Parrocchia » Chiese » Chiesa Parrocchiale di S. Maria Assunta

Chiesa Parrocchiale di S. Maria Assunta


La chiesa originaria doveva essere di epoca romanica, costruita in posizione sopraelevata rispetto all'insediamento e testimoniata dal Liber Notitiae Sanctorum Mediolani in Pieve di Appiano.

campanile della Chiesa Parrocchiale

La costituzione di una parrocchia avviene nel XVI secolo: al 1523 risale la costruzione dell'attuale campanile, come attesta la data incisa sul massello che sovrasta la feritoia sul lato sud-est della torre campanaria; il 28 ottobre 1529 veniva consacrata la chiesa parrocchiale; il 27 giugno 1549 Francesco Girardi fu nominato parroco di Carbonate; nel 1566 fu compiuta una visita alla parrocchia da padre Leonetto Clivone, delegato dell'Arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo. Negli atti di quell'avvenimento si trova una prima descrizione della chiesa, che seppur piuttosto generica, è sufficiente a far risaltare la situazione non indecorosa della chiesa di S. Maria Assunta che era dotata di un pavimento ben livellato, di porte efficienti e dei paramenti essenziali. Padre Leonetto non si limitò a rilevare lo stato dell'edificio consacrato, ma approfondì anche la conoscenza della situazione spirituale della parrocchia: "Le anime che ricevono i sacramenti sono circa 200 e tutti si confessano. È rettore il prete Francesco Girardi".

cappella dedicata alla Madonna del Rosario

Il 21 ottobre 1574 Carlo Borromeo giungeva in visita pastorale a Carbonate dove fu accolto dal parroco e da quasi tutta la popolazione. La preoccupazione pastorale di San Carlo si espresse nel suo impegno a sollecitare la religiosità popolare. Istituì anche a Carbonate la Schola del Corpus Domini; per quanto riguarda la struttura della chiesa parrocchiale, la descrizione fattane da San Carlo trova un perfetto riscontro in una pianta tracciata nel 1578; in un documento del 1652 si nomina la chiesa "dedicata all'Assunta, assai bella, et assai ben provista".

Rispetto ai tempi di Carlo Borromeo, erano intervenute significative modifiche nella struttura della chiesa parrocchiale, le più importanti delle quali riguardavano gli altari; nel 1687 il Cardinale Federico Visconti giungeva in visita pastorale a Carbonate; tra il Seicento e Settecento, la chiesa parrocchiale si arricchì di reliquie, le prime delle quali furono probabilmente quelle dei santi martiri Teodoro, Mansueto, Placida e Giusta; nel corso del XIX secolo, importanti modifiche furono apportate nella struttura della chiesa parrocchiale tra cui, nel 1839, l'edificazione dell' oratorio di San Giuseppe, attiguo alla chiesa parrocchiale e occupante parte del sagrato.

volta della navata centrale della Chiesa Parrocchiale

Nel 1850 la chiesa parrocchiale fu ampliata e venne ad assumere la struttura che mantenne poi sostanzialmente immutata fino al 1942; all'inizio del 1900 un notevole impulso al rinnovamento della vita spirituale della parrocchia venne dall'opera del beato cardinal Andrea Carlo Ferrari, il quale visitò per ben quattro volte la Comunità; data l'esigenza di ampliare ulteriormente la chiesa parrocchiale, poiché l'edificio era ormai insufficiente ad accogliere tutti i fedeli, il 15 agosto 1942, fu posata la prima pietra della nuova costruzione che fu consacrata il 16 agosto 1946 dal cardinal Alfredo Ildefonso Schuster; nell'ottobre del 1948 furono consacrate e collocate sul campanile le due campane maggiori.

Nel 1952 il pittore Mario Radice esegue la Nascita della Vergine e la Presentazione al tempio. Il 5 giugno 1962 Carbonate accoglieva con entusiasmo il cardinal Giovanni Battista Montini, eletto pontefice un anno più tardi. Il 15 aprile 1973 giunse in visita pastorale il cardinal Giovanni Colombo. Il 21 febbraio 1993 la parrocchia di Carbonate fu visitata dal cardinal Carlo Maria Martini. In occasione degli adempimenti della visita pastorale del Cardinale Arcivescovo S.E. Dionigi Tettamanzi al decanato di Tradate, mons. Erminio Villa ha celebrato la S.Messa delle ore 10, Domenica 14 novembre 2010. La recente visita pastorale ha quindi responsabilizzato il ruolo del decano come visitatore analitico di ciascuna realtà parrocchiale.

Torna a Chiese