dell'anima. Infatti, perché era Dio, non avrebbe potuto essere turbato o morire.

Del resto, disse: «Dio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Mt 27, 46; Sal 21, 2). Dunque, parla come uomo, portando con sé le mie paure, perché quando ci troviamo nei pericoli pensiamo di essere abbandonati da Dio. Come uomo è turbato, come uomo piange, come uomo è crocifisso.

In questo senso, anche l'apostolo Paolo disse che avevano crocifisso la carne di Cristo, e altrove l'apostolo Pietro afferma: «poiché Cristo ha patito secondo la carne» (1 Pt 4, 1). Dunque, è la carne che ha patito, mentre la natura divina è esente dalla morte. Il corpo si è assoggettato alla passione secondo la legge della natura umana. Può forse morire la natura divina, quando non lo può l'anima? Dice il Signore: «Non temete coloro che possono uccidere il corpo, ma non possono uccidere l'anima» (Mt 10, 28). Se, dunque, non può essere uccisa l'anima, come lo può la natura divina?

Perciò le parole che abbiamo letto: «"il Signore della maestà" è stato crocifisso» (cfr. 1 Cor 2, 8) non vanno intese nel senso che è stato crocifisso nella sua maestà, ma che il medesimo, Dio e uomo, Dio per la natura divina e uomo per l'assunzione della carne, Gesù Cristo, il Signore della maestà, è stato crocifisso; perché, partecipe dell'una e dell'altra natura, cioè della natura umana e della natura divina, nella natura umana ha subito la passione, in modo che, se non si fa alcuna distinzione, si può dire che è «il Signore della maestà» colui che ha patito, e «il Figlio dell'uomo», come è stato scritto, «colui che è disceso dal cielo» (Gv 3, 13).

 

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)

Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *

      e pace in terra agli uomini di buona volontà.

 

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *

      ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.

Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *

      Signore Dio, Re del cielo.

 

Dio Padre onnipotente, *

      Gesù Cristo e Spirito Santo.

 

Signore Dio, *

      Figlio del Padre.

 

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *

      accogli la nostra supplica.

 

Tu che siedi alla destra del Padre, *

      abbi pietà di noi.

 

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *

      Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.

Liberaci dai nemici *

      e dalle tentazioni.

 

Perché tu solo il santo,

      tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *

      nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

 

Ogni giorno ti benediciamo, *

      e lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *

      di custodirci senza peccato.

 

Benedetto sei tu, Signore; *

      mostrami il tuo volere.

Vedi la mia miseria e la mia pena *

      e perdona tutti i miei peccati.

 

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *

      la lode al nostro Dio.

Possa io vivere per lodarti: *

      mi aiutino i tuoi giudizi.

 

Come pecora smarrita vado errando; *

      cerca il tuo servo

      perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

 

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †

      perché siamo troppo infelici: *

      aiutaci, Dio, nostra salvezza.

 

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *

      degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

 

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

 

ORAZIONE

Non fermare lo sguardo, o Dio, sulle iniquità dei tuoi figli; pur se ne siamo indegni, la tua pietà ci soccorra. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vivi e regni con il Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

 

LODI MATTUTINE

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

 

CANTICO DI ZACCARIA

                                                              Cantico                                      Lc 1,68-79

 

Ant. Dirigi, Signore, i nostri passi * sulla via della pace.

 

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *

      perché ha visitato e redento il suo popolo,

 

e ha suscitato per noi una salvezza potente *

      nella casa di Davide, suo servo,

 

come aveva promesso *

      per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

 

salvezza dai nostri nemici, *

      e dalle mani di quanti ci odiano.

 

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *

      e si è ricordato della sua santa alleanza,

 

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *

      di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

 

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *

      al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

 

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *

      perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

 

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *

      nella remissione dei suoi peccati,

 

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *

      per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

 

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *

      e nell'ombra della morte

 

e dirigere i nostri passi *

      sulla via della pace».

 

Gloria.

 

Ant. Dirigi, Signore, i nostri passi * sulla via della pace.

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

PRIMA ORAZIONE

Preghiamo.      (pausa di preghiera silenziosa)

Ti lodi il labbro, o Dio, ti lodi la vita, e, nell’adorazione di tutto il nostro essere, l’animo si rischiari alla tua luce. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

SALMODIA

                                                              Cantico                                    Is 66,10-14a

Ant. 1 «Come una madre consola un figlio suo, * io vi consolerò», - dice il Signore -.

 

Rallegratevi con Gerusalemme, *

      esultate per essa quanti l’amate.

Sfavillate di gioia con essa *

voi tutti che avete partecipato al suo lutto.

 

Così succhierete al suo petto †

      e vi sazierete delle sue consolazioni; *

      succhierete, con delizia all’abbondanza del suo seno.

 

Poiché così dice il Signore: †

      «Ecco io farò scorrere verso di essa,

           la prosperità come un fiume; *

      come un torrente in piena la ricchezza dei popoli;

 

i suoi bimbi saranno portati in braccio, *

sulle ginocchia saranno accarezzati.

 

Come una madre consola un figlio †

      così io vi darò consolazione; *

      in Gerusalemme sarete consolati.

 

Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore, *

le vostre ossa saranno rigogliose

      come erba fresca».

 

Gloria.

 

Ant. 1 «Come una madre consola un figlio suo, * io vi consolerò», - dice il Signore -.

 

Salmi Laudativi

 

Ant. 2 E’ bello e dolce lodare il Signore.

                                                                                                                      Sal 146

Lodate il Signore: †

      è bello cantare al nostro Dio, *

      dolce è lodarlo come a lui conviene.

 

Il Signore ricostruisce Gerusalemme, *

      raduna i dispersi d’Israele.

Risana i cuori affranti *

      e fascia le loro ferite;

 

egli conta il numero delle stelle *

      e chiama ciascuna per nome.

 

Grande è il Signore, onnipotente, *

la sua sapienza non ha confini.

Il Signore sostiene gli umili *

      ma abbassa fino a terra gli empi.

 

Cantate al Signore un canto di grazie, *

intonate sulla cetra inni al nostro Dio.

 

Egli copre il cielo di nubi, †

prepara la pioggia per la terra, *

fa germogliare l’erba sui monti.

 

Provvede il cibo al bestiame, *

ai piccoli del corvo che gridano a lui.

Non fa conto del vigore del cavallo, *

non apprezza l’agile corsa dell’uomo.

 

Il Signore si compiace di chi lo teme, *

      di chi spera nella sua grazia.

 

                                                                                                                      Sal 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *

      voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi *

      e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Gloria.

 

Ant. 2 E’ bello e dolce lodare il Signore.

 

                                                         Salmo diretto                                 Sal 142,1-8

Signore, ascolta la mia preghiera, †

      porgi l’orecchio alla mia supplica, tu che sei fedele, *

e per la tua giustizia rispondimi.

 

Non chiamare in giudizio il tuo servo: *

nessun vivente davanti a te è giusto.

 

Il nemico mi perseguita, *

      calpesta a terra la mia vita,

mi ha relegato nelle tenebre *

      come i morti da gran tempo.

 

In me languisce il mio spirito, *

      si agghiaccia il mio cuore.

 

Ricordo i giorni antichi, †

      ripenso a tutte le tue opere, *

medito sui tuoi prodigi.

 

A te protendo le mie mani, *

      sono davanti a te come terra riarsa.

Rispondimi presto, Signore, *

      viene meno il mio spirito.

 

Non nascondermi il tuo volto, *

      perché non sia come chi scende nella fossa.

Al mattino fammi sentire la tua grazia, *

poiché in te confido.

 

Fammi conoscere la strada da percorrere, *

      perché a te si innalza l’anima mia.

 

Gloria.

 

SECONDA ORAZIONE

Signore Gesù Cristo, che nel mattino della tua risurrezione hai fatto sentire agli uomini la tua grazia e hai illuminato coloro che giacevano nelle tenebre con l’aurora di una nuova letizia, non chiamare in giudizio i tuoi servi fedeli quando la morte ci porterà davanti a te, ma col tuo Spirito buono guidaci alla terra della promessa, o Redentore misericordioso, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

 

INNO

Il sole nuovo sorge

e invita alla tua lode:

salvaci, o Dio di luce, in questo giorno

dall’insidia del male.

 

Prudente e casta sia la nostra lingua,

ogni litigio aborra;

lucidi e penetranti gli occhi vedano

oltre le cose vane.

 

Sia pura la coscienza

e non accolga pensiero maligno;

la sobrietà raffreni

l’arroganza dei sensi.

 

E quando, spenti i fuochi del tramonto,

la notte tornerà con le sue stelle,

serbati illesi dai terrestri inganni

ancora canteremo la tua gloria.

 

Lode all’eterno Padre,

all’unigenito Figlio,

allo Spirito santo,

unico Dio nei secoli. Amen.

 

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE

Si elevi la nostra preghiera a colui che per salvarci è venuto tra noi ed è ritornato al Padre per riaprirci le porte del santuario di Dio.

 

Cristo, che per santificare il tuo popolo ti sei immolato fuori dalla porta della tua città, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Figlio di Dio, provato in ogni cosa eccetto il peccato, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Tu, che mirando alla gioia ti sei sottoposto alla croce, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Mediatore e garante dell’alleanza nuova e migliore, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Sommo sacerdote dei beni futuri, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Gesù Cristo, che sei sempre lo stesso, ieri, oggi e nei secoli, Kyrie eleison.

      Kyrie eleison.

 

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci esaudisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

ORA MEDIA

 

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

 

Terza

 

Tu che invocato ti effondi,

con il Padre e col Figlio unico Dio,

o Spirito, discendi

senza indugio nei cuori.

 

Gli affetti, i pensieri, la voce

cantino la tua lode;

la tua fiamma divampi

e gli uomini accenda d’amore.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli. Amen.

 

Sesta

 

O Dio glorioso, altissimo sovrano,

che i tempi diversi alternando,

orni di dolce chiarità il mattino

e l’infocato meriggio avvampi,

 

placa la furia delle discordie,

spegni il funesto ardore dell’odio,

dona alle membra sanità e vigore,

agli animi dona la pace.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito Santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

Nona

 

Perpetuo vigore degli esseri,

che eterno e immutabile stai

e la vicenda regoli del giorno

nell’inesausto gioco della luce,

 

la nostra sera irradia

del tuo vitale splendore;

premia la morte dei giusti

col giorno che non tramonta.

 

Ascoltaci, Padre pietoso,

per Gesù Cristo Signore,

che nello Spirito santo

vive e governa nei secoli.

 

Amen.

 

SALMODIA

Salmo 118,153-160 XX (Res)

 

Ant. 1 La verità, Signore, è principio della tua parola.

 

Vedi la mia miseria, salvami, *

perché non ho dimenticato la tua legge.

Difendi la mia causa, riscattami, *

secondo la tua parola fammi vivere.

 

Lontano dagli empi è la salvezza, *

perché non cercano il tuo volere.

Le tue misericordie sono grandi, Signore, *

secondo i tuoi giudizi fammi vivere.

 

Sono molti i persecutori che mi assalgono, *

ma io non abbandono le tue leggi.

Ho visto i ribelli e ne ho provato ribrezzo, *

perché non custodiscono la tua parola.

 

Vedi che io amo i tuoi precetti, *

Signore, secondo la tua grazia dammi vita.

La verità è principio della tua parola, *

      resta per sempre ogni sentenza della tua giustizia.

 

Gloria.

 

Ant. 1 La verità, Signore, è principio della tua parola.

 

Salmo 127

 

Ant. 2 Ti benedica il Signore da Sion, * possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme.

 

Beato l’uomo che teme il Signore *

      e cammina nelle sue vie.

Vivrai del lavoro delle tue mani, *

      sarai felice e godrai d’ogni bene.

 

La tua sposa come vite feconda *

      nell’intimità della tua casa;

i tuoi figli come virgulti d’ulivo *

      intorno alla tua mensa.

 

Così sarà benedetto l’uomo che teme il Signore. *

Ti benedica il Signore da Sion!

Possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme *

per tutti i giorni della tua vita.

 

Possa tu vedere i figli dei tuoi figli. *

      Pace su Israele!

 

Gloria.

 

Ant. 2 Ti benedica il Signore da Sion, * possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme.

 

Salmo 128

 

Ant. 3 La benedizione del Signore sia su di voi, * vi benediciamo nel nome del Signore.

 

Dalla giovinezza molto mi hanno perseguitato, *

- lo dica Israele -

dalla giovinezza molto mi hanno perseguitato, *

ma non hanno prevalso.

 

Sul mio dorso hanno arato gli aratori, *

      hanno fatto lunghi solchi.

Il Signore è giusto: *

      ha spezzato il giogo degli empi.

 

Siano confusi e volgano le spalle *

quanti odiano Sion.

Siano come l’erba dei tetti: *

      prima che sia strappata, dissecca;

 

non se ne riempie la mano il mietitore, *

né il grembo chi raccoglie covoni.

 

I passanti non possono dire: †

      «La benedizione del Signore sia su di voi, *

      vi benediciamo nel nome del Signore».

 

Gloria.

 

Ant. 3 La benedizione del Signore sia su di voi, * vi benediciamo nel nome del Signore.

 

Alle altre Ore salmodia complementare

 

Terza

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Rm 8,26

Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili.

 

Il mio grido raggiunga.

Il mio grido raggiunga * la tua maestà, Signore.

 

Secondo la tua parola fammi comprendere.

La tua maestà, Signore.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Il mio grido raggiunga * la tua maestà, Signore.

 

ORAZIONE

Dio pietosissimo, che sui credenti copiosamente effondi i doni dello Spirito e sostenti la nostra vita fragile e mortale, fa’ che il tuo popolo sempre ti serva con fede forte e sincera e vigilando attenda il tuo regno con sicura speranza. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Sesta

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Ger 17,14

Guariscimi, Signore, e io sarò guarito, salvami e io sarò salvato, poiché tu sei il mio vanto.

 

Risanami, Signore.

Risanami, Signore: * contro di te ho peccato.

 

Io ho detto: Signore, abbi pietà.

Contro di te ho peccato.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Risanami, Signore: * contro di te ho peccato.

 

ORAZIONE

Pietà dei tuoi servi, Padre, pietà, poiché abbiamo peccato; concedi tu la volontà di cambiare, perché non ci sia ricusata la grazia del perdono. Per Cristo nostro Signore.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

Nona

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Eb 12,1c.2

Fratelli, corriamo con perseveranza nella corsa, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l’ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio.

 

Camminerò alla presenza del Signore.

Camminerò alla presenza del Signore * nella terra dei viventi.

 

Egli mi ha sottratto dalla morte e mi ha liberato.

Nella terra dei viventi.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

Camminerò alla presenza del Signore * nella terra dei viventi.

 

ORAZIONE

Dio onnipotente, se le avversità si moltiplicano, la nostra debolezza non si regge; ci doni sollievo e vigore la grazia della passione salvifica del Figlio tuo Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

CONCLUSIONE

Benediciamo il Signore.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

 

 

NATIVITA’

DI S. GIOVANNI BATTISTA 

SOLENNITA’

 

VESPRI

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

 

oppure

 

Signore ascolta la nostra preghiera

E il nostro grido giunga fino a te

 

RITO DELLA LUCE

Preparerò per il mio Consacrato

una strada di luce:

resteranno abbagliati i suoi nemici.

      Splenderà su di lui

la corona regale.

 

Ricordati di Davide, Signore,

di tutte le sue prove.

      Splenderà su di lui

la corona regale.

 

Preparerò per il mio Consacrato

una strada di luce:

resteranno abbagliati i suoi nemici.

      Splenderà su di lui

la corona regale.

 

INNO

O nobile progenie

d’ispirati profeti,

già dal materno grembo

del Salvatore la nascita annunci!

 

Te, chiuso ancora nel ventre, allieta

la voce della Vergine:

delle due madri suona nei secoli

il santo vaticinio.

 

Di te la Sapienza proclama:

“E’ minore degli angeli,

ma tra i profeti è il più grande Giovanni,

che preparò alla mia venuta i cuori”.

 

Né le reali lusinghe

né le minacce di morte lo piegano:

aperta è la denuncia della colpa,

la verità non si tace.

 

Lasciva danza nel convito provoca

l’inebriato tiranno

e la festiva mensa contamina

di sangue intemerato.

 

O Trinità, potente unico Dio,

l’universo di adori

e, liberato dal male,

ti canti un cantico nuovo. Amen.

 

RESPONSORIO

Il Precursore appare;

di lui così attesta il Signore:

«Nessuno tra i nati di donna

più grande è di Giovanni».

 

«Il Signore dal ventre di mia madre

mi ha chiamato per nome».

Nessuno tra i nati di donna

più grande è di Giovanni.

 

SALMODIA

 

Ant. «Dal ventre di mia madre * mi ha chiamato per nome il Signore».

 

Salmo 115

 

Ho creduto anche quando dicevo: *

«Sono troppo infelice».

Ho detto con sgomento: *

«Ogni uomo è inganno».

 

Che cosa renderò al Signore *

per quanto mi ha dato?

Alzerò il calice della salvezza *

e invocherò il nome del Signore.

 

Adempirò i miei voti al Signore, *

davanti a tutto il suo popolo.

Preziosa agli occhi del Signore *

è la morte dei suoi fedeli.

 

Sì, io sono il tuo servo, Signore, †

io sono tuo servo,

figlio della tua ancella; *

hai spezzato le mie catene.

 

A te offrirò sacrifici di lode *

e invocherò il nome del Signore.

 

Adempirò i miei voti al Signore *

e davanti a tutto il suo popolo,

negli atri della casa del Signore, *

in mezzo a te, Gerusalemme.

 

Salmo 133

 

Ecco, benedite il Signore, *

      voi tutti, servi del Signore;

 

voi che state nella casa del Signore *

      durante le notti.

 

Alzate le mani verso il tempio *

      e benedite il Signore.

 

Da Sion ti benedica il Signore, *

      che ha fatto cielo e terra.

 

Salmo 116

 

Lodate il Signore, popoli tutti, *

      voi tutte, nazioni, dategli gloria;

 

perché forte è il suo amore per noi *

      e la fedeltà del Signore dura in eterno.

 

Gloria.

 

Ant. «Dal ventre di mia madre * mi ha chiamato per nome il Signore».

 

PRIMA ORAZIONE

O Dio vivo e santo, l’intercessione del precursore Giovanni avvalori la nostra preghiera; ci illumini la sua parola ardente e ispirata, e i suoi meriti ottengano alla nostra debolezza di conseguire la meta che tu ci proponi. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

CANTICO DELLA BEATA VERGINE

                                                              Cantico                                      Lc 1,46-55

 

Ant. «Appena ha udito la voce del Salvatore, * il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo».

 

L'anima mia magnifica il Signore *

      e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

 

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *

      D'ora in poi tutte le generazioni

           mi chiameranno beata.

 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *

      e Santo è il suo nome:

 

di generazione in generazione la sua misericordia *

      si stende su quelli che lo temono.

 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

      ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

 

ha rovesciato i potenti dai troni, *

      ha innalzato gli umili;

 

ha ricolmato di beni gli affamati, *

      ha rimandato i ricchi a mani vuote.

 

Ha soccorso Israele, suo servo, *

      ricordandosi della sua misericordia,

 

come aveva promesso ai nostri padri, *

      ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

 

Gloria.

 

L’anima mia *

      magnifica il Signore.

 

Ant. «Appena ha udito la voce del Salvatore, * il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo».

 

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

 

SECONDA ORAZIONE

Concedi alla tua famiglia, o Dio onnipotente, di camminare sulla via della salvezza sotto la guida del precursore san Giovanni e di andare incontro con serena fiducia al Signore Gesù, il Messia da lui preannunziato, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

SALLENDA IN ONORE DEL SANTO

Appena minore degli angeli,

più grande dei profeti,

Giovanni ha preparato

i cuori alla fede di Cristo.

      Gloria al Padre e al Figlio

      e allo Spirito santo.

      Come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.

Appena minore degli angeli,

più grande dei profeti,

Giovanni ha preparato

i cuori alla fede di Cristo.

                                                                   

Orazione

O Dio, che hai reso san degno di onore questo giorno con la nascita di san Giovanni, da’ al tuo popolo le gioie dello spirito e dirigi i credenti sulla via della salvezza e della pace. Per Cristo nostro Signore.

 

INTERCESSIONI

Glorifichiamo Dio Padre, che ha scelto Giovanni Battista come suo messaggero, per annunziare agli uomini il regno di Cristo. Nel ricordo del grande Precursore chiediamo a Dio il dono della conversione:

Signore, guida i nostri passi sulla via della pace.

 

Hai chiamato Giovanni dal grembo di sua madre a preparare le vie del tuo Figlio;

-       fa’ che ci disponiamo alla sequela di Cristo, con la stessa dedizione di colui che lo ha preceduto.

 

Hai dato a Giovanni il privilegio di additare come presente a Israele il Cristo, Agnello di Dio;

-       fa’ che la tua Chiesa lo proponga in modo efficace al nostro tempo.

 

Hai voluto che il tuo profeta diminuisse, mentre cresceva il Cristo, tuo Figlio;

-       insegnaci ad anteporre al successo personale il servizio della verità.

 

Del tuo martire Giovanni Battista hai fatto il profeta franco e coraggioso della giustizia e della verità;

-       rendici testimoni leali e fermi della legge di Cristo.

 

Ricordati, Signore, di tutti coloro che hanno lasciato questo mondo;

-       prendili con te nella dimora della luce e della pace.

 

Portiamo a compimento la preghiera vespertina pregando come Gesù ci ha insegnato:

Padre nostro.

 

CONCLUSIONE

Il Signore ci benedica e ci custodisca

Amen.

 

oppure

 

La santa Trinità ci salvi e ci benedica

Amen.

 

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

 

 

 

COMPIETA

 

Convertici, Dio, nostra salvezza.

E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

come era nel principio e ora e sempre

      nei secoli dei secoli. Amen.                 Alleluia.

 

INNO

Di tenebra la terra ormai si ammanta:

quasi una dolce morte

scende sui corpi spossati,

che alla luce del giorno rivivranno.

 

Cristo Signore, luce vera, vita,

salva i tuoi servi:

l'oscura inerzia del sonno

non si tramuti nell'esilio eterno.

 

Nessuna forza del male

ci vinca nella notte:

tu che ci doni il riposo,

veglia su chi ti implora.

 

A te Gesù, sia gloria

che sei nato da vergine,

con il Padre e lo Spirito

nella distesa dei secoli. Amen.

 

SALMODIA

Salmo 4

 

Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.

 

Quando ti invoco, rispondimi,

           Dio, mia giustizia: †

      dalle angosce mi hai liberato; *

      pietà di me, ascolta la mia preghiera.

 

Fino a quando, o uomini,

           sarete duri di cuore? *

      Perché amate cose vane

           e cercate la menzogna?

 

Sappiate che il Signore fa prodigi

           per il suo fedele: *

      il Signore mi ascolta quando lo invoco.

 

Tremate e non peccate, *

      sul vostro giaciglio riflettete e placatevi.

 

Offrite sacrifici di giustizia *

      e confidate nel Signore.

 

Molti dicono: "Chi ci farà vedere il bene?". *

      Risplenda su di noi, Signore,

           la luce del tuo volto.

 

Hai messo più gioia nel mio cuore *

      di quando abbondano vino e frumento.

 In pace mi corico e subito mi addormento: *

      tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare.

 

Gloria.

 

Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.

 

Salmo 132

 

Ant. Buono e soave è lodare il Signore.

 

Ecco quanto è buono e quanto è soave *

che i fratelli vivano insieme!

 

È come olio profumato sul capo, †

che scende sulla barba,

sulla barba di Aronne, *

che scende sull’orlo della sua veste.

 

È come rugiada dell’Ermon, *

che scende sui monti di Sion.

 

Là il Signore dona la benedizione *

e la vita per sempre.

 

Gloria.

 

Ant. Buono e soave è lodare il Signore.

 

LETTURA BREVE                                                                                                   Dt 6,4-7

Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.

 

Il mio cuore sia integro.

      Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.

 

Perché non resti confuso.

      Nei tuoi precetti, Signore.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.

      Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.

 

CANTICO DI SIMEONE                                                                                       

                                                              Cantico                                      Lc 2,19-32

 

Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola.

 

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *

      vada in pace secondo la tua parola;

 

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *

      preparata da te davanti a tutti i popoli,

 

luce per illuminare le genti *

      e gloria del tuo popolo Israele.

 

Gloria.

 

Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola.

 

ORAZIONE

Visita, Padre, la nostra casa e salvala dalle insidie del nemico; veglino gli angeli santi sulla nostra quiete, e la tua benedizione sempre rimanga con noi. Per Cristo Nostro Signore.

 

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA

Inviolato fiore, purissima Vergine,

porta lucente del cielo,

Madre di Cristo amata, Signore piissima,

odi quest’inno di lode.

Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:

così t’implorano i cuori.

Per la tua dolce supplica a noi colpevoli

scenda il perdono di Dio.

Vergine tutta santa, Regina bellissima,

inviolato fiore.

 

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

 

CONCLUSIONE

Dormiamo in pace.

Vigiliamo in Cristo.